Calcioscommesse, può essere riaperto un caso: nei guai atleta di Serie A

Calcioscommesse, a sorpresa può essere riaperto nuovamente un caso che vede come protagonista un calciatore di Serie A: gli ultimi aggiornamenti 


Sono passati pochi giorni dalla “chiusura” della vicenda legata al calcioscommesse, dopo le dichiarazioni di Fabrizio Corona. Nelle ultime ore, invece, si ritorna nuovamente a parlare di tutto questo per un altro calciatore che è stato coinvolto in questa storia. Lo stesso che milita attualmente in un club importante di Serie A.
Pallone Serie A (Foto LaPresse) Notizie.com


Il suo nome è spuntato, nuovamente, da parte della Giustizia Sportiva. Nelle ultime sono arrivati ulteriori aggiornamenti che riguardano proprio l’atleta in questione.


Calcioscommesse, potrebbe essere riaperto il caso di Armando Izzo




Il Calcioscommesse coinvolte anche Armando Izzo. L’attuale difensore centrale del Monza, infatti, è stato anni fa condannato per concorso esterno in associazione camorristica e frode sportiva. A quanto pare la vicenda che lo riguarda e lo vede protagonista potrebbe non finire qui. Allo stesso tempo potrebbe seriamente affrontare delle nuove ed ulteriori indagini. A quanto pare il processo sportivo nei confronti dell’atleta napoletano potrebbe essere stato basato su una falsa premessa. 


In che senso? A quanto pare le motivazioni della condanna in primo grado rivelano che l’ex Torino avrebbe mentito per paura di ritorsioni dal clan Accurso. Quest’ultimo, infatti, aveva scommesso delle importanti cifre su alcune partite. Nell’interrogatorio, avvenuto nel gennaio di due anni fa, l’atleta ha fornito una versione degli eventi. Le stesse che, però, contrastano le prove raccolte durante le indagini.
Armando Izzo indagato per calcioscommesse (Foto LaPresse) Notizie.com


Resta ancora da capire come sia stato svolto questo incontro tra le due parti: ovvero tra il clan ed il calciatore. A quanto pare in un ristorante Da capire anche se lo stesso Izzo fosse davvero infortunato prima della famosa gara tra Modena ed Avellino (all’epoca il difensore vestiva la maglia degli irpini). In merito a tutta questa vicenda a mettere in discussione la versione dell’atleta ci ha pensato direttamente il pm Maurizio De Marco.


Tanto è vero che il legale Rino Nugnes è stato portato a chiedere chiarimenti al suo assistito. Nel frattempo la Procura della Federazione Italiana Gioco Calcio sta valutando più di una possibilità. Ovvero se riaprire il caso e cercare dei “nuovi fatti” oppure contestare al centrale la falsa testimonianza. Allo stesso tempo il giocatore si è sempre dichiarato innocente. In questo momento non può dare una mano alla sua squadra per via di una operazione che ha subito (intervento chirurgico al piede sinistro). Si prospetta un ritorno sui campi nel 2024.


L'articolo Calcioscommesse, può essere riaperto un caso: nei guai atleta di Serie A proviene da Notizie.com.


http://dlvr.it/SyMkvW

Maltempo Toscana, Barabotti (Lega): “Verificare se le casse di espansione sono state aperte tempestivamente”

Quando l’emergenza maltempo sarà rientrata ci saranno questioni da approfondire. “Nella giornata di ieri, l’allerta meteo è passata velocemente da un’intensità bassa a una massima. Ci sarà da capire se le casse di espansione che dovevano essere aperte, siano state aperte tempestivamente. E andranno valutate altre questioni sulla tenuta del territorio, ma in una fase successiva”. 


A Notizie.com, il deputato toscano della Lega Andrea Barabotti espone un dubbio sulla gestione delle criticità dell’emergenza meteo, che andrà valutato dopo la conta dei danni: “Nell’immediato prendiamo atto che il governo, a distanza di poche ore da questi fatti, ha già dichiarato lo stato di emergenza, mettendo a disposizione un primo stanziamento di cinque milioni di euro per la somma urgenza. È un segnale importante di attenzione”. 
Maltempo Toscana, Barabotti (Lega): “Verificare se le casse di espansione sono state aperte tempestivamente” (Ansa Foto) – notizie.com


Maltempo: “Il cambiamento climatico non può essere la foglia di fico dietro cui nascondersi”




In Toscana sono morte cinque persone, ma non è escluso che il bilancio possa aumentare con il passare delle ore. E se da un lato la causa è il cambiamento climatico, dall’altro c’è una responsabilità politica. “Di certo il modificarsi di questi eventi, che rispetto al passato assumono la connotazione di nubifragi, non va sottovalutato. Ma questo non deve essere la foglia di fico dietro cui nascondersi. Gli accordi di programma per gli interventi necessari sul dissesto idrogeologico risalgono ai primi anni Duemila e alcuni agli anni Novanta. Se andiamo a vedere questi accordi ci rendiamo conto che abbiamo speso meno di quanto previsto a causa della lentezza della burocrazia o magari del definanziamento degli accordi di programma. In questo modo il Paese ha accumulato un forte ritardo”, dichiara Barabotti.


