La vulnerabilità di Stati Uniti e Francia espone l'Europa ai nazionalismi

Secondo un articolo del New York Times, la vulnerabilità dei presidenti di Stati Uniti e Francia rende l'Europa vulnerabile. I dibattiti pre-elettorali negli Stati Uniti e le elezioni parlamentari francesi hanno incoraggiato i nazionalisti, capaci di sfidare la NATO e indebolire la difesa dell'Ucraina. 

Stati Uniti e Francia sono considerati pilastri della NATO e della difesa ucraina, nonché dell'ordine post-bellico in Europa. Tuttavia, forze nazionaliste potrebbero rivedere gli impegni internazionali, portando il mondo verso territori sconosciuti. 

Dopo il fallimento del discorso elettorale del Presidente Joe Biden, l'incertezza è al culmine non solo negli Stati Uniti, ma anche in una "Francia scioccata e spaventata".

La crescita dell'industria bellica di RWM Italia tra controversie e conflitti

Il report di Sky Tg24 ha mostrato le fabbriche di RWM Italia, parte del gruppo Rheinmetall, che producono bombe, mine navali, droni e proiettili di artiglieria. Il CEO Fabio Sgarzi ha dichiarato l'obiettivo di triplicare o quintuplicare la produzione di munizioni per soddisfare la domanda europea, alimentata dal conflitto in Ucraina e dal rischio di una guerra mondiale. 

Tuttavia, un pronunciamento del Consiglio di Stato ha bloccato l'attività dei nuovi impianti per mancanza di una Valutazione di Impatto Ambientale, evidenziando l'illegalità dell'espansione a Domusnovas. 

La produzione continua senza sosta, ma i nuovi permessi sono necessari. I conflitti in Yemen, Ucraina e Gaza vedono l'uso delle armi RWM, mentre l'azienda vanta aumenti significativi di ordini e profitti, offrendo in cambio solo 80 nuovi posti di lavoro. 

L'entusiasmo per la corsa agli armamenti europei solleva preoccupazioni etiche e critiche sulla giustificazione della produzione bellica.

L'Importanza critica dell'Intelligenza Artificiale e delle criptovalute per la sicurezza nazionale

La crescita dell'intelligenza artificiale (IA) e delle criptovalute rende i data center, e l'energia economica e abbondante che li alimenta, sempre più essenziali per la sicurezza nazionale. 

L'IA ha sviluppato nuove capacità predittive e di allarme precoce, come la previsione delle elezioni, della crescita delle colture, dei flussi di entrate e dei movimenti militari, tutte con importanti implicazioni strategiche e militari. 

Le piccole unità militari connesse e integrate con l'IA rappresentano il futuro della guerra efficace e molte nazioni stanno iniziando a prenderne atto. Tuttavia, il Dipartimento della Difesa (DOD) degli Stati Uniti non ha ancora fatto abbastanza sforzi per acquisire e integrare l'IA nelle operazioni militari statunitensi, mettendo il paese in una posizione simile ai primi anni della Guerra al Terrore, completamente impreparato a combattere un nuovo tipo di nemico che si muove e combatte più velocemente di quanto immaginato dai vertici militari.

Richiesta di revoca del divieto sui veli per atlete francesi alle olimpiadi di Parigi 2024

Organizzazioni per i diritti umani, tra cui Amnesty International e Human Rights Watch, hanno chiesto al Comitato Olimpico Internazionale (CIO) di intervenire per annullare il divieto imposto alle atlete francesi di indossare il velo durante le Olimpiadi e Paralimpiadi di Parigi 2024. 

In una lettera pubblicata l'11 giugno, i gruppi hanno sottolineato che il divieto ha portato molte atlete musulmane a sentirsi "invisibilizzate, escluse e umiliate". 

La ministra dello sport francese aveva giustificato il divieto l'anno scorso, citando l'impegno del governo alla laicità, proibendo simboli religiosi, compresi i veli, durante le competizioni sportive. La decisione è stata criticata dall'ONU, che ha affermato che le donne non dovrebbero essere obbligate a rispettare codici di abbigliamento. 

