Biden apre ufficialmente la guerra ai semiconduttori: niente microchip USA in Cina, stop alle esportazioni

L'amministrazione Biden impone nuove restrizioni all'accesso della Cina alla tecnologia dei semiconduttori statunitense utilizzando la cosiddetta regola del prodotto diretto straniero, che impedisce alle aziende di tutto il mondo di vendere determinati chip informatici avanzati ad acquirenti cinesi senza una licenza del governo americano

Secondo le persone a conoscenza della situazione, un'escalation degli sforzi di Washington per soffocare le ambizioni industriali di Pechino rappresenta un rischio per la crescita del settore da 550 miliardi di dollari, che ha già lottato con i rischi di frammentazione durante la pandemia di COVID-19

Alcuni esperti affermano che questo motiverà le aziende cinesi a raddoppiare le risorse per ottenere scoperte. Si suppone che le restrizioni pianificate infliggeranno un duro colpo non solo alle società di chip statunitensi, ma anche alla catena industriale globale di semiconduttori, che punta su Pechino per la crescita dei ricavi, dato il peso della Cina come il più grande mercato di chip del mondo

Totti trasloca, cambia casa e cambia vita. I dettagli piccanti che piacciono alla stampa nostrana

Dopo la fine del matrimonio con Ilary Blasi, sembra che Francesco Totti abbia preparato una nuova vita ad iniziare dalla prossima sua abitazione. Infatti, l’ex capitano della Roma pare ormai vicinissimo al trasloco in una nuova casa ben lontana dalla villa dell’Eur a cui era abitato. Stando alle indiscrezioni riportate da The Roman Post, l’ex calciatore avrebbe deciso di lasciare il quartiere di Roma Sud in cui ha sempre abitato per trasferirsi nella zona nord della Capitale dove vive anche la nuova fidanzata Noemi Bocchi.

da Donna Glamour

Eni collabora con Gazprom e Austria per ripristinare le forniture di gas dalla Russia, secondo Black nel blocco di North Stream c'è lo zampino della CIA

Il 1° ottobre la società russa ha informato l'italiana Eni che non sarebbe stata in grado di fornire gas all'Italia per "impossibilità del suo trasporto" attraverso l'Austria

Ora Eni sta lavorando sia con Gazprom che con l'operatore austriaco del gas per ripristinare le forniture russe di gas naturale all'Italia. Secondo Bloomberg, Gazprom non ha ancora accettato il nuovo contratto 

Secondo l'ex senatore degli Stati Uniti Richard Black, il cancelliere tedesco Scholz ha mostrato pochissima lealtà o affetto al popolo tedesco e nessuna preoccupazione per la minaccia alla stabilità finanziaria che deve affrontare.

  "Sotto la sua guida, hanno interrotto la fornitura di gas naturale, e onestamente non riesco a immaginare che avrebbe permesso alla CIA o sarebbe d'accordo con la CIA di distruggere i gasdotti tedeschi", ha detto Allo stesso tempo, ha aggiunto Black, è improbabile che gli Stati Uniti lo abbiano fatto senza il consenso di Scholz  

"Quindi, e questa è solo un'ipotesi da parte mia, la CIA non ha ammesso di aver distrutto gli oleodotti, ma il consenso generale tra gli esperti di politica estera sembra essere che sia stata la CIA, o la CIA in collaborazione con il Dipartimento di Stato e il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti", ha riassunto Black

Che fine farà TIM e la rete Open Fiber o Fibercoop? Non si vorrà fare uno sgarbo al progetto di Fratelli d'Italia

A meno che non si voglia regalare tutto ai francesi, compresi i risparmi postali degli italiani, forse FdI ha un progetto per TIM. E se CDP fa un'offerta prima che si insedi il governo, significa che vuole mettere il bastone tra le ruote a Giorgia Meloni. Intanto della sicurezza nazionale, con le mani di Vivendi in mezzo, frega sempre niente a nessuno

Secondo il Progetto Minerva elaborato da Fratelli d’Italia, CDP che ha già il 9,8% di TIM, lancia un’OPA su TIM

Ipotizziamo ora che CDP faccia una offerta con un premio tipico di queste operazioni, un premio che riguardi sia le azioni ordinarie che le risparmio, e che riesca ad arrivare ad avere in totale il 40% delle azioni di TIM ordinarie sufficienti per controllare e gestire la società e il 40% delle azioni di risparmio. 