“La responsabilità è anche politica”


Maltempo: passata la piena dell’Arno a Firenze senza criticità (Ansa Foto) – notizie.com


E non solo. “L’antropizzazione ha portato le città a cambiare forma e l’edificazione a una maggiore impermeabilizzazione del territorio. Tutte le Regioni hanno più o meno norme che impediscono nuove costruzioni in aree che non siano già urbanizzate. Però di fatto in questi anni il volte delle città è cambiato. L0edificazione ha cambiato anche il grado di permeabilità del territorio. Le zone rurali sono abbandonate e gli agricoltori non si prendono più cura del territorio come un tempo perché ci sono norme sempre più restrittive per la pulizia dei fiumi e la regimazione dei piccoli torrenti. Quindi, di fronte a tutte queste novità, gli accordi di programma sul dissesto idrogeologico non sono stati realizzati appieno. Per cui, il cambiamento climatico esiste, ma ci sono anche responsabilità politiche a tutti i livelli, perpetratesi negli anni”. 


Cittadini spalano fango da case e negozi




Barabotti racconta di cittadini “che stanno spalando fango dalle loro case e negozi. Intere zone sono in blackout perché la corrente non arriva e centinaia di dipendenti Enel stanno provando a intervenire dove possibile per ripristinarla. C’è una richiesta che arriva da diversi territori alla Protezione civile nazionale per aver idrovore tali da consentire di svuotare cantine, ospedali”. 


Torna la pioggia




Gli ospedali di Pontedera e Prato sono finiti sott’acqua e interi reparti sono stati chiusi. Le previsioni meteo di questa sera, venerdì 3 ottobre, annunciano un ritorno della pioggia: “La piena attesa dell’Arno su Firenze è passata senza grosse criticità. Anche a Pisa la situazione è monitorata. Si aspetta di capire cosa succederà in serata, quando le previsioni danno una possibile riacutizzazione dei fenomeni piovosi”. 


L'articolo Maltempo Toscana, Barabotti (Lega): “Verificare se le casse di espansione sono state aperte tempestivamente” proviene da Notizie.com.


http://dlvr.it/SyMkTx

Halloween, il costume sexy della figlia sconvolge il padre: ecco come ha reagito

Un abito da “diavoletta sexy” che non lascia molto spazio all’immaginazione di cosa ci sia sotto: genitori a durissima prova


La sera di Halloween è attesa sempre da moltissime persone in tutto il mondo. Si ha infatti la possibilità di travestirsi come si vuole: c’è chi sceglie vestiti più spaventosi, ben curati, e chi invece bada solo a “farsi bello”. È questa la situazione che ha coinvolto una tiktoker molto famosa e seguita sui social. In particolare, ha pubblicato in video in cui ha registrato la reazione del padre al suo vestito.
Il costume di Halloween della Tiktoker (Screenshot Instagram) – Notizie.com


Parliamo di Saoirse Bodge Flynn, una delle tiktoker più seguite sulla piattaforma di TikTok grazie ai suoi video che riscuotono sempre molto successo. In occasione di Halloween, la ragazza ha deciso di travestirsi da “diavoletta sexy”, con un vestito tutto rosso e molto attillato e corto. Una volta indossato il costume, ha filmato la reazione del papà che l’ha vista prima di uscire per poi pubblicare tutto sul suo profilo social network. L’espressione dell’uomo è chiara ed estremamente divertente. Il video è piaciuto moltissimo ai follower della ragazza e in pochissimo tempo è diventato virale, arrivando a raggiungere quasi quattro milioni di visualizzazioni.


La reazione del padre




Il video di Saoirse Bodge Flynn che ha riscosso tutto questo successo non è complicato, ma anzi molto lineare. Infatti la tiktoker si è filmata, in modalità selfie, mentre indossa il suo costume per Halloween, ovvero un vestito rosso molto attillato con uno spacco e una scollatura da “diavoletta sexy”. La content creator ha completato il suo outfit con l’aggiunta di piccole corna rosse in testa e un paio di stivali alti sempre dello stesso colore. A quel punto si è spostata in salotto dove si trova il padre e gli chiede che cosa ne pensi del vestito.
La reazione del padre (Screenshot Instagram) – Notizie.com


La reazione dell’uomo è comprensibile. È rimasto scandalizzato dalla vista del vestito della figlia e subito chiede: «Ma devi proprio uscire così?». La didascalia del video inserita da Saoirse non lascia spazio a dubbi: «Si può dire con certezza che non approvi». Il video pubblicato da Saoirse è diventato estremamente virale su TikTok e ha fatto subito il giro del web. I commenti degli utenti sotto il filmato sono stati davvero tantissimi. Qualcuno, per esempio, ha scritto: «Il poveretto si è perfino tolto gli occhiali per non vedere la figlia così».

