Migranti, trasferimenti senza sosta da Lampedusa. Ma riprendono gli sbarchi


Dopo la tregua della notte precedente anche nell’ultima giornata trascorsa, l’hotspot di Lampedusa, in cui la situazione umanitaria è di estrema emergenza, ha continuato a svuotarsi per via della mobilitazione del governo Meloni, in particolare per quanto riguarda i trasferimenti in altri centri di accoglienza dislocati nel territorio italiano e non solo. Questi infatti proseguono senza sosta, mentre nelle ultime ore hanno ricominciato a verificarsi gli sbarchi, in particolare due con a bordo 55 persone. 
L’arrivo di un pullmand da Lampedusa con 60 persone in transito arriva presso il centro di primissima accoglienza di via Traves, Torino, il 29 agosto 2023 ANSA/JESSICA PASQUALON 
 La notizia, parzialmente positiva, che arriva da Lampedusa è che l’hotspot in cui il numero di migranti inizia ad essere particolarmente alto, e quindi preoccupante, ha cominciato a svuotarsi. Nella giornata di ieri sono stati trasferiti oltre 1.300 migranti in altri centri d’accoglienza italiani, che hanno permesso di tirare un sospiro di sollievo agli operatori in prima linea sul fronte dell’accoglienza. Questa mattina i numeri registrati parlano di 2.201 migranti presenti all’hotspot, tra cui 289 minori non identificati. I trasferimenti che proseguono senza sosta Un fatto dovuto a una politica di trasferimenti dall’hotspot che prosegue quasi senza sosta, con il governo particolarmente mobilitato su questo fronte. Al momento sono in corso infatti altre operazioni di trasferimento per un numero di migranti pari a 600, situati sulla nave militare San Giorgio, e nel pomeriggio è previsto un altro trasferimento di circa 500 migranti sulla nave di linea Galaxy. L’arrivo di un pullmand da Lampedusa con 60 persone in transito arriva presso il centro di primissima accoglienza di via Traves, Torino, il 29 agosto 2023 ANSA/JESSICA PASQUALON 
 Un ulteriore volo è stato organizzato dall’Oim, l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni, che partirà alle 18 e che trasporterà circa 180 migranti, nella direzione di Roma. L’ultimo trasferimento è infine quello sulla nave Cossyra, con circa 150 migranti diretta nella vicina Sicilia, a Porto Empedocle. Nel frattempo, nella tarda serata di ieri hanno ripreso a verificarsi nuovi sbarchi, con due imbarcazioni dirette a Lampedusa su cui viaggiavano 55 migranti, sbarcati sull’isola. 

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Autonomia, Occhiuto: “No a dogmi, ma ci sono obblighi”

Il presidente della Regione Calabria Occhiuto parla disegno di legge sull’autonomia differenziata delle regioni a statuto ordinario, presentato dal leghista Roberto Calderoli e che il governo Meloni sta valutando. Secondo la visione di Occhiuto, “si può dire sì solo a parità di lep”, ma “servono risorse importanti”. Intervista da Il Giornale, Occhiuto ha infatti spiegato che “ad oggi al Sud i diritti sociali e civili non sono garantiti nello stesso modo di altre regioni”.  “Non ho una posizione dogmatica. 

Si tratta di una possibilità contemplata dall’articolo 116 della Costituzione (sezione peraltro riformata quando era al governo il centrosinistra)”, ha detto il governatore in un’intervista rilasciata al quotidiano diretto da Augusto Minzolini. Roberto Occhiuto ANSA/LUIGI SALSINI “Gli articoli successivi parlano di obblighi e non di possibilità. Come l’obbligo di garantire tutti i diritti in maniera uniforme su tutto il territorio nazionale, sia che un cittadino viva a Crotone sia che viva a Sondrio. Come anche l’obbligo della perequazione. In verità sia la possibilità dell’autonomia differenziata, sia la garanzia dei diritti sociali e civili e l’obbligo della perequazione non mi sembra siano stati attuati come prescrive il titolo quinto della Costituzione”. 

