Taiwan, forti scosse di terremoto: ci sono vittime [VIDEO]

Nelle ultime ore, a Taiwan, ci sono state delle fortissime scosse di terremoto: purtroppo ci sono anche delle vittime


Taiwan sotto shock per le due terribili scosse di terremoto che hanno messo in ginocchio il Paese. Secondo quanto riportato dalle ultime fonti e media locali pare che il bilancio delle vittime sia salito a quota 4. Questo è quello che ha fatto sapere, attraverso una nota, l’Agenzia nazionale dei vigili del fuoco. A quanto pare i morti sono stati segnalati nella contea di Hualien. Quest’ultima città, epicentro del sisma, sta vivendo delle ore di inferno. Tre delle vittime sono rimaste uccise dalla caduta di massi mentre si trovavano su un sentiero in montagna.
Terremoto Taiwan (Ansa Foto) Notizie.com


Uno di loro ha perso la vita mentre si trovava in auto e attraversava un tunnel autostradale. Le agenzie di stampa rivelano che ci sono state due fortissime scosse: una di magnitudo 7,4 (2 in Italia) e 6,5 della scala Richter sono state registrate sulla costa orientale di Taiwan. Almeno 12 cittadini sono stati salvati dall’Uranus Building di Hualien. Mentre a Taipei sono due le persone che sono state soccorse e portate in salvo da un ascensore bloccato in un edificio danneggiato nel distretto di Zhongshan.


Taiwan, due fortissime scosse di terremoto: 4 morti e centinaia di feriti




Nel frattempo arrivano i primi messaggi di cordoglio da parte dei Paesi esteri. Come il messaggio del primo ministro giapponese, Fumio Kishida, che ha mostrato tutta la vicinanza possibile al popolo di Taiwan. Anche la “nemica” Pechino, attraverso Zhu Fenglian, portavoce dell’Ufficio cinese per gli affari di Taiwan del Consiglio di Stato, ha espresso preoccupazione o per il terremoto. Non solo: ci ha tenuto a ribadire che la Cina è disposta “a fornire assistenza in caso di catastrofe”.
Terremoto Taiwan (Ansa Foto) Notizie.com


Fino a questo momento sono 26 gli edifici che sono stati segnalati come “inclinati o crollati” in seguito al forte sisma. Ad Hualien almeno “due edifici sono crollati”. Alcune persone sono rimaste intrappolate sotto le macerie. Più di 87.000 persone sono attualmente senza elettricità. 



Enormous earthquake in Taiwan, early on Wednesday morning


Its estimated magnitude of 7.7. the strongest in 25 years pic.twitter.com/MyRfriD4wU


— Science girl (@gunsnrosesgirl3) April 3, 2024






STRONGEST #earthquake IN 25 YEARS HIT #Taiwan #Japan. MASSIVE DESTRUCTION REPORTED EVERYWHERE💔 #Tsunami IS APPROACHING TOO.

This is a reminder of how life is so temporary. Prayers for them 💔 pic.twitter.com/6YKAYqSFMi


— Shehryar Sajid Khan (@Sskwrites) April 3, 2024





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Candidata sindaco di 38 anni uccisa per strada prima delle elezioni

Si candida per diventare sindaco della città ma viene uccisa da dei colpi di pistola a poco tempo dalle elezioni 


La politica può essere un ambiente tanto affascinante, quanto pericoloso. Presentarsi come soluzione dei problemi con i propri piani risanatori, con i propri progetti presenti e futuri ha la sua bellezza e la sua attrazione. Accadono, però, casi particolari in cui questi pensieri altruisti – e non – possono infastidire personalità locali molto insidiose. Soprattutto in alcuni luoghi il lavoro politico si trasforma così in un gioco con la propria vita, rivelarsi ostile – in senso negativo e positivo del termine – a un oppositore può compromettere la propria esistenza, in alcune situazioni perfino la propria sopravvivenza.
Immagini dell’omicidio di Gisela Gaytán (Ansa Foto) – Notizie.com