@saoirsebodgeflynnstill not over this tan♬ Somethin About You – MËRO







Un altro utente, invece, ha detto: «A te è andata anche bene, mio papà mi avrebbe chiusa in camera». Un altro ancora è arrivato a sostenere: «Io credo che ognuno debba indossare ciò che vuole, soprattutto se si tratta di Halloween».


L'articolo Halloween, il costume sexy della figlia sconvolge il padre: ecco come ha reagito proviene da Notizie.com.


http://dlvr.it/SyKRB6

Yara Gambirasio e un caso che potrebbe riaprirsi

A cinque anni dalla sentenza in Cassazione che mandò in carcere Massimo Bosetti come assassino, il verdetto potrebbe essere rimesso in discussione


Uno dei casi che è ancora bene impresso nella memoria di tutti gli italiani. Una ragazzina di tredici anni, Yara Gambirasio, il 26 novembre del 2010 scompare, con appelli su appelli e ricerche a non finire, almeno fino a quando al 26 febbraio del 2011, tre mesi esatti dopo, venne ritrovata assassinata. Ci furono indagini incredibili e alla fine si inchiodò un muratore di nome Massimo Bossetti. Per arrivare a lui la polizia, i carabinieri e la magistratura hanno impiegato tantissime risorse e speso oltre 3 milioni di euro. Tutto è stato giudicato, tutto è stato passato al microscopio e tutto è stato deciso. Ma, nonostante la Cassazione che ha condannato all’ergastolo Bossetti, c’è un alone di mistero e dubbi infiniti che col passare dei mesi e degli anni si sarebbero ancora più moltiplicati.
La piccola Yara Gambirasio uccisa tredici anni fa mentre era in chiesa (Ansa Notizie.com)


A rinnovare il mistero di Yara Gambirasio e del suo carnefice Massimo Giuseppe Bossetti è l’infaticabile avvocato difensore Claudio Salvagni, che non fa altro che innescare delle vere e proprie maratone dei ricorsi, nonostante ci sia stato un pronunciamento definitivo come quello della Cassazione, ma è la legge ed è giusto che sia così, soprattutto quando ci sono dei dubbi. Lui Massimo Bosetti, si professa ancora innocente. Anzi non ha mai smesso di farlo. Ma negli atti c’è tutto. Ogni cosa. Ed è pubblico. Alla difesa del Bossetti è “consentito il solo accesso e la sola osservazione dei reperti”, ed esattamente sono le fanose 54 provette di Dna che diedero un nome e un cognome a “Ignoto 1” e che certificarono il contatto del condannato con gli indumenti intimi della ragazzina di Brembate. E’ da lì che Bossetti passò da muratore ad assassino.


La difesa esaminerà di nuovo e per intero i reperti visto che c’è il pubblico ministero accusato di manipolazione




L’assassino di Yara Gambirasio è in carcere, Massimo Bossetti (Ansa Notizie.com)


Bossetti e i suoi difensori stanno lavorando alacremente da mesi anzi da anni e ancora una volta chiederanno di svolgere “eventuali attività ulteriori”, visto che quanto ha scritto la Cassazione “all’esito della ricognizione e sulla base del verbale che la documenterà” il suo avvocato ne farà richiesta. Ed è così che stanno le cose anzi i legali di Bossetti non si sono mai fermati anzi hanno perfino ampliato la squadra del collegio difensivo. Poi una volta appurati e studiati i reperti, deciderà un altro giudice se rifare le analisi in base agli elementi nuovi (se ci saranno ma pare di sì), se rimettere le sentenze in una provetta.


In tutto questo, e non è un caso tanto da sottovalutare, dal dicembre del 2022 c’è un fascicolo aperto a Venezia per frode processuale. Un’accusa gravissima, anche perché si tratterebbe di un vero e proprio depistaggio. ad essere indagata è il pubblico ministero Letizia Ruggeri, colei che mandò alle sbarre Massimo Bossetti. E’ lei che decise in qualche modo di analizzare ogni provetta e acconsentire di tutto e di più per trovare l’assassino. Alla fine, seguendo processo e sentenza, l’ha trovato e fatto condannare. Il problema è che ora pare sia il magistrato, uno degli accusati. L’accusa è di aver manipolato i reperti e se dovesse essere confermato, le cose non si metterebbero bene per nessuno. In ballo, oltre all’innocenza di un uomo, che è la cosa più importante vista la situazione, ma anche la sacralità della giustizia, sperando che non sia stata infangata da nessuno.


