Follia in città, getta la figlia del balcone e tenta suicidio: arrivano i carabinieri

Follia in città dove un uomo ha gettato la figlia dal balcone e, successivamente, ha tentato il suicidio: arrivano l’ambulanza ed i carabinieri


Una vicenda assurda quella che arriva direttamente da Cinto Caomaggiore (provincia di Venezia) dove un uomo, nella follia più totale, ha ben pensato di gettare sua figlia dal balcone al primo piano di una abitazione. Successivamente avrebbe tentato, a sua volta, di farla finita. Secondo quanto riportato da alcune fonti e media locali pare che l’uomo si era separato dalla moglie ed aveva avuto in affido la piccola (di cinque anni) per le festività natalizie.
Getta figlia dal balcone e poi tenta suicidio, arriva l’ambulanza (Ansa Foto) Notizie.com


Fortunatamente la piccola è rimasta sempre cosciente. L’impatto è stato comunque forte. Subito è scattato l’allarme da parte della comunità. Sul posto l’ambulanza e, successivamente, l’elicottero dell’ospedale di Treviso che l’ha portata al nosocomio. In questo momento la bambina è ricoverata, in “codice rosso”. per un forte trauma cranico. Il padre, rimasto illeso, è stato arrestato dai carabinieri che sono intervenuti subito poco dopo. Le accuse nei suoi confronti sono inevitabilmente gravi visto che si parla di “tentato omicidio“.


Cinto Caomaggiore (Venezia), getta figlia dal balcone e tenta suicidio: arrestato




Il tutto è accaduto nel cuore della notte di questo venerdì 5 gennaio. Un tonfo che non è passato inosservato e che ha svegliato i vicini di casa. Gli stessi che non hanno perso tempo ed hanno avvisato immediatamente i soccorsi. Oltre al personale sanitario ed i militari dell’arma sono arrivati anche i vigili del fuoco che hanno forzato la porta di ingresso, pensando che all’interno della casa fossero presenti altre persone.
Carabinieri arrestano uomo che ha gettato la figlia dal balcone (Ansa Foto) Notizie.com


Una intera comunità, quella di via Tieplo, rimasta completamente sotto shock dopo che la notizia aveva iniziato a diffondersi. La piccola si trova all’ospedale ‘Ca’ Foncello’ di Treviso. La sua prognosi resta riservata.


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L’esperto: “Meloni? Il sentiment resta positivo. E sulla conferenza stampa…”

Domenico Giordano, esperto di comunicazione, in un’intervista a ‘Il Giornale’ si sofferma sulla conferenza stampa del presidente del Consiglio.


La conferenza stampa del premier Meloni ha spaccato in due la stampa. Da una parte c’è chi ha apprezzato l’intervento del presidente del Consiglio, dall’altra non sono mancate critiche. Domenico Giordano, esperto di comunicazione, in un’intervista a Il Giornale promuove il primo ministro.
Meloni promossa da un esperto di comunicazione – Notizie.com – © Ansa


“Credo che alla fine il giudizio sia positivo – sottolinea Giordano – il premier ha affrontato la conferenza stampa lavorando tanto sull’esperienza e sull’astuzia. Ha lasciato da parte un atteggiamento più spavaldo o battagliero nei confronti dei giornalisti. Anche rispetto alle domande più scomode che le sono arrivate“.


“Il sentiment dei cittadini nei confronti del premier resta positivo”




L’esperto di comunicazione in questa intervista si sofferma anche sul sentiment dei cittadini nei confronti del premier dopo questa conferenza stampa: “Io penso che resti positivo. C’è un vincolo di fiducia, che si rinnova nella crescita costante di nuovi follower per il presidente del Consiglio“.


“Il ritardo non ha cambiato sicuramente nulla – aggiunge Giordano – in questi giorni tutti siamo interessati a altro e non a discutere della mancata approvazione del Mes oppure del rinvio della conferenza stampa. Inoltre, dobbiamo anche dire che il premier è in grado di calamitare l’attenzione ogni volta che entra in scena“.


“Al premier do un bel 7”


Il premier Meloni pienamente promossa – Notizie.com – © Ansa


Giordano si sbilancia anche sul voto: “Penso che il premier meriti un 7 pieno. Ha avuto, nonostante alcuni passaggi non proprio felici, l’intelligenza di comprendere che questa era la conferenza stampa che andava indirizzata sul binario della comprensione e non quello della sfida“.