La proposta presentata da Calderoli, infatti, ad ora risulta particolarmente contestata perché rischia di fare aumentare il divario tra Nord e Sud. Cosa ne pensa Occhiuto del disegno di legge proposto da Calderoli Per autonomia differenziata si intende il riconoscimento dell’attribuzione, a una regione a statuto ordinario, di autonomia legislativa sulle materie di competenza concorrente o, in alcuni casi di materie di competenza esclusiva dello Stato. Insieme a queste, però, le regioni possono anche trattenere il gettito fiscale, che a quel punto non verrebbe più distribuito su base nazionale in base alle necessità collettive. Una concessione, quella di “forme e condizioni particolari di autonomia” alle regioni a statuto ordinario, già prevista dalla Costituzione italiana, nel terzo comma dell’articolo 116 in cui si cita la possibilità di attribuire queste competenze “con legge dello Stato su iniziativa della regione interessata”. Un comma tuttavia mai attuato per via delle differenze economiche e sociali tra regioni, che rischierebbero di rendere questa possibilità per alcuni particolarmente dannosa. Per questa stessa ragione, la proposta ha creato dubbi all’interno della maggioranza, in particolarmente per Fratelli d’Italia e la sua vocazione nazionalista forte anche al meridione, ma meno nel ricco nord industriale, ed è stata criticata anche da diversi economisti e analisti, sia per quanto riguarda gli aspetti tecnici che per quelli sociali, che rischierebbero di creare una frattura profonda nel Paese. (Ansa) “Ho detto più volte che il disegno di legge di Calderoli è come un treno che ha tre vagoni: quello dell’autonomia differenziata, quello dei diritti sociali e civili non più quantificati secondo il criterio ingiusto della spesa storica ma secondo i fabbisogni, e quello della perequazione“, ha commentato Occhiuto. Secondo il governatore, “se spinto dall’autonomia differenziata il treno arriva in stazione e porta con sé anche gli altri due vagoni, credo sia un grande risultato anche per le regioni del nostro Meridione dove oggi i diritti sociali e civili non sono garantiti nello stesso modo di altre regioni. E per arrivare a un punto di parità servirebbero risorse importanti. Solo a parità di Lep (Livelli essenziali di prestazione, ndr) posso dire di sì all’autonomia differenziata”. 

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Reddito di cittadinanza, scovati altri furbetti “lavoratori”: arrestati


Reddito di cittadinanza, sono stati scovati altri furbetti “lavoratori”: per questi ultimi sono scattate le inevitabili manette  Altri furbetti sono stati scovati direttamente dai carabinieri. Ci troviamo al Sud, precisamente a Partinico (provincia di Palermo), dove due persone sono state arrestate, appunto, dai militari dell’arma. Secondo quanto riportato da alcune fonti locali pare che gli stessi, a quanto pare, un “lavoro” ce lo avevano. Oltre a prendere, ovviamente, il sussidio da parte dello Stato. Si occupavano dello spaccio di droga nella zona e non solo. Tanto è vero che, nel corso delle perquisizioni delle forze dell’ordine, sono state trovate un bel po’ di cose. 
Reddito di cittadinanza sospeso (Ansa Foto) Notizie.com 

 Ad occuparsene i militari del Nucleo operativo e radiomobile. Cosa hanno trovato? Almeno otto buste di plastica, all’interno di queste un chilo di marijuana già essiccata. Non è finita qui visto che, altri 18 chili della stessa sostanza, sono stati ritrovati nelle pertinenze della casa del secondo arrestato nel centro del paese. Successivamente è stato scoperto che i due personaggi in questione percepivano anche il reddito. per loro sono scattati i domiciliari, con tanto di braccialetto elettronico. Palermo, arrestati per spaccio di droga e percepivano anche il reddito Nel frattempo sono state avviate anche le procedure per l’immediata sospensione del sussidio nei loro confronti. Ricordiamo che il reddito, a partire dal primo gennaio del nuovo anno, sparirà completamente e verrà sostituito con un’altra forma di beneficio. 