L'articolo Yara Gambirasio e un caso che potrebbe riaprirsi proviene da Notizie.com.


http://dlvr.it/SyKQhS

Estrazioni Lotto, Superenalotto e 10eLotto di oggi giovedì 2 novembre

Estrazioni del Lotto, Superenalotto, e 10eLotto di oggi giovedì 2 novembre. Chi sarà il fortunato vincitore ad aggiudicarsi il jackpot?


Estrazione Lotto giovedì 2 novembre 2023. La seconda di questa settimana e la prima di questo nuovo mese. Concorso numero 148 di quest’anno. A distanza di poco tempo sono stati centrati ben tre “6”. Superenalotto in poco più di tre mesi è riuscito a regalare due Jackpot. Il primo, come tutti ben sanno, ha raggiunto una cifra record: ovvero quella di 371 milioni di euro.


Tanto è vero che la notizia non è passata affatto inosservata visto che ne ha parlato davvero tutto il mondo. D’altronde non potrebbe essere altrimenti. Ricordiamo che nell’estrazione di sabato 25 marzo si è scritta una altrettante pagina di storia. Ed il motivo è fin troppo evidente.
Estrazioni Lotto, Superenalotto e 10eLotto di giovedì 2 novembre (Ansa Foto) Notizie.com


Mai nessuno, infatti, era riuscito a conquistare il montepremi attraverso una giocata online. Per questo motivo, quella di sabato 25 marzo, è da considerarsi a tutti gli effetti una data storica. Un successo online che ha aperto molte persone ad effettuare questo tipo di giocata. Il fortunato vincitore ha vinto ben 73,8 milioni di euro. Il jackpot di questa estrazione è più di 78 milioni di euro (per la precisione 78,3). Ricordiamo che nell’ultima estrazione, che si è verificata nella serata di martedì 31 ottobre non è stata centrata la sestina vincente.


Numeri estrazioni del Lotto di giovedì 2 novembre 2023


Estrazioni Lotto, Superenalotto e 10eLotto di giovedì 2 novembre (Ansa Foto) Notizie.com



* BARI: 54 20 2 63 81

* CAGLIARI: 70 60 38 83 20

* FIRENZE: 36 72 38 44 48

* GENOVA: 10 64 30 59 83

* MILANO: 7 76 80 79 16

* NAPOLI: 19 9 84 25 11

* PALERMO: 54 68 89 36 57

* ROMA: 90 83 38 24 86

* TORINO: 71 49 12 73 7

* VENEZIA: 53 8 75 84 71

* NAZIONALE: 31 20 9 82 90






Superenalotto di oggi: estrazione giovedì 2 novembre 2023




Combinazione vincente Superenalotto oggi: 56 29 80 40 60 17


Numero Jolly: 33

Numero Superstar: 2


10eLotto, estrazione di giovedì 2 novembre 2023: i numeri vincenti di oggi




I numeri del 10eLotto, con la combinazione vincente estratta oggi giovedì 2 novembre 2023:


Numeri 10eLotto: 6 7 10 14 15 22 25 31 32 41 52 60 62 68 74 77 81 84 86 89


Numero oro: 22

Doppio oro: 22 6


Numero gong: 78


L'articolo Estrazioni Lotto, Superenalotto e 10eLotto di oggi giovedì 2 novembre proviene da Notizie.com.


http://dlvr.it/SyKQLn

Israele, Bertolotti (Ispi) a Notizie.com: “Hamas libererebbe civili per prendere tempo e riorganizzarsi”

Liberare gli ostaggi è necessario, perché “il tempo sta scadendo per prevenire un genocidio a Gaza”. 


Lo ha dichiarato l’Onu dopo il bombardamento al campo profughi, mentre gli appelli del Papa e delle organizzazioni umanitarie mondiali diventano sempre più insistenti: basta morti. Israele continua a combattere con l’obiettivo di sconfiggere l’organizzazione terroristica Hamas sia politicamente che militarmente. Sia sulla Striscia che all’estero.


Il mondo intero si chiede se prima o poi si potrà arrivare all’obiettivo di due popoli e due Stati, Israele e Palestina. Abbiamo chiesto a Claudio Bertolotti, ricercatore dell’Ispi, come e quando terminerà questa guerra. Secondo gli esperti il premier Benyamin Netanyahu, che non è stato in grado di garantire la sicurezza, non si è ancora dimesso perché c’è una guerra in corso, ma il suo destino è segnato. Quindi quale sarà il futuro di Israele, ma anche di Hamas?
Israele, Bertolotti (Ispi) a Notizie.com: “Hamas libererebbe civili per prendere tempo e riorganizzarsi” (Ansa Foto) – notizie.com


Il futuro di Netanyahu




Secondo l’esperto, il futuro del premier israeliano è segnato: “Netanyahu è indebolito dalla guerra e non ha un futuro politico. Questa sarà la sua ultima esperienza come premier e anche come capo di un movimento politico. Confermo la scelta di non procedere al cambio di leadership con una guerra in corso. Un cambio potrebbe rallentare o portare alla revisione di un processo decisionale che di fatto potrebbe avere ripercussioni dirette sul campo di battaglia. Prima di procedere alla sostituzione o alle dimissioni di Netanyahu deve concludersi la guerra contro Hamas”. 