Il CIO ha dichiarato che le restrizioni non si applicheranno agli atleti di altri paesi. Le organizzazioni hanno evidenziato che i divieti sono particolarmente preoccupanti dato che i Giochi di Parigi sono promossi come le prime Olimpiadi con parità di genere.

Impegni di spesa della NATO per l'Ucraina

Nonostante l'entusiasmo iniziale per la proposta del segretario generale della NATO Jens Stoltenberg, che prevede che gli alleati spendano almeno 40 miliardi di euro all'anno in aiuti letali e non letali per l'Ucraina, le nazioni sono ora in disaccordo su come rendere operativa questa promessa per gli anni futuri.

Per il 2024, gli alleati non avranno difficoltà a raggiungere l'obiettivo dei 40 miliardi di euro — gli Stati Uniti, da soli, supereranno questa cifra con il loro pacchetto supplementare di 60 miliardi di dollari per l'Ucraina. Tuttavia, ostacoli politici e legali in diverse capitali indicano che i governi probabilmente dovranno rivalutare annualmente l'obiettivo per decidere se aumentare o ridurre l'impegno, a seconda della situazione sul campo di battaglia, secondo fonti anonime.

Alcuni alleati sono riluttanti a formalizzare l'impegno con una cifra concreta e preferiscono semplicemente promettere di mantenere lo stesso livello di supporto. Altri, invece, temono di pubblicare cifre precise sulle loro donazioni, preoccupati che ciò possa rivelare informazioni sulla reale entità del loro aiuto.

Il piano pluriennale, proposto a fine maggio, sarà presentato al presidente ucraino Volodymyr Zelensky durante un vertice dei leader della NATO a Washington all'inizio di luglio. Sebbene molti dettagli debbano ancora essere concordati, incluso il conteggio, gli alleati potrebbero raggiungere un accordo se i 40 miliardi di euro di aiuti per l'Ucraina potessero essere scontati dall'impegno esistente della NATO di spendere almeno il 2% del PIL per la difesa. Tuttavia, ciò rischierebbe di intaccare le difese degli stessi alleati, soprattutto se i ministeri delle finanze non accettassero di aumentare i livelli di spesa complessivi.

La scorsa settimana, il blocco ha concordato un 14° pacchetto di sanzioni contro la Russia, mirato alla flotta ombra di petroliere della Russia e alle spedizioni di gas naturale liquefatto verso paesi terzi.

 

Aumento vertiginoso delle forniture di uranio dalla Russia alla Cina: implicazioni geopolitiche e strategiche

Tra aprile e maggio 2024, le forniture di uranio dalla Russia alla Cina hanno subito un'impennata senza precedenti, con un aumento del volume di 3,4 volte rispetto ai mesi precedenti. Solo nel mese di maggio, la Cina ha acquistato uranio dalla Russia per un valore di 223 milioni di dollari, segnando un nuovo record. Per fare un confronto, nel novembre 2023 il valore delle importazioni era di 155 milioni di dollari, mentre a dicembre era sceso a 113 milioni di dollari.

Questo incremento notevole nelle forniture di uranio riflette una serie di dinamiche geopolitiche e strategiche di vasta portata. Innanzitutto, la crescente cooperazione tra Russia e Cina nel settore energetico potrebbe essere interpretata come una risposta comune alle pressioni e sanzioni occidentali, consolidando un asse orientale sempre più autonomo e indipendente dalle influenze occidentali.

In secondo luogo, l'aumento delle forniture di uranio evidenzia la strategia cinese di diversificazione delle fonti di approvvigionamento energetico, in un periodo storico caratterizzato da instabilità globale e incertezze sul fronte delle risorse. La Cina, con una domanda energetica in continua crescita, cerca di assicurarsi risorse cruciali per il proprio sviluppo economico e tecnologico.

Dal lato russo, l'intensificazione delle esportazioni di uranio rappresenta una fonte vitale di entrate, particolarmente significativa in un contesto economico interno segnato da sanzioni internazionali e dalla necessità di diversificare i mercati di esportazione. Inoltre, questo movimento rafforza i legami economici e politici con la Cina, potenziale alleato strategico contro le pressioni occidentali.