Non si tratta, però, affatto del primo caso che si verifica un episodio del genere. Tra l’altro sempre nella stessa città, nel mese di aprile, la Guardia di Finanza ha posto in arresto ben 21 persone. Reddito di cittadinanza sospeso (Ansa Foto) Notizie.com Tutti spacciatori. Sei di loro avevano una entrata “extra” grazie al reddito. Non è affatto finita qui visto che, sempre nel capoluogo siciliano, un 30enne è stato trovato in possesso di almeno 143 chili di hashish e 1 kg di cocaina. Nel corso dei controlli delle forze dell’ordine sono stati trovati 17mila euro in contati. Ed indovinate un po’? Il soggetto in questione percepiva anche il reddito dallo Stato. Episodi del genere, però, si sono verificati anche in altre città di tutta Italia: dal Nord fino ad arrivare, appunto, al Sud.   

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Stupri Caivano, manifestazione in città: domani attesa la Meloni


Stupri di Caivano, nella giornata di ieri c’è stata la manifestazione in città da parte dei cittadini: domani, invece, è attesa la premier Meloni Dopo quella di Palermo, purtroppo, nel nostro Paese è spuntata un’altra vicenda. Una nuova violenza sessuale nei confronti di due ragazzine di 12 anni. Queste ultime sono state violentate sessualmente a Caivano, precisamente nel ‘Parco Verde‘ da parte di un gruppo di minorenni. 

Le vittime, in questo momento, si trovano in una comunità lontano dalle loro abitazioni. Chi ci sono rimasti sono i loro genitori che, a dire il vero, non vedono l’ora di andare via da quel posto. Tra l’altro molto spesso oggetto di vicende di cronaca nera. Nelle ultime ore, la madre di una delle ragazzine, ha rivelato al suo avvocato di aver ricevuto delle minacce di morte dopo la sua denuncia. 
Caivano (Ansa Foto) Notizie.com 

 Non solo: anche il figlio, che ha denunciato per primo l’accaduto, è stato vittima di un furto del suo scooter. Una situazione che peggiora sempre di più. Anche se, buona parte della città, ha deciso di dare un segnale forte in merito a quanto accaduto nei primi giorni di agosto. Nella giornata di ieri, martedì 29 agosto, sono scesi in strada per manifestare contro le violenze di questi giorni. Spuntano tantissimi cartelloni: “Fermiamo gli spacciatori, i camorristi e gli stupratori del parco verde“, “Le bambini vanno amate, non stuprate“, “Ricostruiamo il Parco Verde“, “Per fermare la violenza  servono pene severe”. Caivano, in 200 contro gli episodi di violenza: domani sera presente la Meloni 200, infatti, sono state le persone che hanno partecipato al corteo sotto una pioggia battente. Pochi, invece, quelli del Parco verde. 

Tra i presenti anche Don Patriciello che continua a combattere, in prima linea, contro questi orribili avvenimenti . Nel frattempo è stata avviata una inchiesta da parte della Procura del capoluogo campano che vuole vederci chiaro in questa vicenda. Come riportato in precedenza, nella serata di domani giovedì 31 agosto, sarà presente anche la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Caivano (Ansa Foto) Notizie.com Don Patriciello ha commentato il tutto con queste parole: “Io mi metterò a disposizione per farle visitare il parco se vuole, se vuole entrare nelle case, sono molto fiducioso. Ha detto che verrà con proposte concrete, sembra una persona che quando dice le cose le fa”. Meloni dovrebbe arrivare domani mattina alla parrocchia di San Paolo, poi ci sarà un vertice con le autorità locali. Da capire ancora il luogo (non si sa se a Caivano oppure alla Prefettura di Napoli).

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Superbonus, Sapelli: “Provvedimento sbagliato. Ha illuso le imprese”


Giulio Sapelli, professore ordinario di storia economica, sul Superbonus: “E’ un provvedimento sbagliato. Ha fatto fallire le medie e piccole imprese”. Negli ultimi giorni il Superbonus è ritornato a far discutere e riacceso la polemica tra maggioranza e opposizioni. 