La fine di Hamas




Bertolotti non ha dubbi sul fatto che la guerra si concluderà con la vittoria di Israele su Hamas, che “non ha più un futuro all’interno della Striscia di Gaza, e nemmeno come lo immaginiamo noi, perché Israele non lo consentirà. L’obiettivo è eliminare in toto l’organizzazione Hamas, sia nella componente politica che militare, sia all’estero sia nella Striscia. È una scelta razionale e logica che sintetizza l’obiettivo di questa guerra: distruggere la minaccia. Come e con quali tempi è difficile dirlo, dipende dagli sviluppi sul campo di battaglia urbano”. In poche parole, da quanto tempo sarà necessario per Israele per prendere il controllo di Gaza.


Se l’esito della guerra è certo nell’epilogo della vittoria di Israele, è necessario fare presto per liberare il terreno il più possibile dai civili. Secondo Bertolotti, sui prigionieri, “Hamas dice e non dice. Da un lato sta facendo un gioco sottile per porre in difetto Israele: si sta mostrando disponibile a rilasciare un certo numero di prigionieri. In questo modo Israele dovrebbe essere indotto ad aderire al cessate il fuoco. Non farlo potrebbe sottoporlo al giudizio dell’opinione pubblica mondiale e in particolare del mondo arabo”.


Dall’altro lato invece, secondo il ricercatore, Hamas sta facendo un “gioco per indurre Israele a compromettere il proprio ruolo sul piano delle relazioni internazionali. È anche vero che quando i prigionieri verranno rilasciati potremmo leggerlo anche come un elemento di debolezza di Hamas”. 
Gaza (Ansa Foto) – notizie.com


Hamas libererebbe i civili per prendere tempo




Un eventuale cessate il fuoco dell’organizzazione terroristica sarebbe solo apparentemente un modo per salvare civili e creare corridoi umanitari. In realtà Hamas “ha necessità di prendere tempo per riorganizzarsi e riavere accesso più facile a linee di comunicazione che servono per trasferire rifornimenti da e per Gaza, prevalentemente attraverso l’Egitto. Vogliono ottenere ulteriori scorte di carburante che è necessario per garantire il funzionamento dei gruppi elettrogeni che garantiscono il ricambio dell’aria nei tunnel sotto la città di Gaza”, spiega Bertolotti.


Egitto e Qatar come mediatori




Egitto e Qatar sono gli unici possibili mediatori in questo conflitto. Ma per la vittoria di Israele è fondamentale il supporto degli Usa: “Egitto e Qatar sono gli attori che più di tutti possono giocare un ruolo di mediazione bilanciata. Altri attori come l’Iran non possono farlo per una questione di esplicito schieramento. Entrambi poi, lo fanno per ragioni differenti. In più dobbiamo considerare che l’Egitto ha sempre avuto e mantenuto ottimi rapporti con Israele e si trova a gestire una situazione che è conseguenza delle azioni di Hamas”. Un cessate il fuoco è possibile? Secondo Bertolotti “potrebbe essere accettato dalle parti o per questioni di opportunità o per una questione di rapporti internazionali tra gli Stati”. 
Claudio Bertolotti (Ispi) (Ansa Foto) – notizie.com


L’importanza degli Usa




Come detto, anche gli Usa hanno un ruolo importante perché “Israele può permettersi di condurre una guerra di questo tipo grazie al supporto statunitense in termini di intelligence, logistico e copertura militare navale, terrestre e aerea. Senza gli Usa l’esito della guerra non sarebbe scontato da parte di Israele come soggetto vincitore”, aggiunge Bertolotti.


Sul campo, la vera resistenza nell’area abitata di Gaza




Intanto sul campo la guerra procede “più velocemente rispetto alle aspettative con una resistenza limitata almeno fino ad oggi. Anche se sappiamo che la vera resistenza si realizzerà all’interno del tessuto urbano, quindi nell’area abitata di Gaza. Qui si aprirà il vero terreno di scontro”. 


