DIRETTA Israele, pioggia di razzi da Gaza in direzione Hamas

DIRETTA Israele, tutti gli aggiornamenti in tempo reale in merito a quello che si sta verificando nel Paese del Medio Oriente e non, oramai arrivato al giorno numero 87 di conflitto
Guerra Israele (Ansa Foto) Notizie.com


87mo giorno di conflitto in Israele. Il primo del nuovo anno. Segui con noi tutti gli aggiornamenti, in tempo reale, in merito a quello che si sta verificando nel Paese del Medio Oriente e non.


DIRETTA Israele, tutte le news in tempo reale


Guerra Israele (Ansa Foto) Notizie.com


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Pronto a pianificare attacchi, polizia arresta pericoloso terrorista

Era pronto a pianificare una serie di attacchi nel Paese, la polizia è intervenuta ed ha arrestato un pericoloso terrorista 


Nelle ultime ore iniziano a circolare delle importanti notizie che arrivano direttamente dalla Turchia, precisamente da Ankara. Secondo quanto riportato da alcune fonti e media locali pare che la polizia abbia arrestato il capo dell’Isis in Siria (nella città di Aleppo). Si tratta di Abdullah al Jundi. Ad effettuare questo importante blitz ci hanno pensato direttamente gli uomini dell’intelligence turca (della Mit).
Arrestato uomo pronto a pianificare attacchi (Ansa Foto) Notizie.com


A quanto pare, il pericoloso terrorista, stava pianificando una serie di attacchi contro le forze turche. In particolar modo (fa sapere l’agenzia di stampa ‘Anadolu’), al Jundi  era responsabile della pianificazione di azioni contro veicoli appartenenti alle forze di sicurezza turche in Siria.


Turchia, intelligence arresta Abdullah al Jundi




Il suo nome in codice, Hattab El Muhacir, avrebbe fornito anche delle importanti rivelazioni. Secondo quanto riportato dalle forze di intelligence turche pare che abbia rivelato delle informazioni sui membri dell’organizzazione che svolgono attività terroristiche. Nel corso di questo blitz delle forze turche sono stati posti sotto sequestro una serie di materiali con i piani dell’organizzazione.
Arrestato il pericoloso terrorista Abdullah al Jundi (Foto Facebook) Notizie.com


Non è assolutamente da escludere, a questo punto, che nelle prossime ore possano essere forniti i dettagli importanti su quanto accaduto nelle ultime ore sull’arresto dell’uomo.


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Capodanno, morta una donna colpita da un proiettile vagante

Era rimasta tragicamente ferita durante i festeggiamenti e i botti di fine anno mentre era nella sua casa, ma è deceduta in ospedale


Tragedia devastante vicino Napoli. Ed è, purtroppo, l’ennesimo brutto fatto di cronaca che succede ogni inizio d’anno in Campania. Era tranquillamente nella sua casa a osservare i festeggiamenti per il capodanno quando è stata colpita accidentalmente da un proiettile vagante. A farne le spese è Concetta Russo, la donna di 45 anni colpita da un proiettile vagante nella sua casa di via Plebiscito ad Afragola a Napoli. E’ morta in ospedale.
Un momento all’interno dell’ospedale di Napoli (Ansa Notizie.com)


Era stata trasferita in ospedale in gravissime condizioni e purtroppo non ce l’ha fatta. Indagano i carabinieri della compagnia di Castello di Cisterna. Non ce l’ha fatta, per i famigliari una tragedia inenarrabile.


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Inizio nuovo anno terribile per il Paese, violenta scossa di terremoto

Un inizio di nuovo anno terribile per il Paese, nelle ultime ore c’è stata una violenta scossa di terremoto: gli ultimi aggiornmenti


Le ultime notizie che arrivano direttamente dal Paese in questione non sono affatto delle migliori. Un inizio di nuovo anno per nulla entusiasmante quello che hanno vissuto gli abitanti del Giappone. Nelle ultime ore, infatti, è scattato l’allarme Tsunami dopo una terribile scossa di terremoto che ha colpito la zona di Noto, precisamente nella prefettura di Ishikawa, nell’ovest del Paese. Secondo quanto riportato da alcune fonti e media locali pare che la scossa sia stata di magnitudo 7,4.
Violento terremoto nel Paese (Ansa Foto) Notizie.com


In un primo momento si era parlato anche che fosse “inferiore” (7.1), ma successivamente è arrivata la conferma che era proprio di 7,4. Nelle prossime ore sono attese onde di tsunami che potrebbero arrivare addirittura fino a cinque metri. Questo è quello che ha annunciato l’Agenzia meteorologica giapponese (JMA). Subito sono scattati i primi urgenti appelli nei confronti della popolazione e dei residenti della zona: il consiglio è quello di trasferirsi in zone molto più elevate e di abbandonare quanto prima le loro abitazioni.