Nella conferenza stampa dopo l’ultimo Consiglio dei ministri il premier Meloni ha parlato di un “provvedimento scritto malissimo e che ha prodotto la più grande truffa ai danni dello Stato“. Immediata la replica da parte di Conte: “Accuse ridicole, le serve un capro espiatorio“. 
Giulio Sapelli in esclusiva ai nostri microfoni – Notizie.com – © Ansa 

 Di questo botta e risposta a distanza e del Superbonus Notizie.com ne ha parlato con Giulio Sapelli, professore ordinario di storia economica. Sapelli boccia il Superbonus: “E’ stato un grave errore” Sapelli ai nostri microfoni ha bocciato il Superbonus – Notizie.com – © Ansa 

 Professor Sapelli, in questi ultimi giorni è ritornato il dibattito sul Superbonus. Cosa pensa dello scontro tra Meloni e Conte? “Sicuramente il Superbonus è stato un errore. Il provvedimento ha favorito i grandi proprietari immobiliari e illuso le imprese con un beneficio solo temporaneo. Mentre su queste cose bisogna avere una politica di un lungo periodo. Parliamo quindi di una misura sbagliata fatta dal governo Conte. E Draghi ha fatto il gravissimo errore di continuare con questa politica. E’ stata un’operazione dissennata“. Quindi è d’accordo con le decisioni prese dal premier Meloni? “Assolutamente ragione. Anche se avrei utilizzato parole differenti rispetto a quelle dette dal premier“. Si parla di una spesa di 3,5 miliardi di euro.  “Non so se è questa la cifra, ma si è trattato sicuramente di spese importanti e sono stati soldi non spesi bene. Il Superbonus è servito solamente a far fallire le medie e piccole imprese“. 

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Omicidio Lorenzo Nardelli, ucciso a calci e pugni: il tragico motivo


Omicidio Lorenzo Nardelli, fuoriescono altri dettagli inquietanti in merito alla sua morte: ucciso a suon di calci e pugni Era la sera prima del suo onomastico. Precisamente il 9 agosto in cui Lorenzo Nardelli imboccò la scala del condominio di rampa Cavalcavia. Purtroppo per lui si ritrovò in quella sbagliata. 

Di conseguenza trovò anche la morte. Aveva appuntamento con una donna. Convinto di entrare nella sua abitazione andò in quella peggiore. La porta era socchiusa. All’interno dell’appartamento i cugini Radu e Marin Rusu. Entrambi di nazionalità moldava e, di conseguenza, autori dell’orribile omicidio. 
Omicidio Mestre (Ansa Foto) Notizie.com 

 I due operai, quella sera, avevano decisamente alzato il gomito. Quando si sono ritrovati davanti l’uomo lo hanno scambiato per un ladro. Una violenza inaudita che si è consumata nell’ascensore del condominio. Calci e pugni terrificanti che uccisero il povero Lorenzo. 

Una fine orribile per un ragazzo di 32 anni che aveva appuntamento con una donna. Una vicenda che, in questo momento, viene ricostruita nei dettagli da parte degli agenti della Squadra Mobile di Venezia. Con l’aiuto da parte del sostituto procuratore Stefano Buccini. Mestre, omicidio Lorenzo Nardelli: l’8 settembre l’udienza Gli agenti, nel corso delle loro indagini, hanno analizzato il dispositivo elettronico della vittima. Non c’erano mai stati contatti tra gli aggressori ed il 32enne. 

La ragazza si era preoccupata per non averlo visto salire, tanto da scrivergli: “Ma dove sei?”. L’udienza è prevista per giovedì 8 settembre. A difendere i due cugini moldavi gli avvocati Giorgio Pietramala e Jacopo Trevisan. Sempre dal carcere i due aggressori non hanno mai cambiato idea: pensavano che la vittima fosse un ladro e che voleva rapinare in casa loro. Le accuse nei loro confronti sono inevitabilmente gravi visto che si parla di omicidio volontario. 
Omicidio Mestre (Ansa Foto) Notizie.com 

 Nardelli però non era mi stato un ladro e non voleva iniziare, di certo, da quella sera. Visto che era salito a volto “scoperto”. Per i due è stato confermato il carcere. proprio dal giudice per le indagini preliminari di Venezia che, in un primo momento, aveva ipotizzato ad una trappola in cui Nardelli sarebbe stato attirato dai Rasu. Tre giorni dopo l’omicidio anche la donna, che attendeva la vittima, aveva confermato che l’appuntamento era saltato visto che non le rispondeva più ai messaggi. Purtroppo per un motivo atroce: assassinato a mani nude e con evidenti fratture al cranio.