Le tecnologie militari




Grazie all’uso dei veicoli Namer, “tutto va secondo quelli che possiamo supporre fossero i piani militari, coerenti da un lato con la dottrina strategica, dall’altro con la dottrina operativa. Israele è riuscita a tagliare in due la Striscia di Gaza penetrando da Nord, in particolare da due direttrici convergenti verso l’area urbana. Lo stesso ha fatto a Sud, muovendo verso il Nord. Un movimento che avrebbe potuto essere più lento se effettuato con le truppe appiedate, ma gli israeliani hanno optato per avanzare con la fanteria meccanizzata molto ben protetta all’interno dei veicoli Namer. L’utilizzo di questi mezzi in abbondanza ha consentito un movimento molto rapido reso più sicuro anche dal massiccio uso di bulldozer, mezzi per la bonifica che di fatto abbattono tutto ciò che trovano davanti, asportando una parte del terreno, togliendo mine antiuomo e anticarro e ordigni improvvisati. A ciò si aggiunge l’uso della tecnologia. Ogni unità meccanizzata ha un drone dedicato dotato di visori infrarossi che rilevano la presenza fisica di persone in prossimità delle unità israeliane. Quindi di fatto identificano le possibili minacce di Hamas anche quando uscissero dai tunnel. A distanza ravvicinata potrebbero essere identificati. A ciò aggiungiamo anche l’elemento di copertura aerea, in grado di colpire gli obiettivi in modo chirurgico in questa fase molto delicata in cui la densità della popolazione nella Striscia impone estrema precisione per limitare il numero degli effetti collaterali”.


L'articolo Israele, Bertolotti (Ispi) a Notizie.com: “Hamas libererebbe civili per prendere tempo e riorganizzarsi” proviene da Notizie.com.


http://dlvr.it/SyKPxh

Bertolucci: “Sinner ha fatto bene. A Parigi è successa una cosa gravissima”

L’ex tennista Paolo Bertolucci in esclusiva ai nostri microfoni sul ritiro di Sinner: “Condivido la scelta di Jannik. Un’organizzazione da incompetenti”.


Jannik Sinner lascia dopo un turno il Masters 1000 di Parigi-Bercy. Una scelta forzata a causa di una organizzazione di un torneo che continua a far discutere. E noi di questo ne abbiamo parlato in esclusiva con l’ex tennista Paolo Bertolucci.
Bertolucci in esclusiva ai nostri microfoni sul ritiro di Sinner – Notizie.com – © Ansa


Paolo Bertolucci, Jannik Sinner ha deciso di ritirarsi. Scelta giusta?


“Sì, ha fatto benissimo“.


Lei sui social ha fatto un post molto duro per l’organizzazione del Masters 1000. E’ un problema di Bercy oppure del circuito ATP in generale?


“Di certo dell’ATP. Ma quanto successo a Parigi è qualcosa di gravissimo. Uno che mette in programma quattro singolari al mattino e due la sera significa che è un incompetente. Poi capita magari, come successo oggi, che le partite sono veloci, ma esiste un 50% di possibilità di sforare. Quanto successo è una mancanza di rispetto per i giocatori e per il pubblico. Non esiste nessuno sport con atleti che sono costretti a finire la partita la notte e poi scendere in campo 15 ore dopo contro un avversario che ha finito molto prima. E’ match già impari in partenza. Sono rimasto molto stupito anche dagli altri tennisti. A parte Ruud e Wawrinka, nessuno ha preso una posizione chiara. Ma si tratta di un qualcosa che prima o poi capiterà a tutti. E’ scandaloso che sia l’ATP che i tennisti subiscano una situazione simile senza protestare“.


Bertolucci: “Bisogna dare la possibilità ai tennisti di arrivare fino in fondo”


Bertolucci chiede maggiore rispetto per i tennisti – Notizie.com – © Ansa


C’è chi dice che la scelta di Sinner potrebbe dare un vantaggio in vista dei prossimi tornei?


“Non sono assolutamente d’accordo. I giocatori quando si iscrivono ad un torneo vogliono sempre arrivare fino in fondo e gli organizzatori hanno il dovere di mettere in condizione i tennisti di provare a vincere. Poi, in caso di finale, Sinner avrebbe avuto sei giorni di riposo prima delle Finals. Quindi c’era tutto il tempo per recuperare“.


Berrettini ha ufficializzato l’addio a Santopadre. Scelta giusta?


“Sinceramente non lo so. Io mi auguro che abbia fatto bene i suoi conti e abbia in mano l’allenatore. Se parte il casting, come si dice, in questo momento, si perde del tempo prezioso“.


L’assenza di Berrettini in Coppa Davis peserà per l’Italia?


“Di certo un Matteo al 100% è una risorsa molto importante. Ma il Berrettini di adesso non sarebbe stato nella condizione ideale per aiutare i compagni“.