Giappone, violenta scossa di terremoto: pericolo allarme tsunami




Un presentatore dell’emittente televisiva “NHK” si è rivolto direttamente agli spettatori pronunciando queste parole: “Ci rendiamo conto che la vostra casa, le vostre cose sono tutte preziose per voi, ma le vostre vite sono importanti sopra ogni altra cosa. Correte sul terreno più alto possibile“. Non è affatto un mistero che nel Paese asiatico ci siano delle importanti e rigide norme di costruzione di edifici che garantiscono resistenza a dei forti terremoti.
Violento terremoto nel Paese (Ansa Foto) Notizie.com


Gli stessi che tengono regolarmente esercitazioni di emergenza per prepararsi ad una forte scossa di terremoto. La mente non poteva non andare a quanto successe nel marzo del 2011 quando un violento terremoto sottomarino di magnitudo 9.0 al largo del nord-est del Giappone aveva innescato uno tsunami causando quasi 18.500 morti o dispersi.


Non solo visto che vennero mandati in fusione addirittura tre reattori della centrale nucleare di Fukushima. Tanto è vero che venne nominato come uno dei peggiori disastri avvenuti nel Paese del dopoguerra. Anche quello più grave incidente nucleare dai tempi di Chernobyl. Due anni fa, precisamente nel marzo del 2022, un terribile terremoto di magnitudo 7,4 al largo della costa di Fukushima ha scosso vaste aree del Giappone orientale. In quella occasione persero la vita almeno tre persone.


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Volevano fare una strage a Capodanno, sventato un attentato

Era una cellula islamista e pianificava nei minimi dettagli l’attacco con un’auto proprio nella notte di San Silvestro: tre arresti



Volevano fare una strage nella notte di Capodanno e stravolgere la Germania e tutta l’Europa. Erano in tre, ma si sospetta fossero molti di più i terroristi che facevano parte di una cellula terrorista islamista. Sono stati tutti arrestati perché su di loro c’è il forte e tremendo sospetto di aver pianificato e preparato nei minimi dettagli un attentato terroristico nella cattedrale di Colonia. L’obiettivo sarebbe stato quello di agire creare caos durante i festeggiamenti nella notte di Capodanno.
La cattedrale di Colonia dove l’attentato era programmato (X-Notizie.com)


Secondo quanto si apprende, i tre avrebbero dovuto utilizzare un’auto raggiungere il loro scopo. Doveva essere un attentato terroristico eclatante una vera e proprio strage nella notte più importante e significativa dell’anno, con tante persone in strada per via dei festeggiamenti. Da non dimenticare che la polizia tedesca aveva già fermato altre quattro persone prima di Natale perché, a quanto dice la “Bild” l’intenzione dei primi quattro terroristi, tutti del Tagikistan, era quella di effettuare un attentato nel nome dello “Stato islamico del Khorasan“, provincia dell’Iran oramai soppressa e legata all’Isis. Nel frattempo, a Colonia e in tutta Europa sono state rinforzate al massimo le misure di protezione.


IN AGGIORNAMENTO


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Il 2023 della musica, da Dua Lipa a Beyonce fino al fenomeno globale Taylor Swift

Un’annata per certi versi entusiasmante quella appena trascorsa della musica internazionale, dove abbiamo visto diventare quasi fenomeni sociali le tournee di alcune grandi star della musica


Per raccontare il 2023 in musica non possiamo non partire da Taylor Swift. La pop star statunitense assunta a icona mondiale, grazie anche a un tour che non smette di emozionare ed entusiasmare le folle oceaniche che si recano ai suoi concerti in tutti gli angoli del mondo. Tour che va avanti da un anno e mezzo e  nel 2024 toccherà anche Milano in Italia per una serie di concerti ovviamente già sold out.
Taylor Swift un fenomeno sociale – Notizie.com


 


Anche il mondo della musica a un certo punto si è tinto di rosa con l’uscita del film Barbie, un fenomeno globale che oltre ad avere un cast di grandi attori ha avuto anche una colonna sonora d’eccezione: Barbie The Album. Una raccolta dei brani che accompagnano la storia della bambola più famosa del mondo, a cui hanno lavorato alcune tra le più affermate star del mondo della musica pop come Dua Lipa e Billie Eilish.