Questi sono contesti che si addicono in particolar modo a paesi dove il tasso di criminalità è molto elevato, tra i quali rientra anche il Messico. Qui il 2 giugno si svolgeranno le elezioni presidenziali, parlamentari e regionali e il clima per le strade è molto teso, come dimostra il tragico episodio avvenuto qualche giorno fa in un sobborgo di Celaya. La candidata a sindaco Gisela Gaytán stava camminando con la sua scorta in una zona della città quando, improvvisamente, ci sono stati sparati gli spari. Tre persone sono rimaste ferite, la donna di soli trentotto anni non ce l’ha fatta e, colpita da uno dei proiettili, è morta.


Quattordici politici uccisi nel 2024




La notizia della sua uccisione ha presto fatto il giro del paese e con questo le immagini pubblicate sui social. Nel corso della parata politica, infatti, più di una persona ha usato il proprio cellulare per riprendere il momento e, casualmente, sono riusciti anche a testimoniare quanto successo. Mentre tutti gridavano ‘Morena‘, ovvero il partito di sinistra del presidente Andrés Manuel López Obrador, del quale faceva parte la Gaytán, si sentono in sottofondo dei colpi di pistola. Dalle riprese si vedono persone che fuggono, cadono e il panico che si diffonde per l’intero quartiere.
Militari e polizia sul luogo dell’omicidio di Gisela Gaytán (Ansa Foto) – Notizie.com


Una scena vista e rivista in Messico, la quale non fa altro che aumentare il numero di politici uccisi anche in luoghi pubblici. Solo nel 2023 sono stati uccisi circa 60 agenti di polizia nella regione del Guanajuato, mentre dall’inizio di quest’anno nel paese sono stati assassinati almeno quattordici politici. Il tutto sarebbe riconducibile alle violente battaglie tra il cartello della droga di Jalisco e la banda di Santa Rosa de Lima. Ma perché a esser presta di mira è stata proprio la Gaytán? La risposta è facilmente individuabile nelle sue intenzioni di limitare la libertà di questi criminali, aumentando la sicurezza cittadina. Un ‘torto’ per questi inaccettabile.


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I Tifosi in Lutto: Il Campione Tanto Amato Trovato Morto nella sua Casa in Florida

L’annuncio della morte di Davis, campione amato ha scosso il mondo dello sport, lasciando i suoi tifosi in un profondo dolore e sgomento.


Una tragedia ha colpito il mondo dello sport con la notizia della morte di Davis, il campione adorato da milioni di tifosi in tutto il mondo. A soli 35 anni, il suo tragico decesso ha gettato nell’afflizione non solo la comunità sportiva, ma anche tutti coloro che lo hanno seguito lungo il suo straordinario percorso. La notizia ha scosso profondamente il cuore di chi lo ha ammirato per le sue imprese, lasciando un vuoto incolmabile nell’universo dello sport.
La morte di Davis ha colpito tutti i tifosi Notizie.com fonte foto Ansa


La morte di Davis ha generato un’ondata di dolore e commozione senza precedenti tra coloro che lo hanno ammirato per le sue imprese straordinarie. Davis ha lasciato dietro di sé un vuoto profondo e doloroso nell’universo dello sport. La sua scomparsa improvvisa ha lasciato un’impronta indelebile nel cuore di milioni di tifosi, atleti e appassionati, che ora si ritrovano a confrontarsi con la tristezza di perdere un’icona, un modello e un punto di riferimento nel loro mondo sportivo.