L'articolo Bertolucci: “Sinner ha fatto bene. A Parigi è successa una cosa gravissima” proviene da Notizie.com.


http://dlvr.it/SyKPWt

Telefonata fake a Meloni, le reazioni della politica. Opposizioni contro Palazzo Chigi, ma Calenda dice: “Non strumentalizzare”

La telefonata fake al premier Meloni, da parte di due comici russi, nella quale il premier affronta temi di politica internazionale, come la questione migranti e la guerra in Ucraina, ha scatenato le reazioni e la condanna di quasi tutti i partiti di opposizione. Fatta eccezione per Azione di carlo Calenda


“Scherza coi fanti, ma lascia stare i santi”. Evidentemente i comici in Russia hanno poca dimestichezza coi proverbi e poco rispetto delle credenze cattoliche.
Telefonata fake a meloni, le opposizioni all’attacco di Chigi, foto Ansa


E così nel giorno di Ognissanti, il premier Meloni viene tratta in inganno da un falso presidente dell’Unione africana. Secondo fonti di governo il presidente del Consiglio sarebbe infatti stata contattata da un personaggio che è riuscito a spacciarsi, attraverso l’ufficio diplomatico di Palazzo Chigi, come presidente dell’Unione Africana appunto, che in realtà  si scopre poi essere un comico russo considerato vicino ad ambienti dell’intelligence di Mosca. Meloni durante la telefonata parla col suo interlocutore. Migranti, rapporti coi leader Ue, la guerra in Ucraina. Insomma, vengono toccati nel colloquio diversi dossier internazionali. L’eco dello scherzo diventa inevitabilmente virale, e tutti i partiti politici o quasi,  commentano la telefonata fake. In primis però va registrata la “difesa”- ricostruzione  di Palazzo Chigi.


Telefinata fake, la ricostruzione di Palazzo Chigi


Telefonata fake a Meloni, opposizioni all’attacco, foto Ansa


“La finta telefonata e’ opera di due comici russi, Vovan (Vladimir Kuznetsov) e Lexus (Alexey Stolyarov), uno dei quali si finge un “politico africano”. Durante la conversazione Meloni tratta in primo luogo il tema dell’immigrazione. “La situazione e’ molto difficile per noi, dall’inizio dell’anno abbiamo avuto circa 120mila arrivi, per la maggior parte dalla Tunisia”, dice la premier nella registrazione della telefonata diffusa da alcune piattaforme. “Un flusso che dovrebbe aumentare per la situazione in Africa, in Sahel, e per il problema dell’Ucraina”. “Quello che non capiscono in Europa e’ che non e’ possibile che il problema sia risolto solo dall’Italia. La dimensione del fenomeno coinvolge, nella mia opinione, non solo l’Unione europea ma anche le Nazioni Unite. Il problema e’ che agli altri non interessa, non rispondono al telefono. Tutti credono che l’Italia debba risolvere questo problema da sola”, aggiunge. “Posso chiederle una cosa che rimanga tra noi, pensa che quello che sta succedendo in Niger sia contro la Francia?”, chiede Meloni. “Io vedo che la Francia sta premendo per una sorta di intervento. Io sto cercando di capire come possiamo sostenere uno sforzo diplomatico”.

“Il problema e’ che per noi e’ impossibile integrare questi migranti, osserva poi Meloni. “L’Ue lo comprende nelle conclusioni del consiglio europeo e nelle parole di Ursula von der Leyen ma poi quando chiedi loro di stanziare i soldi per investire in questi Paesi tutto diventa piu’ difficile, per dire la verita’. Questo vale anche per quanto riguarda il memorandum firmato con la Tunisia a luglio, il presidente Saied non ha ancora vista un euro”.

Altro tema e’ il conflitto in Ucraina. “C’e’ molta stanchezza da tutte le parti”, sostiene Meloni, e “si avvicina il momento in cui tutti capiranno che abbiamo bisogno di una via d’uscita”.

“Il problema – continua – e’ trovare una via d’uscita accettabile per entrambe le parti nel rispetto dle diritto internazionale. Ho alcune idee su come gestire questa situazione, ma aspetto il momento giusto per metterle sul tavolo”. “La controffensiva dell’Ucraina non sta andando come ci si aspettava”, afferma ancora, e “non ha cambiato il destino del conflitto”. Quindi, “tutti capiscono che potrebbe durare molti anni se non cerchiamo di trovare una soluzione”. “Non credo che ci sia un problema di nazionalismo in Ucraina – aggiunge, rispondendo a una domanda sul tema -, io credo che il nazionalismo sia un problema di Putin”.

Gli ucraini comunque,”stanno facendo quello che devono fare, quello che e’ giusto fare, e noi cerchiamo di aiutarli”. Durante la telefonata, la premier fa poi un breve cenno alla Libia. “Potremmo discutere per ore cosa e’ successo in Libia. Forse oggi qualcuno capisce che la situazione del dopo non e’ stata cosi’ buona, non e’ stata migliore”.