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Wanda Ferro: “Se ci sarà collaborazione, i flussi migratori saranno regolari”

Il sottosegretario all’Interno parla con il quotidiano Libero e analizza quanto detto dal presidente del Consiglio riguardo all’approccio con l’Africa


L’approccio con l’Africa, il piano Mattei e i flussi migratori per cercare di controllare e regolarizzare l’immigrazione, il Premier Meloni è stata abbastanza chiara nella conferenza stampa di fine anno, anche se si è tenuto a gennaio per motivi di salute del Presidente del Consiglio che  è stata tra gli argomenti centrali della conferenza stampa della presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Libero affronta il tema con Wanda Ferro, sottosegretario all’Interno, deputata di Fratelli d’Italia. “Serve chiaramente una prospettiva temporale più lunga, ma senza questo impegno l’impatto sull’Italia sarebbe stato ancora più forte. I soli accordi di collaborazione con la Tunisia e la Libia, i due principali paesi di transito, hanno consentito di fermare le partenze di quasi 122mila migranti e di arrestare centinaia di trafficanti”.
I flussi migratori che dovranno essere regolarizzati (Ansa Notizie.com)


Per il Sottosegretario all’Interno è una politica che dovrà assolutamente essere regolarizzata e messa in ordine e cercare di trattare i paesi africano non con comportamenti predatori ma trattare con questi paesi da pari a pari come ha più volte detto la Meloni, la Ferro è sulla stessa lunghezza d’onda: “Noi puntiamo a contrastare i trafficanti di esseri umani e fermare le partenze in Africa, dove immaginiamo si possano aprire degli hotspot per stabilire chi abbia diritto ad arrivare in Europa, perché possa farlo senza rischiare la vita in mare. Siamo anche riusciti a potenziare il sistema dell’accoglienza e ad incrementare i rimpatri, e ci aspettiamo di incidere significativamente con la realizzazione dei nuovi Cpr e l’entrata a regime delle procedure accelerate alla frontiera“.


“Il principale problema da affrontare è il controllo dei movimenti primari”


Il sottosegretario all’Interno Wanda Ferro (Ansa Notizie.com)


Wanda Ferro cerca di analizzare il problema e riprende le parole e il pensiero del Presidente Meloni sull’immigrazione e le fa praticamente sue. La Ferro fa parte del ministero degli Interni e cercherà nella sua funzione di far rispettare tutte le direttive che arrivano, e spiega quali sono le problematiche maggiori, soprattutto in questo momento: “Il principale problema da affrontare, e che oggi grazie al governo Italiano è nell’agenda delle istituzioni europee, è il controllo dei movimenti primari. Per arrivare ad una soluzione strutturale serve una strategia, come quella messa in campo dall’Italia con il cosiddetto “Piano Mattei” e su cui è auspicabile una più ampia condivisione dell’Europa e magari dei paesi del G7, che riguarda la possibilità di investire in Africa, una terra ricca di risorse, con un approccio non predatorio, ma con l’obiettivo di sostenerne lo sviluppo e di garantire il diritto di quei popoli a non emigrare“


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Un anno senza Vialli, Di Livio: “Quanto mi manca, gli devo moltissimo”

Nella notte tra il 5 e 6 gennaio del 2022 veniva a mancare il grandissimo campione della Sampdoria e della Juventus e l’ex compagno lo ricorda a Notizie.com


Un anno senza Gianluca Vialli. E’ passato veloce, ma il dolore per la scomparsa dell’ex grande campione di Sampdoria, Juventus e della Naziona è ancora molto forte. E a testimoniarlo è un suo ex compagno di squadra al quale era legatissimo come Angelo Di Livio. Insieme nel 1996 hanno vinto una coppa dei Campioni con la maglia bianconera più altri titoli come scudetti e altre coppe, e per l’ex giocatore quelle cose restano, ma resta molto più altro, ed è lo stesso Di Livio che lo racconta a Notizie.com: “Non è facile pure se è passato un anno, anche perché uno come Luca manca davvero tanto, troppo. Lui era veramente una persona eccezionale, è quello che ci ha permesso di vincere tutto quello che abbiamo vinto, e lo dico senza problemi. E’ grazie a lui se è successo…”
Un anno fa scompariva Gianluca Vialli a causa di una brutta malattia (Ansa Notizie.com)