Tifosi in lutto: ecco cosa è successo
















Davis, il talentuoso campione il cui nome è diventato sinonimo di successo, dedizione e ispirazione per generazioni di appassionati dello sport, è stato trovato senza vita nella sua dimora in Florida. Le circostanze precise della sua morte restano ancora avvolte nel mistero. Queste stanno suscitando interrogativi e speculazioni tra coloro che hanno seguito con ammirazione la sua straordinaria carriera. Tuttavia, l’annuncio del suo decesso ha immediatamente scatenato un’ondata travolgente di cordoglio e tributi da parte di atleti, allenatori e tifosi di tutto il mondo. In molti hanno dimostrato l’immenso impatto che Davis ha avuto nel mondo dello sport.
Vontae Davis è morto a soli 35 anni Notizie.com fonte foto profilo ig @Vontaedavis


La notizia ha gettato nell’afflizione non solo la comunità sportiva, ma anche tutti coloro che hanno avuto la fortuna di incrociare il suo cammino. La sua è stata una influenza duratura e il suo status di icona indiscusso. Nato con un talento naturale e una passione per lo sport, Davis ha conquistato il cuore di milioni di persone, con le sue performance straordinarie e la sua umiltà fuori dal campo. La sua carriera è stata segnata da una serie di successi e trionfi, che lo hanno reso una vera e propria icona dello sport.














La notizia della sua morte ha scosso profondamente il mondo dello sport. Così, atleti e appassionati che si sono riversati sui social media per esprimere il loro dolore e il loro sgomento. I tributi sono affluiti da ogni angolo del mondo. Alla luce della sua tragica scomparsa, si sono sollevate domande sulla sua eredità. Inoltre, grande il suo impatto duraturo nello sport. Il suo ricordo rimarrà vivo nei cuori di coloro che lo hanno amato e rispettato, e il suo contributo al mondo dello sport continuerà a ispirare le generazioni future.






















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Cambia il rito funebre dei pontefici: l’annuncio di Papa Francesco

L’annuncio di Papa Francesco conferma la volontà di cambiare il rito funebre che riguarda i pontefici. E le novità non sono assolutamente finite qui.


Papa Francesco prepara una nuova rivoluzione per la Chiesa. In un libro-intervista con Javier Martinez-Brocal il Pontefice affronta diversi temi e annuncia la sua intenzione di modificare il rito funebre per i pontefici. Niente più doppia veglia e una cerimonia per la chiusura della bara.
Papa Francesco annuncia novità molto importanti – Notizie.com – © Ansa


Bergoglio ha deciso che da ora in poi i pontefici saranno esposti direttamente nella bara e non sul catafalco per un ultimo saluto che sarà fatto “con dignità, ma come ogni cristiano“. Sono state fatte ulteriori modifiche con il cerimoniere, ma resta il massimo riserbo sulle novità.


Papa Francesco: “Ecco dove sarò sepolto”


Papa Francesco annuncia il luogo della sua sepoltura – Notizie.com – © Ansa


L’altra grande novità per quanto riguarda Papa Francesco è il luogo della sepoltura. Tutti i pontefici si trovano al Vaticano, ma Bergoglio ha scelto un luogo diverso. La conferma è arrivata direttamente in questo libro.


Il Santo Padre, infatti, ha confermato la sua volontà di essere sepolto a Santa Maria Maggiore, un luogo molto caro per lui. “C’è una stanza in cui conservano i candelabri ed è quello il luogo scelto. Mi hanno detto che è tutto pronto“, le parole del Pontefice in questo libro.


Bergoglio: “Ratzinger mi difese da alcune accuse”


Francesco e il rapporto con il suo predecessore – Notizie.com – © Ansa


Libro-intervista che è servita a Bergoglio di affrontare anche il tema del suo rapporto con Ratzinger: “Un grande Papa e non attaccato al potere. La sua rinuncia è stato un grande segno di onestà“.


E poi ha svelato anche un particolare: “Benedetto una volta mi difese sulla questione delle unioni civili tra omosessuali. Alcuni andarono da lui a dire che io dicevo eresie e Ratzinger li aiutò a distinguere le cose. Molto probabilmente non era sempre d’accordo sulle decisioni che prendevo, ma le ha sempre rispettate in silenzio. Il libro di Gaenswein? Mi dispiace che il mio predecessore sia stato usato“.


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Cassese a La Stampa: “Giusto chiedere il cessate il fuoco, ma non attraverso le Università”

“Giusto chiedere il cessate il fuoco, ma non attraverso le Università”. 