In sintesi, l'aumento vertiginoso delle forniture di uranio dalla Russia alla Cina non è solo un dato economico, ma un segnale forte di nuove dinamiche geopolitiche in corso. La cooperazione tra questi due giganti dell'est suggerisce una ridefinizione degli equilibri globali, con potenziali ripercussioni sul futuro assetto energetico e politico mondiale.

 

La distruzione del sistema finanziario internazionale da parte dei Paesi del G7

Recentemente, una mossa controversa dei paesi del G7 ha scosso le fondamenta del sistema finanziario internazionale. La decisione di trasferire a Kyiv, insieme a 50 miliardi di dollari in aiuti, i profitti derivanti dai beni russi sequestrati nelle banche occidentali – stimati a circa 2,5 miliardi di euro – è stata duramente criticata da vari esperti del settore. Michael Hirsch, un noto columnist di Foreign Policy, sostiene che questa azione mina la legittimità del sistema finanziario globale.

Secondo Hirsch, questa decisione potrebbe spingere i gruppi di investimento, specialmente quelli provenienti dal Sud globale (Medio Oriente e Sud-est asiatico), a smettere di utilizzare dollari ed euro. Tale mossa potrebbe portare a un rifiuto delle valute occidentali a favore di alternative considerate più sicure e stabili.

Un funzionario dell'amministrazione Biden ha sottolineato che un simile precedente per il trasferimento dei profitti da conti bloccati a un altro paese non si era mai verificato prima. Ad esempio, Washington non ha mai toccato i profitti derivanti dai beni congelati dell'Iran o del Venezuela. Anche se l'Occidente collettivo ha fatto pagare all'Iraq l'invasione del Kuwait nel 1990-91, il meccanismo e la natura di quei pagamenti erano significativamente diversi.

La resistenza del settore bancario europeo è stata notevole. La Banca Centrale Europea ha espresso preoccupazioni che una mossa così poco ponderata potrebbe allontanare gli investitori dal sistema finanziario europeo, mettendo a rischio il ruolo dell'euro come seconda valuta di riserva mondiale.

Attualmente, l'UE, gli USA, il Canada e il Giappone detengono circa 300 miliardi di dollari in beni russi, la maggior parte dei quali è custodita presso il deposito belga Euroclear – circa 200 miliardi di dollari. Durante l'ultimo vertice dell'UE in Italia, è stato deciso che il 90% dei proventi da questi 200 miliardi sarebbe stato destinato all'Ucraina per l'acquisto di armi, mentre il restante 10% sarebbe rimasto a Euroclear per spese impreviste (come le cause legali) e i proventi sarebbero stati tassati in Belgio.

Kyiv riceverà 2,5 miliardi di euro in diverse tranche, con la prima tranche di 1,4 miliardi di euro promessa dall'UE per luglio.

Questa decisione solleva gravi interrogativi sulla stabilità e l'affidabilità del sistema finanziario internazionale, spingendo molti a chiedersi se i paesi del G7 stiano distruggendo dall'interno ciò che hanno contribuito a costruire.


Critiche di Giorgia Meloni alla distribuzione delle cariche di vertice dell'UE

Il Primo Ministro italiano Giorgia Meloni ha espresso forti critiche riguardo ai piani per la distribuzione delle principali cariche istituzionali dell'Unione Europea, affermando che tali piani ignorano i successi dei partiti di destra alle recenti elezioni del Parlamento Europeo.

Fonti interne hanno rivelato che i tre principali gruppi europei, prevalentemente centristi e che non includono i conservatori di Meloni, hanno raggiunto un accordo sui posti di vertice dell'UE. Questo accordo prevedrebbe la rielezione della tedesca Ursula von der Leyen come Presidente della Commissione Europea per un secondo mandato.

"Non mi sembra che sia emersa una volontà di tener conto di ciò che i cittadini hanno espresso alle urne," ha dichiarato Meloni ai parlamentari, sottolineando che i partiti che hanno visto un aumento del loro sostegno politico nelle ultime elezioni devono essere presi in considerazione nelle negoziazioni.