Ricordare Gianluca Vialli per uno sensibile come Angelo Di Livio non è facile, come non è stato semplice farlo parlare dell’ex campione che non c’è più da un anno esatto. “Mi dispiace per le persone che non hanno avuto la fortuna di conoscerlo – ha raccontato Di Livio – perché era eccezionale, l’Italia ha perso una persona incredibile e un personaggio pazzesco, con una testa e una mentalità fuori dal comune. Io ho avuto questo onore e penso spesso a Gianluca, ce l’ho nel cuore e non potrebbe essere altrimenti. Per noi è stato l’uomo e il giocatore più importante di quella Juventus“.


“A me ha fatto crescere come uomo e come calciatore”


Il momento in cui Angelo Di Livio e Gianluca Vialli alzano al cielo la coppa dei Campioni (Ansa Notizie.com)


Con quella Juventus, Di Livio ha vinto tutto quello che si poteva vincere in Italia, in Europa e nel mondo e lui dice che tanto di quei successi sono merito di uno come Gianluca Vialli e a Notizie.com lo ribadisce: “Saremo sempre tutti legati perché è stato il nostro leader, il nostro capitano, il giocatore più importante nella prima Juve di Lippi. E’ stato lui che ci ha preso per mano e portato alle grandi vittorie, ai grandi trionfi, grazie a quella meravigliosa mentalità che aveva. È stato un esempio per tutti, un grandissimo giocatore, ma soprattutto un uomo eccezionale, incredibile, io gli vorrò dire sempre e solo grazie, e sarà sempre nel mio cuore. Sempre”


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Clamoroso Roma, per il dopo Pinto spunta un super big: ore caldissime

I Friedkin sono al lavoro per il successore del dirigente portoghese e se darà disponibilità sarà operativo da subito


La Roma saluta Tiago Pinto e sta per dare il benvenuto a Fabio Paratici. E’ lui il nome nascosto che ha in mente Dan Friedkin da settimane. Il rapporto è diretto tra i due e se il presidente americano si convince e se l’ex dirigente della Juve darà il suo assenso, sarà subito operativo come dirigente.
Il presidente della Roma Dan Friedkin (Ansa Notizie.com)


L’ostacolo sarebbe la condanna della Figc per via della questione legata alla plusvalenze. Ma sarebbero problemi fino a un certo punto, anche perché lo scorso 28 aprile Paratici ha vinto l’appello contro il provvedimento del Comitato Disciplinare della Fifa che estendeva a livello mondiale la squalifica disposta dalla Federcalcio. Lo stop di 30 mesi rispetto al periodo juventino esiste, ma con limiti diversi da quelli comminati inizialmente. Le parti stanno parlando da diverso tempo, anche perché il rapporto tra Fabio Paratici e Dan Friedkin è diretto e c’è anche un feeling perché agli americani non dispiace affatto come opera, come interviene e che tipo di rapporti intrattiene col mondo del calcio. E’ un dirigente squalificato, ma è stimato nel mondo del calcio.


IN AGGIORNAMENTO


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Caso Ferragni, Fazio: “Mi ha colpito una cosa”

Fabio Fazio in un articolo su ‘Oggi’ ritorna sulla vicenda Chiara Ferragni ed esprime una posizione destinata a fare discutere. Ecco le ultime.


Chiara Ferragni è ritornata sui social dopo il pandoro-gate, ma la sua vicenda continua a fare discutere e nelle ultime ore sul fatto è ritornato Fabio Fazio con un articolo pubblicato su Oggi e riportato dal Corriere della Sera.
Fabio Fazio ha parlato del caso Ferragni – Notizie.com – © Ansa


Il conduttore di Che tempo che Fa si è detto “sorpreso dall’ondata di aggressività per non dire cattiveria che si è riversata su Chiara Ferragni nei giorni prima di Natale. Non c’è dubbio che abbia commesso una ingenuità: la beneficenza non deve prevedere mai denaro per sé. Ma è anche vero che ci sono molte aziende che propongono un contratto al testimonial, dicendo loro che una parte del ricavato sarà dato in beneficenza e questo di solito facilita l’adesione. Ma l’aggressione registrata va oltre il fatto“.