Sono le parole di Sabino Cassese a commento della scelta del Senato Accademico della Normale di Pisa, di mettere in discussione progetti di ricerca con Israele. Ma non solo, l’ex ministro, giurista e professore emerito della Scuola, ritiene sbagliata la voglia di cancellare interi pezzi di cultura: la cosiddetta cancel culture.
Cassese a La Stampa: “Giusto chiedere il cessate il fuoco, ma non attraverso le Università” (Ansa Foto) – notizie.com


Cassese interviene in un’intervista al quotidiano La Stampa, e commenta: “Ho trovato la finalità giusta (ottenere il rilascio degli ostaggi e il cessate il fuoco) ma il mezzo errato. Infatti, le ricerche finanziate dall’accordo culturale, riguardano tecnologie della terra, dell’acqua e ottiche, e attengono al progresso scientifico, non a materie che possono avere incidenza nel settore militare. Una riconsiderazione dell’accordo danneggerebbe la ricerca in Italia e in Israele”. 


Bernini: “Le Università non si schierano”, anche l’Associazione degli amici della Normale contro il Senato accademico




La decisione del Senato Accademico ha creato una profonda frattura. L’Associazione degli amici della Normale di Pisa, si è schierata contro e anche la ministra dell’Università Annamaria Bernini ha dichiarato che si tratta di una decisione “profondamente sbagliata, perché le Università non si schierano”. 
Bernini: “Le Università non si schierano”, anche l’Associazione degli amici della Normale contro il Senato accademico (Ansa Foto) – notizie.com


“Occorre evitare di partecipare a quel brutto orientamento che vede alcune Università americane cancellare pezzi della storia propria e altrui solo perché principi etici e regole giuridiche sono nel frattempo cambiati”, spiega Cassese.


La Normale di Pisa ha preso la decisione dopo un confronto con gli studenti: “I luoghi della cultura sono luoghi di dialogo e discussione. E dal dialogo debbono emergere le razioni degli uni e degli altri, nonché una valutazione sulla bontà dei relativi argomenti”, aggiunge Cassese.


La Scuola Normale ha previsto di attribuire due assegni di ricerca a ricercatori palestinesi e altrettanti a ricercatori israeliani, che approfondiscano le cause del conflitto. “Questo mi sembra positivo”, ritiene l’ex ministro Sabino Cassese.


Infine, si schiera contro la cancel culture: “Parte da un errore, cioè dall’assenza di storicizzazione degli eventi del passato. Se il mondo ha fatto enormi progressi verso la libertà, la democrazia, il rispetto dei diritti umani, la tutela della cultura, non possiamo cancellare tutte le tracce di un passato nel, quale non vi era la democrazia”. 


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Israele, terrificante attacco aereo a Gaza: uccisi 4 operatori Ong

Israele, terrificante attacco aereo quello che si è verificato nelle ultime ore a Gaza: quattro operatori appartenenti alla Ong sono stati uccisi


Uccisi mentre stavano distribuendo aiuti per la popolazione bisognosa e vittima di questo conflitto. La situazione in Medio Oriente, con il passare dei giorni, peggiora sempre di più. Lo dimostrano proprio le ultime notizie che arrivano da Gaza dove c’è stato l’ennesimo attacco aereo da parte dell’esercito israeliano nella Striscia. Secondo quanto riportato da alcune fonti e media locali pare che sette operatori, appartenenti alla ONG della “World Central Kitchen” sono rimasti uccisi mentre stavano distribuendo aiuti.
Attacco aereo a 4 operatori Ong (Ansa Foto) Notizie.com


Una notizia devastante per la stessa Ong che, proprio nelle ultime ore, ha deciso di sospendere tutte le proprie attività nella regione dopo l’ultimo attacco. Si è trattato di un attacco aereo verificatori nella città di Deir al Balah, proprio nel centro della Striscia di Gaza. A rimanere vittima anche il conducente della vettura (uomo palestinese). Il bilancio, quindi, è di cinque persone uccise. Per il fondatore della Ong, José Andrés, non ci sono dubbi: si tratta di un attacco aereo che porta la firma dell’esercito israeliano.