Telefonata fake a Meloni, le reazioni della politica. Opposizioni contro Palazzo Chigi, ma Calenda dice: “Non strumentalizzare”


Il leader di ‘Azione’, Carlo Calenda (Ansa Foto) Notizie.com


All’attacco di Palazzo Chigi, vanno invece quasi tutti i partiti delle opposizioni. Italia Viva in primis . “È imbarazzante il livello di dilettantismo e di superficialità con cui a Palazzo Chigi si è permesso che il Presidente del Consiglio venisse tratto in inganno al telefono da comici (russi!!) che attraverso l’ufficio diplomatico si sono spacciati per membri dell’Unione Africana. Non finisca tutto a tarallucci e vino: ci attendiamo le dimissioni dei responsabili. Siamo un paese del G7, queste cose non possono né devono accadere”. Lo scrive su X il senatore di Italia Viva Enrico Borghi, capogruppo al Senato e componente del Copasir. Molto più tranchant, sempre per Italia Viva il leader del partito ed ex presidente del Consiglio Matteo Renzi, “Che figuraccia per l’Italia e per Giorgia Meloni. Due comici russi hanno beffato Palazzo Chigi e hanno parlato con la premier spacciandosi per leader africani. Avendo lavorato qualche anno a Chigi mi chiedo come sia possibile raggiungere un livello di superficialita’ cosi’ devastante che fa fare una figuraccia non solo alla Meloni ma alla Repubblica italiana”. Lo scrive sui social il leader di Italia viva Matteo Renzi. “Due considerazioni: 1. Nel metodo. Meloni deve farsi aiutare. Se questo e’ il livello della sua squadra, proprio non ci siamo. E basta di dar sempre la colpa a qualcun altro. E’ in gioco la credibilita’ del Paese, possiamo smetterla con queste planetarie figure barbine? 2. Nel merito. Giorgia Meloni dice che nessuno ascolta le sue proposte e che altri leader neanche le rispondono. Se e’ vero, e’ segno di debolezza. Se non e’ vero, peggio mi sento. La premier deve finirla con questo vittimismo cosmico per cui lei e’ sempre oggetto di cattiverie e complotti – aggiunge -. Porti le sue idee e smetta di dire che tutti ce l’hanno con lei. Se gli altri non le rispondono, faccia uno sforzo di serieta’. Qui e’ in gioco la credibilita’ dell’Italia, basta coi dilettanti”.


Carlo Calenda, leader di Azione, preferisce non infierire sul premier  Meloni e commenta così i fatti. “Nella vicenda della telefonata con i due comici russi, c’è stato indubbiamente un grave errore dell’ufficio del consigliere diplomatico di Palazzo Chigi, che non ha fatto le opportune verifiche. Non ci pare tuttavia che tale errore si possa addebitare a Giorgia Meloni. Per ciò che concerne il contenuto della telefonata, le conversazioni riservate e le posizioni pubbliche di un capo di governo sono cose da sempre distinte. Siamo convinti che la posizione del Governo Italiano sull’Ucraina rimarrà la stessa. Strumentalizzare a fini di polemica politica quanto avvenuto rappresenta un errore ed è lesivo dell’immagine dell’Italia. Azione si asterrà dal farlo“. In soccorso di Meloni accorre il capogruppo alla Camera dei deputati Tommaso Foti, “Il presidente Meloni non e’ caduto nella trappola di un impostore russo che ha finto di essere un leader africano per ottenere dichiarazioni che possano creare al governo imbarazzo. Pur tratta in inganno, infatti, il presidente del Consiglio ha ribadito con coerenza e trasparenza la linea dell’esecutivo e del Paese in merito all’aggressione russa all’Ucraina e alla collocazione dell’Italia, dalla parte dell’Occidentale, di Kiev e del pieno rispetto del diritto internazionale. Chi voleva creare un caso diplomatico e incrinare il blocco di forze alleate a Kiev ha sbagliato bersaglio: Giorgia Meloni si conferma, ancora una volta, un vero leader capace che, con linearita’, saggezza e serieta’, sta portando avanti una politica estera come da troppi anni non si vedeva in Italia”.


Durissima la reazione invece del Movimento 5 Stelle. Senatori e deputati non hanno perso l’occasione per dichiarare contro il governo, e contro Meloni. Tra i tanti commenti, anche quello del leader Giuseppe Conte: “Avete visto cosa e’ successo? Giorgia Meloni, credendo di avere un colloquio telefonico con un alto diplomatico africano, in realta’ ha parlato della nostra politica estera e di altri dossier delicati con due comici russi. Sono emersi fatti molto gravi”. Cosi’ il presidente di M5s  sul suo canale whatsapp.


L'articolo Telefonata fake a Meloni, le reazioni della politica. Opposizioni contro Palazzo Chigi, ma Calenda dice: “Non strumentalizzare” proviene da Notizie.com.


http://dlvr.it/SyGy87