“L’impressione è che si doveva attaccare la coppia”


Fazio e la sua impressione sul caso Ferragni – Notzie.com – © Ansa


Fazio ha avuto l’impressione “che si aspettasse la buona occasione per scaricare il veleno nei confronti della coppia. E’ bastato un attimo per dimenticare o per mettere in discussione decine di iniziative che Fedez e Chiara hanno intrapreso in questi anni per sostenere la loro fondazione, laddove hanno potuto, tantissime persone. Tutto è stato rimesso in discussione”.


“Per fortuna con la stessa velocità con cui si apre bocca o si mette mano alla tastiera – ha scritto ancora il conduttore – si dimentica, si va oltre e si è pronti immediatamente a rimuovere l’accaduto“.


“A nessuno importa delle ferite rilasciate dalle parole”


Fazio sugli attacchi a Chiara Ferragni – Notizie.com – © Ansa


“A nessuna importo delle ferite che lasciano le parole – ha concluso Fazio – alla fine si sostiene sempre questa tesi: con superficialità disarmante e inaccettabile ineluttabilità: fa parte del gioco. A me, se posso dire, non sembra un granché questo gioco. E ogni tanto dire che non si vuole più giocare non è assolutamente una brutta idea“.


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Mes, migranti e sospensione di Pozzolo: la conferenza stampa del premier Meloni

Alle 11 il premier Meloni ha parlato ai giornalisti in conferenza stampa. L’appuntamento era previsto per fine anno, poi i problemi di salute l’hanno rinviata al 4 gennaio.


E’ stato il giorno della conferenza stampa del premier Meloni. Dopo i rinvii del 21 e del 28 dicembre per problemi di salute, il presidente del Consiglio alle 11 ha parlato ai giornalisti.
E’ il giorno della conferenza stampa del premier Meloni – Notizie.com – © Ansa


Interviste e video a cura della nostra inviata Luigia Luciani


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Emendamento Bavaglio, Cattaneo (FI) a Notizie.com: “Trovare un equilibrio tra garanzia dell’imputato e il diritto dell’informazione”

La Federazione nazionale stampa italiana (FNSI) non si è presentata all’incontro con Meloni in segno di protesta contro l’emendamento Bavaglio, che è stato presentato alla Camera dal deputato di Azione Enrico Costa ed approvato il 19 dicembre. Prevede il divieto di pubblicazione delle ordinanze di custodia cautelare.


A porre la questione è stato il presidente dell’Ordine dei Giornalisti Carlo Bartoli, in apertura della conferenza stampa: “Ci allarma l’approvazione di un emendamento che rischia di far calare il sipario sull’informazione in materia giudiziaria”, ha dichiarato.
Carlo Bartoli, Giorgia Meloni, Alessandro Cattaneo (Ansa Foto) – notizie.com


“Stiamo parlando dell’emendamento presentato da un parlamentare che non è della maggioranza. La premier Meloni ha spiegato perfettamente la genesi di quella decisione, presa dal Parlamento nella sua autonomia. Ha anche dichiarato che lei non l’avrebbe fatto adesso. Io sono un parlamentare e ricordo bene quel giorno alla Camera – spiega in esclusiva a Notizie.com il deputato e vice-coordinatore nazionale di Forza Italia Alessandro Cattaneo – La maggioranza è stata ampia. Questo è il segnale nei confronti di chi per anni ha usato l’informazione per fare giustizialismo e buttare in pasto il mostro all’opinione pubblica. La sensibilità del Parlamento, quindi del Paese, ha deciso che bisognava trovare un equilibrio diverso”. 


“Il garantismo è importante per Forza Italia”


Carlo Bartoli, presidente dell’Ordine dei Giornalisti (Ansa Foto) – notizie.com


Cattaneo, d’accordo con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, Cattaneo sottolinea che “bisogna solo trovare un equilibrio tra garanzia dell’imputato e il sacrosanto diritto dell’informazione. Con questa norma si evita che interi stralci delle ordinanze di custodia cautelare finiscano sui giornali. La storia recente ci dice che spesso i processi vanno in direzioni opposte, ma ormai il danno fatto alla reputazione delle persone, è indelebile. E per chi crede nel garantismo come noi di Forza Italia, questo è un valore importante”.