Israele, attacco aereo a Gaza: uccisi 4 operatori Ong, sospesi tutti gli aiuti umanitari




Lo stesso esercito israeliano, in seguito a questo attacco, non ha né confermato e nemmeno smentito che siano stati loro a compiere il tutto. Allo stesso tempo, però, hanno affermato di aver avviato una prima indagine approfondita per cercare di fare chiarezza su quanto accaduto proprio nelle ultime ore. L’obiettivo, quindi, per i vertici alti del governo israeliano e dell’esercito è quello di determinare l’origine di questo terribile episodio. Lo stesso che ha sconvolto tutti.
Attacco aereo a 4 operatori Ong (Ansa Foto) Notizie.com


I quattro operatori provenivano da diversi Paesi e si erano recati in Israele proprio per dare una mano a coloro che ne avevano più bisogno. Ed invece ci hanno rimesso la vita. Secondo le prime informazioni pare che uno di loro provenisse dal Regno Unito, mentre un altro dalla Polonia, il terzo dall’Australia (come confermato dai media locali): quest’ultima vittima si chiamava Lalzawmi “Zomi” Frankcom.


Ricordiamo che la “World Central Kitchen” ha sede negli Stati Uniti. Il suo obiettivo è quello di fornire assistenza alimentare in posti colpiti da disastri naturali. Nei mesi scorsi si è parlato molto di loro, soprattutto per il cibo consegnato dalle navi del “corridoio marittimo” di aiuti umanitari per la Striscia di Gaza.


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Scomparsa donna proprietaria di un ristorante. La polizia: “Aiutateci a trovarla”

La polizia si appella ai cittadini per ritrovare una donna scomparsa qualche giorno fa, nota per essere proprietaria di un ristorante


Il comune di Tournai, in Belgio, è in ansia per la scomparsa di Cathy Dubois. Donna, di 46 anni che sabato sera – dopo aver chiuso il ristorante di cui è proprietaria intorno alle 23.30 – non è più tornata a casa. Insieme a lei è sparita anche la sua vettura, rinvenuta poche ore dopo distrutta nei pressi della stazione locale. Tanti i timori e i dubbi che contornano la vicenda. La polizia ha diffuso volantini e comunicati in cui invita chiunque la veda a denunciare immediatamente in questura. Per il momento non sembrerebbero, però, esserci riscontri positivi.
avoli di un ristorante – Notizie.com


Cathy è conosciuta da molti abitanti del luogo per ‘Une P’tite Envie‘, locale situato nel centro della città. La notizia ha stravolto familiari e non solo, con il marito e il figlio che si chiedono come questo sia potuto accadere. Questi, in effetti, avevano lasciato il ristorante solo un’ora prima, verso le 22.00, dopo che era stata chiusa la cucina. Niente li aveva fatti sospettare di quello che sarebbe accaduto di lì a poco. Un velo di mistero, d’altronde, ancora copre una vicenda strana e che tra curiosità e paura è una delle più discusse della zona.


Le indagini e una strana scoperta




Per quel che concerne le indagini, si trovano davanti a un vicolo cieco. Le autorità sono corse sul posto dopo la denuncia dei parenti. “Non è tornata, l’ultima volta l’abbiamo vista al ristorante” hanno detto alle forze dell’ordine dopo averle chiamati terrorizzati. I controlli sono partiti quindi da lì, ma senza alcun successo. L’unica certezza è che il veicolo era sparito, ma nessun altro indizio o prova interessante. Non sono chiare le modalità della sparizione. Questa potrebbe essere stata sequestra, derubata o potrebbe aver deciso lei stessa di fuggire. In merito a quest’ultima ipotesi, però, marito e figlio hanno sottolineato come lei non avesse mai manifestato pensieri o comportamenti che andassero in quella direzione.
Macchina distrutta – Notizie.com


Intanto la polizia ha sequestrato quel che resta della macchina per ulteriori accertamenti. Questi sperano di trovare indizi che facciano svoltare questo caso, fermo in una fase di stallo da ore. Stando a quanto riportano i media belghi, è stata ritrovata sul Boulevard Eisenhower, parcheggiata male, ma chiusa a chiave. Non sarebbero state rinvenute, invece, tracce di sangue sospette, l’unica cosa a risaltare agli occhi dei presenti era una polvere bianca sparsa sui sedili e per sparsa all’interno, forse cocaina o forse altro: per stabilirlo servirà sottoporla a degli esami. Nel frattempo, proseguono le ricerche con le autorità che fanno appello anche al resto dei cittadini.