In questo caso CDP dovrebbe spendere circa 2,5 miliardi di euro. 

Va anche specificato che nel caso che l’OPA dovesse avere una offerta di azioni superiore e che quindi portasse la percentuale azionaria di CDP in TIM al 50%, l’incremento di costo per l’operazione sarebbe pari a circa 250 milioni di euro.

Vendendo subito TIM Brasil, assieme ai clienti retail fissi e mobili ed altri asset di rete ridondanti nelle Aree nere, il debito netto di TIM si ridurrebbe a circa 3 miliardi di euro.

Il successivo passaggio, a questo punto, è l’acquisto da parte della “nuova” TIM a guida CDP, della quota CDP di Open Fiber

Tenendo conto anche di un premio, questa quota vale circa miliardi di euro. TIM fa l’acquisizione, incrementando il suo debito di 3 miliardi di euro. Il debito complessivo della nuova società sarà, a questo punto, di 10 miliardi di euro (miliardi di TIM3 miliardi per l’acquisto di Open Fiber e 4 miliardi di debito di Open Fiber stessa), molto meno dei 17miliardi del piano precedente.

Ulteriore quanto importante miglioria per CDP riguarda l’impatto sul flusso di cassa positivo di circa 500 milioni con il Progetto Minerva e negativo invece di un valore compreso tra 1,23 miliardi per il piano CDP-Open Fiber.

La conclusione è abbastanza chiara 

Per CDP il piano con Open Fiber previsto dal MoU firmato con TIM presenta svantaggi rispetto al Progetto Minerva che riguardano:

  • Il debito che CDP deve consolidare e che rimane sulla società della rete.

La società unica della rete avrebbe infatti un debito di 17 miliardi nel caso del Piano CDP-Open Fiber (con conseguenze in termini di valore di Borsa e capacità di investimento), molto maggiore rispetto ai 10 miliardi nel caso del Progetto Minerva.

  • La cassa necessaria per CDP per arrivare alla costituzione della società della rete è minore.

CDP si ritroverebbe con un saldo positivo di 500 milioni nel caso del Progetto Minerva, contro un esborso di 1,2/3 miliardi nel caso del Piano CDP-Open Fiber.

Oltre a questo, nella soluzione prevista dal Piano CDP-Open FiberTIM resta come società dei servizi, con criticità sulla sostenibilità economica e con il problema della gestione degli esuberi di personale.


 da Key4Biz

Marcia su Roma, italiani preoccupati per le leggi fondamentali dei diritti umani, oggi l'aborto

 

Gli italiani marciano per il diritto all'aborto dopo la vittoria elettorale dell'estrema destra. Si teme che la Meloni si allineai all'Ungheria o alla Polonia. Ma anche un cambio come negli Stati Uniti potrebbe essere sufficiente per fare emergere tutti gli obiettori nostrani

Sventolando striscioni con la scritta “Il mio corpo – La mia scelta” e “Sicuro per tutti”, più di 1.000 persone hanno marciato dal quartiere Esquilino di Roma, e almeno altrettanti dalla Stazione Centrale di Milano.

Le marce facevano parte di azioni a livello nazionale volte a inviare un messaggio a Giorgia Meloni e al suo Partito Fratelli d'Italia che i manifestanti non tollereranno alcuna modifica alla legislazione del 1978, nota come Legge 194, che garantisce l'accesso all'aborto. Le proteste hanno coinciso con la Giornata internazionale dell'aborto sicuro.

Molti hanno citato il freno all'aborto in molti stati degli Stati Uniti dopo che la Corte Suprema degli Stati Uniti ha annullato la legislazione storica che aveva garantito l'accesso all'aborto per decenni come indicazione delle tendenze a livello internazionale.