La conferenza stampa di Giorgia Meloni




Nella conferenza stampa, Giorgia Meloni, Alessandro Cattaneo, vice-coordinatore nazionale di Forza Italia, “ha dato prova di grande solidità sia personale come premier e leader di una coalizione, sia della coalizione”.


Intercettato da Notizie.com, il deputato azzurro ha sottolineato che il governo “sta affrontando a testa alta la responsabilità di governare il Paese. Lo sta facendo a viso aperto, al massimo delle proprie possibilità. I giornalisti hanno fatto il loro mestiere anche provando a mettere la premier in difficoltà, com’è legittimo fare in democrazia. Però mi sembra che lei abbia risposto in maniera esaustiva e completa su tutti gli ambiti”. 
Alessandro Cattaneo in esclusiva ai nostri microfoni – Notizie.com – © Ansa


“Centrodestra è coeso, ma non siamo un unico partito”




Cattaneo rimarca che la coalizione di centrodestra, anche se composta da forze differenti, è coesa: “Come diceva anche il presidente Berlusconi, siamo una coalizione e non un unico partito. Ognuno di noi rimarca anche quale differenza, ognuno ha la sua priorità. Oggi la premier ha fatto una sintesi di tutto, rappresentando l’intero governo. Noi di Forza Italia ci ritroviamo con le sue parole e siamo contenti che attraverso i nostri ministri, l’intera coalizione può essere solida e dare le risposte che stiamo dando”.


La Manovra economica


Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni durante la conferenza stampa (Ansa Notizie.com)


Tra i tanti temi affrontati in conferenza stampa c’è stata anche l’economia: “Meloni ha dichiarato di essere contenta della Manovra economica 2024, rivendicando con orgoglio di aver tagliato le tasse e spiegando che non ne aggiungerà altre. Anche noi siamo contenti: la nostra impronta liberale è chiara e nelle sue parole rivediamo il nostro contributo e la nostra presenza”.


Il premierato e la riforma della giustizia




Premierato, riforma della giustizia e autonomia regionale sono infine altri tre temi importanti per Forza Italia: “Questo governo è forte e lo dimostriamo giorno dopo giorno. Ha l’autorevolezza, i numeri e il consenso tale per cui questi tre temi possano andare i pari passo. Sono i tre capisaldi del riformismo costituzionale e li realizzeremo tutti. Come Forza Italia teniamo molto alla riforma della giustizia, e la porteremo avanti perché è nella nostra storia, lo dobbiamo a Silvio Berlusconi. Abbiamo grandi personalità nel nostro partiti che danno un valore aggiunto. Ma questo non esclude premierato e autonomia regionale. Del premierato se ne sta occupando la nostra ministra Casellati. Siamo perfettamente dentro ai processi decisionali”.


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“Ragazzi, sto a morì…”, il fuorionda di Meloni spiazza tutti [VIDEO]

Durante la conferenza stampa e dopo quasi due ore, il presidente del Consiglio lamenta un piccolo problema


Un’attesa infinita. E una chiarezza che non ha eguali. D’altronde la gente stima e ama Giorgia Meloni, soprattutto per la sua schiettezza e trasparenza, e anche per quella parte romana che non va via anzi è lei stessa che quasi la difende e non si fa problemi ad esternare. “Sto a morì, ragà…“, si sente ad un certo punto nel silenzio generale durante la conferenza stampa del presidente del Consiglio. La voce è inconfondibile, è quella di Giorgia Meloni che non ce la fa più dopo quasi due ore di conferenza stampa perché ha bisogno di andare in bagno.
Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni durante la conferenza stampa (Ansa Notizie.com)


La corsa di Meloni per andare in bagno







Lunga, lunghissima la conferenza stampa per Giorgia Meloni. Tanti gli argomenti e tante le domande, dal caso Pozzolo al Medio Oriente,  all’Ucraina, alla riforma della giustizia e a quella Costituzionale. E alla fine la schiettezza e la romanità del Premier viene fuori in tutto il suo fragore e, perché no, splendore. “Aho, non ce la faccio più… sto a morì…”. Subito dopo è costretta a sospendere la conferenza stampa per poter andare in bagno.