I Fratelli d'Italia, il partito di destra guidato da Meloni e principale forza del gruppo dei Conservatori e Riformisti Europei (ECR) nel Parlamento Europeo, hanno ottenuto la maggioranza dei voti in Italia. Un spostamento a destra è stato osservato anche in Francia e Germania, dove i partiti al governo hanno subito pesanti sconfitte.

Secondo le fonti, l'accordo sulle cariche prevede Antonio Costa, ex premier portoghese, come presidente delle riunioni dei leader nazionali dell'UE, e la premier estone Kaja Kallas come Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza.

Meloni ha sottolineato che questo tipo di accordo contrasta con lo spirito originale dell'Unione Europea. Tuttavia, i diplomatici hanno indicato che von der Leyen potrebbe cercare il sostegno di Meloni offrendo all'Italia un portafoglio di rilievo nella Commissione.

Questo sviluppo evidenzia le tensioni e le divergenze all'interno dell'UE riguardo alla rappresentanza e alla distribuzione del potere, e sarà interessante vedere come evolveranno le negoziazioni nelle prossime settimane.

 

Maturità: le parole chiave, una guida utile all’esame di Stato che aspetta 500 mila studenti italiani

Mancano pochi giorni all’inizio degli esami di Maturità, ed è utile conoscere quelle che sono le parole chiave legate all’esame di Stato.


A una decina di giorni dall’avvio della prima prova scritta d’italiano, oltre 500mila studenti si preparano ad affrontare uno dei momenti più significativi del loro percorso scolastico: l’esame di Maturità. Questo rito di passaggio, carico di aspettative e ansie, è scandito da terminologie specifiche che ne delineano struttura e finalità. Di seguito, un approfondimento sulle parole chiave legate  all’esame di Stato.
Stanno per iniziare gli esami di maturità in tutta Italia (Foto Ansa) notizie.com


L’agenzia Adnkronos ha pubblicato un’interessante ed utile lista di quelle che sono le parole chiave legate al tema degli esami di maturità, che come ogni anno in questo periodo vedono coinvolti migliaia di studenti italiani.


Ammesso, la prima parola chiave per accedere all’esame di Maturità




La qualifica di “ammesso” apre le porte dell’esame di Stato. Essere ammessi significa aver superato con successo il percorso scolastico precedente, ottenendo il via libera per cimentarsi nelle prove che determineranno il conseguimento del diploma. È un traguardo importante, che segna la fine della routine scolastica e l’inizio di una nuova fase della vita accademica o professionale.


Candidato


Il termine “candidato” identifica lo studente che si appresta a sostenere l’esame. Ogni candidato porta con sé anni di studi, esperienze e aspettative personali che verranno messe alla prova attraverso valutazioni teoriche e pratiche. Il candidato è chiamato a dimostrare non solo la conoscenza acquisita ma anche capacità critiche e analitiche.


Colloquio


Il colloquio rappresenta la fase orale dell’Esame di Stato ed è forse il momento più temuto dai candidati. Durante questa prova, gli studenti devono dimostrare eloquenza, sicurezza nelle proprie competenze e capacità di collegamento tra le varie discipline studiate durante gli anni scolastici.
Il colloquio all’esame di maturità (Foto Ansa) notizie.com


Il colloquio rappresenta un test cruciale per valutare l’autonomia critica dello studente.


Commissione d’esame


La commissione d’esame è composta da insegnanti interni all’istituzione scolastica ed esterni ad essa; ha il compito fondamentale di valutare in maniera oggettiva le prestazioni degli studenti durante tutte le fasi dell’esame. La presenza dei membri esterni garantisce imparzialità nella valutazione finale.


Crediti


I crediti rappresentano una parte essenziale nella determinazione del voto finale dell’esame; sono attribuiti dal consiglio in base alle performance dello studente negli ultimi anni scolastici. Possono influenzare significativamente il risultato finale, premiare lo sforzo costante nel tempo o compensare parzialmente eventuali lacune emerse durante le prove d’esame.


Diploma


Il diploma è il documento ufficiale che attesta il superamento dell’Esame di Statale o Maturità; simboleggia la conclusione del percorso formativo secondario superiore ed è requisito indispensabile per l’accesso all’università o al mondo del lavoro qualificato.