Un anno in musica




E mentre il tempo scorre, i momenti si vivono e i ricordi si collezionano, accompagnati dalla colonna sonora di quel particolare momento.  Un altro anno è giunto al capolinea con il suono della freschezza di alcuni nuovi giovani artisti mista però all’ormai più che affermata maturità di altri che hanno già segnato indelebilmente la storia della musica. La colonna sonora di questo 2023 ha le voci più diverse a seconda di mode e tendenze che si sono appropriate del palcoscenico in questi lunghi dodici mesi e come al solito sono le piattaforme streaming a decretare il successo o meno di quel cantante o di quella canzone. Taylor Swift guida la classifica degli artisti più ascoltati nel 2023 con 25 miliardi di stream su Spotify, la cantante statunitense è attualmente impegnata con il suo The Eras Tour e il prossimo anno farà tappa anche in Italia. “You’re Losing Me” è il suo singolo più recente: pubblicato a fine novembre, vanta già grandi numeri quanto a riproduzioni. Un film concerto diventato già cult, una tournee che macina numeri record da più di un anno, la ripubblicazione dei suoi album più famosi a causa della nota controversia con il suo primo produttore che ha portato tutti i cosiddetti “Taylor.s version” in cima alle classifiche dei più venduti anche dopo decenni dalla prima pubblicazione e la copertina di Time che l’ha incoronata “Personaggio dell’anno”, hanno trasformato la Swift in un fenomeno sociale mondiale in grado di spostare il pil delle città toccate dai suoi concerti.
Beyoncè record di Grammy – Notizie.com


 


Beyoncè e le altre




Il desiderio di essere unica, la numero uno, la sola, è quel che muove Beyoncé. Nel 2023 è entrata nella storia dei Grammy quale artista più premiata di sempre e ha realizzato il tour più ambizioso della sua carriera, portando negli stadi di mezzo mondo la celebrazione della cultura black di “Renaissance”. Nel 2010, per la prima volta sia Beyoncé sia la Swift sono state candidate al titolo di album dell’anno ai Grammy, rispettivamente per I Am… Sasha Fierce e Fearless. A distanza di 13 anni possiamo dire che sono in assoluto le due più grandi star mondiali della musica attuale, le degne eredi di fenomeni musicali come Madonna o Whitney Houston, tenendo conto di come si è evoluto il mondo sia dal punto di vista culturale sia dal punto di vista tecnologico e di come i giovani delle nuove generazioni possono ascoltare oggi la musica.





Il prestigioso magazine “Variety” ha incoronato “What Was I Made For?“, canzone tratta dalla colonna sonora del film Barbie, come il miglior tema cinematografico della storia, ponendo quindi anche Billie Eilish su un virtuale podio delle icone musicale dell’anno. 


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Decaro si proietta in avanti: “Il Pd deve parlare a tutti”

Il Sindaco di Bari parla a Repubblica e spiega le sue idee su cosa dovrebbero fare i Dem, ma anche sul terzo mandato


E’ uno degli uomini del momento, almeno a sinistra. Parla chiaro, senza fronzoli e, cosa più importante, ha seguito, appeal e feeling con la gente. Per ora, pare e dicono, solo con la sua gente, ma in tanti sono convinti che potrebbe fare molto di più anche a livello nazionale, soprattutto per come si propone e per quello che dice. Lui è Antonio Decaro, sindaco di Bari, una città non facile, ma il suo lavoro è sotto gli occhi di tutti. Non è un caso che sia stato già votato per ben due volte. E su questo, mentre parla a Repubblica, racconta un aneddoto sul terzo mandato di cui tanto si sta parlando: “Non passerà. Durante un dibattito un parlamentare del mio partito disse che è giusto il ricambio. Andai su wikipedia, vidi che era all’ottavo mandato in parlamento. Così gli dissi: “Allora il ricambio cominciate a farlo voi…”“.
Il Sindaco di Bari Antonio Decaro (Ansa Notizie.com)