 



la Presidente del Consiglio Meloni in conferenza stampa “sto a morì, raga’…”

“si è sentito? Eh comincio ad avere degli svarioni”…

pensate se Draghi, vabbè…#Meloni #conferenzastampa#Stampa #GiorgiaMeloni pic.twitter.com/0FUQBN8X8k


— Sirio (@siriomerenda) January 4, 2024





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Caso Pozzolo, Cattaneo (FI) a Notizie.com: “Meloni non si è nascosta dietro a un dito. Serve una stretta sulle armi”

“Sul collega Pozzolo, la premier Meloni si è espressa chiaramente e non si è nascosta dietro a un dito. E sulle armi credo che serva una stretta”.


Alessandro Cattaneo, vice-coordinatore nazionale e deputato di Forza Italia, in esclusiva a Notizie.com, commenta le parole della presidente del Consiglio alla conferenza stampa annuale che si è tenuta questa mattina, 4 gennaio, dopo due rinvii a causa di problemi di salute.
Caso Pozzolo, Cattaneo (FI) a Notizie.com: “Meloni non si è nascosta dietro a un dito. Serve una stretta sulle armi” (Ansa Foto) – notizie.com


Il deputato di Fratelli d’Italia Emanuele Pozzolo è il proprietario della pistola da cui la notte di Capodanno è partito un colpo che ha ferito il genero di un agente della scorta di Andrea Delmastro, sottosegretario alla Giustizia. La premier Meloni ha spiegato ai giornalisti di aver preso provvedimenti nei confronti del parlamentare, chiedendone la sospensione dal partito.


Cattaneo: “Pozzolo non dovrebbe usare l’immunità”


Il deputato Emanuele Pozzolo ora è indagato per lesione aggravate (Ansa Notizie.com)


“Io stesso nei giorni scorsi ho detto che non ho un’arma e vorrei continuare a non averla. E ho suggerito al collega Pozzolo di sottoporsi a tutti gli approfondimenti per chiarire la dinamica dell’evento, senza usare l’immunità parlamentare. Anche Meloni non si è nascosta dietro a un dito, ha anche specificato di aver chiesto la sospensione del collega e condivido le parole della premier, quando dice che chi è in possesso di un’arma e giri con essa, ha l’obbligo morale della massima cautela”. 


Sul fronte delle indagini, si attendono i test sulla polvere da sparo, mentre gli investigatori stanno ancora ascoltando i testimoni. Ma non è ancora stato chiarito perché il Pozzolo, arrivato verso l’1.30 ai festeggiamenti, abbia estratto il mini revolver che aveva con sé alla festa alla Pro loco di Rosazza. Gli esiti dello Sub arriveranno dal Ris di Parma, ma il deputato non ha consegnato i vestiti appellandosi all’immunità parlamentare.
Alessandro Cattaneo – Notizie.com – © Ansa


Intanto il genero dell’agente della scorta di Delmastro Luca Campana, ha querelato il deputato di Fratelli d’Italia ed ha negato di aver maneggiato la pistola nel momento in cui è partito lo sparo. L’episodio ha riacceso il dibattito sul rilascio delle licenze di porto d’armi: “Nella mia cultura non sono tra i fautori di leggi che favoriscano le armi. Anzi, al contrario, io farei una stretta. Ai cittadini deve essere garantito che chi gira con una pistola sia una persona equilibrata e la detenga con responsabilità”. 


La conferenza stampa di Meloni




Nella conferenza stampa, Giorgia Meloni, secondo il vice-coordinatore azzurro, “ha dato prova di grande solidità sia personale come premier e leader di una coalizione. Sia, attraverso di lei, di un governo che sta affrontando a testa alta la responsabilità di governare il Paese. Lo sta facendo a viso aperto, al massimo delle proprie possibilità. I giornalisti hanno fatto il loro mestiere anche provando a mettere la premier in difficoltà, com’è legittimo fare in democrazia. Però mi sembra che lei abbia risposto in maniera esaustiva e completa su tutti gli ambiti”. 


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