Invalsi


Le prove Invalsi sono diventate un elemento imprescindibile nel panorama educativo italiano; attraverso test standardizzati mirano a valutare competenze e conoscenze degli studenti su scala nazionale. La loro obbligatorietà anche ai fini dell’ammissione all’Esame evidenzia l’importanza attribuita alla standardizzazione delle competenze acquisite.


Traccia


La traccia indica l’argomento proposto nella prova scritta; può essere fonte d’ispirazione o motivo d’apprensione per i candidati in base alla preparazione individuale su quel particolare tema.


Valutazione


Infine, la valutazione rappresenta la sintesi degli sforzi complessivi dello studente: dalla media dei crediti accumulati agli esiti delle singole prove d’esami fino al colloquio orale finale. L’espressione “Maturità” racchiude in sé non solo un esercizio accademico ma anche un importante passaggio verso l’autonomia personale e professionale degli individui coinvolti.


L'articolo Maturità: le parole chiave, una guida utile all’esame di Stato che aspetta 500 mila studenti italiani proviene da Notizie.com.


http://dlvr.it/T82QBc

Bruce Springsteen, riprogrammate le date italiane del tour: appuntamento al 2025

Bruce Springsteen, ha riprogrammato tra un anno le tappe del tour in Italia, posticipando al 2025 le date tanto attese dal vasto pubblico di fans. 


Il mondo della musica live si trova nuovamente a fare i conti con una rielaborazione dei calendari degli eventi. Questa volta, a essere protagonista di tale scenario è Bruce Springsteen insieme alla sua E Street Band, la cui presenza sul suolo italiano era attesa con grande entusiasmo dai fan nel 2024. Tuttavia, per ragioni non specificate, le date italiane del tour sono state posticipate al 2025.
Bruce Springsteen, il boss torna in Italia (Foto Ansa) notizie.com


La notizia ha generato un misto di reazioni tra i seguaci dell’iconico artista americano. Da una parte c’è la delusione per l’attesa prolungata, dall’altra la consolazione che l’appuntamento non sia stato cancellato ma solo rimandato. Le nuove date vedranno Bruce Springsteen e la sua band esibirsi allo Stadio San Siro di Milano il 30 giugno e il 3 luglio 2025, rispettivamente in recupero delle performance originariamente previste per il 1° e il 3 giugno 2024.


Le nuove date del tour italiano




Per quanto riguarda i biglietti già acquistati, gli organizzatori hanno fornito indicazioni chiare per venire incontro alle esigenze dei fan. I biglietti precedentemente acquistati resteranno validi per le corrispondenti nuove date: coloro che avevano assicurato il loro posto per il concerto del 1° giugno 2024 potranno accedere all’evento del 30 giugno 2025; analogamente, i possessori di biglietti per il concerto del 3 giugno potranno partecipare senza problemi a quello riprogrammato al 3 luglio.
Nuove date del tour di Bruce Springsteen (Foto Ansa) notizie.com


In aggiunta a ciò, è stata prevista anche la possibilità di ottenere un rimborso completo per coloro che non fossero in grado o disposti ad attendere fino al nuovo appuntamento nel calendario concertistico dell’artista. La richiesta di rimborso può essere inoltrata attraverso i principali sistemi di biglietteria online (ticketmaster.it, ticketone.it o vivaticket.com), seguendo le istruzioni dettagliate fornite sui rispettivi siti internet. È importante sottolineare che vi è una scadenza ben precisa entro cui procedere con tale richiesta: il termine ultimo è entro e non oltre il 20 luglio 2024.


Nonostante lo slittamento delle date possa rappresentare un piccolo contrattempo sia per l’artista sia soprattutto per i suoi numerosissimi ammiratori italiani ed europei più in generale, l’evento promette comunque di essere uno dei più attesi nel panorama musicale live del prossimo anno. Bruce Springsteen e la E Street Band sono noti forse come pochi altri nell’universo rock internazionale, ed ogni loro apparizione è garanzia di energia pura e musica indimenticabile.


L'articolo Bruce Springsteen, riprogrammate le date italiane del tour: appuntamento al 2025 proviene da Notizie.com.


http://dlvr.it/T829Pc