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Crollano tetto e solaio di una casa vecchia, muoiono due bimbi

Il cedimento di un edificio diroccato causa un incidente tragico, ci sono due vittime e avevano 14 e 15 anni


Una tragedia, il giorno dopo Pasqua. Due ragazzini 13 anni, Patrick Zola ed Ethan Romano, sono morti a causa del crollo del tetto e del solaio di una casa diroccata alla periferia di Nuoro.

I vigili del fuoco mentre cercano aiutare (Ansa Notizie.com)



Sulla dinamica ancora non c’è chiarezza, anche perché non si capisce come sia successo. Quello che si suppone è che probabilmente i due ragazzini stavano giocando all’interno della casa insieme ad altri amici, poi c’è stato il crollo. I ragazzi hanno dato l’allarme ai loro genitori e poi è arrivata la polizia, il 118 e i vigili del fuoco che purtroppo hanno dovuto constatare il decesso dei due ragazzini. Una dramma. Entrambi studenti in terza media. Sul posto sono intervenuti diversi mezzi dei vigili del fuoco e i carabinieri di Nuoro, ma anche e soprattutto il prefetto e il questore, oltre al sindaco. I familiari sono subito accorsi sul posto.


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Con una spranga un ragazzo colpisce un clochard sul volto

Il giovane che ha 16 anni si è giustificato dicendo che aveva il timore che stesse tirando fuori un coltello e così l’ha colpito


Un gesto rapido e con una violenza cieca. Un ragazzo di sedici anni ha colpito in pieno volto un clochard con una spranga procurandogli una brutta ferita e un trauma cranico. Tutto è successo nei pressi della stazione di Sarzana in provincia di La Spezia. Un gesto che ha lasciato interdetti, anche perché non si capisce il motivo di così tanta violenza, tanto che sul posto sono intervenuti i carabinieri che hanno denunciato il ragazzo e ora è indagato per tentato omicidio.
Un militare dei carabinieri mentre effettua un arresto (Ansa Notizie.com)





Nella ricostruzione di quello che è avvenuto, il giovane di 16 anni ha spiegato che tra lui e il clochard sarebbe scoppiata una discussione fino a diventare violenta e aggressiva. Non si capisce ancora il motivo, ma il ragazzo, nella sua spiegazione davanti alle forze dell’ordine, ha detto che l’ha colpito per difendersi dal fatto che si sarebbe spaventato, aggiungendo un particolare ovvero che ha avuto il timore che il senzatetto stesse per tirare fuori un coltello e così l’ha colpito in pieno volto.


Il giovane in caserma con i genitori: denunciato


Un’ambulanza mentre sta andando in un posto dove c’è bisogno di soccorsi (Ansa Notizie.com)


Sull’episodio grave ad indagare per quello che è successo e cercare diu capire le motivazioni, soprattutto per cui è scattata l’aggressione così brutale e veloce, sono i carabinieri, che, come prima cosa l’hanno interrogato per cercare di capire cosa fosse accaduto e perché l’avrebbe aggredito in quel modo.





Una scena che sarebbe accaduto davanti a tanti testimoni che infatti, appena è accaduta l’aggressione hanno difeso il clochard e hanno chiamato subito i soccorsi. Una volta arrivati sul posto, i carabinieri hanno preso il giovane e l’hanno portato in caserma, dove erano presenti i genitori e gli avvocati, ha reso dichiarazioni spontanee affermando appunto che, durante la lite avuta con l’uomo, di aver avuto paura che il clochard avesse un coltello in tasca.



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