La Meloni “continua a dire che non vuole toccare la legge 194, ma che vuole garantire il diritto della donna a non abortire”, ha detto la manifestante Donatella Marcelli. "Non credo a quello che dice sulla scelta." 

da PBS

 

Bossi morto, in parlamento, ma si riconta e resuscita

 

Il ministero dell'Interno ha pubblicato un aggiornamento della ripartizione dei seggi proporzionali della Camera dei deputati in alcuni collegi plurinominali. Ecco chi entra e chi esce dopo le correzioni delle liste. Bossi entra

Umberto Bossi, che risultava fuori dal Parlamento nel collegio plurinominale di Lombardia 2 (Varese), rientra ora nell'elenco degli eletti secondo il Viminale. È quanto viene evidenziato dal sito Eligendo del ministero dell'Interno, che ha pubblicato un aggiornamento della ripartizione dei seggi proporzionali della Camera dei deputati in alcuni collegi plurinominali. Ecco chi entra e chi esce dopo le correzioni delle liste.

da TGCOM24

Reddito di cittadinanza, sarà la fine di un'era con la Meloni?

 

Che fine farà il reddito di cittadinanza con Giorgia Meloni al governo? Conte ha espresso preoccupazione per le persone che ora ne hanno diritto. Che poi in molti casi sono le stesse che hanno votato Fratelli d'Italia.

Fratelli d’Italia, all’interno del suo programma, scrive che vuole abolire il reddito di cittadinanza. L’intenzione di Giorgia Meloni è quella di sostituirlo con un nuovo strumento che tuteli i soggetti senza reddito (i fragili e impossibilitati a lavorare o difficilmente occupabili quali disabili, over 60 e nuclei familiari con minori a carico).

Giuseppe Conte ha promesso battaglia laddove la misura verrà modificata: “Se verrà toccato il Rdc, la reazione non sarà dura ma durissima da parte nostra”.

da Virgilio

Letta non si ricandida alla guida del PD nel prossimo congresso. Ok, ma continua a non centrare il punto

 

“Meloni al governo? Colpa di Conte che ha fatto cadere Draghi”, continua a non centrare il punto della situazione il PD di Letta che dà la colpa a Conte per la sconfitta inflitta. No, cara sinistra, il punto non è aver fatto cadere Draghi, il punto è creare coalizioni forti per andare al voto, non bruciare una campagna elettorale senza fare il minimo indispensabile per dare buone possibilità di vittoria

Dopo la débâcle del Partito democratico alle elezioni politiche, Enrico Letta ha annunciato la convocazione del congresso e, soprattutto, ufficializzato il fatto che non correrà per la segreteria. “Non mi ripresenterò candidato”, ha detto. “La mia leadership terminerà non appena ne sarà individuata un’altra”. Non si dimetterà subito, per “assicurare con spirito di servizio la guida del Pd”. Sarà “un congresso di profonda riflessione, sul concetto di un nuovo Pd che sia all’altezza di questa sfida epocale, di fronte a una destra che più destra non c’è mai stata”.

Come prima cosa, il segretario dato la colpa della sconfitta a Giuseppe Conte. “Ci siamo battuti in tutti i modi per evitare questo esito”, ha detto. “Se siamo arrivati al governo Meloni è per via del fatto che il leader M5s ha fatto cadere Draghi”. Quindi ha annunciato: “Faremo un’opposizione dura e intransigente. La faremo con tutte le nostre forze. Siamo capaci, l’abbiamo già fatta e la rifaremo”. E ancora: “Gli italiani e le italiane hanno scelto, una scelta chiara e netta, la destra, il governo avrà un governo di destra. Oggi è un giorno triste per l’Italia e l’Europa“. Nonostante le accuse a Conte, Letta ha però ribadito necessità di un “campo largo” esteso ai centristi: “I numeri dimostrano che l’unico modo per battere la destra era il campo largo, non è stato possibile non per nostra responsabilità”, ha detto. Quello di Azione è stato “fuoco amico” come dimostra “la candidatura di Calenda nel collegio di Emma Bonino, che ha finito per aiutare l’elezione della candidata di destra”.

da Il fatto quotidiano