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Colpo Lukaku, Boniek: “Attaccante top, squadra forte. Ora Mou ha l’obbligo della Champions…”


L’ex giocatore di Roma e Juve ora vice-presidente dell’Uefa parla in esclusiva a Notizie.com sull’arrivo dell’attaccante belga: “Fa reparto da solo, ma deve lavorare per trovare la forma” Non è uno che si tira indietro anzi parla sempre in maniera chiara, anche perché quello che pensa lo dice senza problemi, nonostante ricopra un ruolo importantissimo nel governo del calcio. 

La diplomazia non è il suo forte, non perché non ci creda ma perché gli piace parlare chiaro e senza fronzoli. E’ schietto, ma è anche un passionale, soprattutto nel calcio, tanto da seguire con trepidazione l’arrivo di Romelu Lukaku. E fino a quando non l’ha visto coi suoi occhi, nonostante sia molto amico di Dan Friedkin, quasi non ci credeva Zbigniew Boniek ex campione di Juve e Roma, ma anche vice-presidente dell’Uefa che a Notizie.com non si tiene: “Sono entusiasta del suo arrivo, come giocatore e per la forza fisica che ha. La Roma ha cercato un attaccante e ha preso un attaccante top…”. 
L’ex campione di Juve e Roma e vice-presidente dell’Uefa Zbigniew Boniek (Ansa Notizie.com) 

 Per Boniek è un innesto importante, uno di quelli che fa la differenza, anche se da uomo di calcio non dimentica un aspetto importante: “Sì, l’unico problema è vedere come sta e in che stato di forma è attualmente Lukaku, il calcio non è così semplice come pensano tutti. Già perché questo ragazzo non gioca da tre-quattro mesi, almeno dalla sua ultima gara ufficiale, questo è il tempo che è passato, e con la sua postura fisica bisognerà vedere quando sarà al 100%, anche perché lui al 100% dà ampie garanzie e scelte. E’ uno che fa reparto da solo, speriamo che lui stia bene fisicamente, tutto qua, visto che con Belotti e Azmoun è una bella e importante alternanza“. “La Roma è ora è più forte, Mourinho adesso ha l’obbligo di andare in Champions…” Il murales che è comparso nel centro di Roma prima dell’arrivo di Romelu Lukaku (Ansa Notizie.com) Il vice-presidente dell’Uefa, che non ha mai nascosto di essere un tifoso della Roma, responsabilizza anche l’allenatore José Mourinho e a Notizie.com sottolinea: “È un innesto importante, rende la Roma ancora più forte e di sicuro con questo arrivo ha diritto, secondo me soprattutto l’obbligo di entrare tra le prime quattro e cinque del campionato e partecipare alla prossima Champions League, su questo pochi dubbi“. 

Ma Zibì Boniek sottolinea ancora una volta un aspetto: “Ribadisco, non so come sta lui fisicamente, certo secondo me se Lukaku è un professionista serio, e secondo me lo è, già adesso deve essere al 60-70% poi l’accoglienza e l’entusiasmo della gente sono lati positivi, si percepiscono e aiutano a lavorare meglio ed entrare in forma” E poi un plauso alla società e al suo “amico” personale Dan Friedkin: “La Roma è un club importante, le dico una cosa ci sono squadre più ricche che spendono anche più soldi, ma mi dica quale società ha il proprio presidente e padrone che ha un aereo privato che pilota e va a prendere e ti porta i campioni a casa? Glielo dico io, non ci sono e già questo, da un punto di vista del marketing è una cosa pazzesca e ti fa capire che siamo solo per questo da Champions League“. 

E poi un po’ di bastone e carota ancora a Mou e anche a Dybala: “Ora non resta che avere gioco e creare gioco perché devi portare qualcosa a casa, un ottimo campionato soprattutto. Non solo Lukaku, mi aspetto di più anche da Dybala che sul di gioco e sulle giocate che ha è fenomenale e gli do 10, ma sulla continuità di gioco gli do 3 e se risolve questo problema, legato soprattutto agli infortuni, diventa non solo importante, ma devastante. Ora però godiamoci Lukaku e questa squadra, certo che se lo acquistassero pure in futuro, ma diamo tempo al tempo, godiamoci il momento…”  

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Violenza su donne, Roccella: “Si combatte solo con la prevenzione”

Per la ministra Eugenia Roccella l’unico modo per combattere femminicidi e violenze è la prevenzione. Mentre invece “sostenere la natalità significa rendere l’organizzazione sociale accogliente”. Intervistata dal quotidiano Il Riformista, ha spiegato che il governo intende “spezzare il ciclo della violenza prima dell’irreparabile, tramite il rafforzamento delle misure cautelari, o l’ammonimento”. Una parola è stata riservata anche all’insolito e inaspettato sostegno di Rocco Siffredi contro l’accesso dei minori alla pornografia. “Non era scontato”, il commento della ministra. (Ansa) Sempre più, giorno dopo giorno, il tema della violenza sulle donne entra a fare parte del dibattito pubblico, in maniera violente, dirompente e drammatica. In particolare in questi giorni, a seguito delle notizie di cronache legate a terribili stupri come quelli di Palermo e di Caivano. Intervistata dal quotidiano Il Riformista, la Ministra per le pari opportunità e la famiglia ha fatto il punto su questo scottante argomento di cui il governo Meloni sta cercando di occuparsi, per quanto possibile non solo sotto il profilo normativo e legislativo ma anche e soprattutto sotto quello culturale e sociale. Le parole della Ministra per le pari opportunità e la famiglia “Non abbiamo aspettato il ‘caso eclatante’ per occuparci di violenza contro le donne. Lo abbiamo fatto fin da subito”, ha affermato Roccella. “Abbiamo aumentato i fondi per i centri anti-violenza e le case rifugio, mantenendo anche le misure di sostegno economico per le vittime, perché su questo tema la condivisione e la trasversalità sono fondamentali. Abbiamo ampliato la diffusione del numero verde 1522 e vogliamo continuare a farlo. Soprattutto, abbiamo elaborato una proposta di legge che tiene conto anche del confronto con chi ogni giorno combatte sul campo, e che adesso il Parlamento dovrà discutere e spero approvare rapidamente”. Nel provvedimento già incardinato dal governo, continua la ministra, si “punta sulla prevenzione, per spezzare il ciclo della violenza prima dell’irreparabile”. Con diversi strumenti. “Rafforzamento delle misure cautelari, dalla più leggera come l’ammonimento, al braccialetto elettronico, dalla distanza minima di avvicinamento all’arresto in flagranza differita. Specializzazione dei magistrati sul campo. Soprattutto, l’aspetto più innovativo che davvero potrà salvare vite è la previsione di tempi certi e stringenti per la valutazione del rischio da parte delle procure. Perché la tempestività in questi casi è davvero tutto” Il ministro per le Pari Opportunità Eugenia Maria Roccella alla Camera durante comunicazioni del governo in ordine alla revisione complessiva degli investimenti e delle riforme inclusi nel PNRR, Roma, 1 Agosto 2023. ANSA/GIUSEPPE LAMI Una battuta è stata riservata anche all’insolito “sodalizio” con il noto attorno pornografico Rocco Siffredi. “La mia battaglia riguarda l’accesso dei minori alla pornografia”, ha commentato Roccella. “Rocco Siffredi ha detto semplicemente di essere d’accordo sull’esigenza di un maggiore controllo. Non era scontato che un rappresentante di quel mondo si esponesse a sostegno di questa tesi, e in realtà non me lo aspettavo. Ci sono state delle critiche ma io ho una formazione laica e non mi interessa fare esami di purezza etica o ideologica, e tantomeno esistenziale, alle persone. Ognuno compie le sue libere scelte di vita. Io faccio politica, mi interessa che una battaglia che ritengo giusta si affermi, e se c’è qualcuno che aderisce, ben venga” L'articolo Violenza su donne, Roccella: “Si combatte solo con la prevenzione” proviene da Notizie.com.
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