Ora tutti si stanno preparando alle prossime elezioni europee, Decaro non è il solo, ma anche lui ha le sue idee sul Mes, sul Pnrr, sui balneari e anche, non potrebbe essere altrimenti, sul salario minimo: “In campagna elettorale si confronteranno due visioni diverse. Una populista, che vede l’Europa come un nemico che crea problemi, ed è quella di gran parte della maggioranza. L’altra è quella più progressista, che vede nell’Europa il luogo dove risolvere tante questioni, richiamandosi alla visione di Altiero Spinelli e David Sassoli. Se vogliamo che l’Italia conti a livello internazionale la scelta è evidente“.


“Schlein? Non c’è mai stata una chiusura ai riformisti”


Un’immagine di qualche anno fa con Matteo Renzi e Antonio Decaro (Ansa Notizie.com)


In tanti, dopo l’esperienza con l’Anci, sperano e vedono per Decaro un ruolo a livello politico nazionale, lui non ci pensa e un po’ glissa, anche se non nasconde una certa ambizione, non a scalare posizioni, ma a tentare di fare le cose per bene: “In questi anni ho avuto un unico obiettivo: restituire dignità ai sindaci, il terminale più esposto della Repubblica, come dice Mattarella. Se avessi interpretato questo ruolo come trampolino di lancio personale non avrei saputo conquistarmi la fiducia dei sindaci. Questo non vuol dire non aver fatto politica: in tante occasioni siamo stati in contraddittorio con i governi, per difendere i cittadini e le comunità italiane”.


Qualche parola anche su Elly Schlein, il nuovo che avanza, anche se con tanti alti e bassi, ma su di lei da parte di Decaro, legato a Bonaccini da tempo, prima ancora con Renzi, non c’è una posizione e alcuna preclusione anzi: “Non c’è mai stata una chiusura ai riformisti, da parte sua, così come non c’è oggi un partito diviso in due fazioni: mentre la segretaria è stata eletta, Stefano Bonaccini diventava presidente del partito. Tra me ed Elly, poi, c’è un rapporto personale e politico antico, che ho mantenuto anche quando lei non stava nel partito democratico”.


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De Palma: “Lo Stato salvi Ilva e rilevi maggioranza”

Il segretario generale del sindacato della Fiom parla al CorSera e avvisa: “Mittal non vuole investire sul polo siderurgico di Taranto”


Ilva, un affare di Stato. Volente o nolente. Parole, promesse, garanzie, tutto andato in fumo, ma non da adesso da anni. Ancora riecheggiano le parole dell’allora Ministro Calenda che si vantava di aver risolto la situazione del polo siderurgico di Taranto, ora a distanza di anni tutto ritorna indietro, come se fosse un gioco dell’oca. E, come spesso succede, le promesse dei politici a tanti lavoratori restano e sono carta straccia. E in tutti i sensi. Ma non è stato solo Calenda, prima di lui altri e anche altri dopo di lui. Ora si è al punto di partenza, con Ilva che è sospeso come sempre, un tira e molla snervante per tanti lavoratori. E le loro responsabilità le hanno anche i i sindacati, sia ben chiaro.
Un gruppo di operai dell’Ilva che protestano davanti al Parlamento (Ansa Notizie.com)


Uno di loro, Michele De Palma, segretario della Fiom-Cigl, cerca di spiegare e portare avanti una sua idea, che poi non è proprio una trovata geniale, ma tant’è. “È stato un anno duro per i metalmeccanici Abbiamo provato a difendere l’occupazione in situazioni sempre più complesse, da Ilva a Stellantis. Alcune battaglie hanno raggiunto gli obiettivi, penso alla reindustrializzazione di Marelli a Crevalcore o alla Whirlpool a Napoli o alla Gkn con la revoca dei licenziamenti, ma restano tante vertenze che ci preoccupano”.


“Lo Stato salvi Ilva, Mittal non ha alcun interesse a farlo”


Il segretario della Fiom-Cigl Michele De Palma (Ansa Notizie.com)


Ilva è una delle maggiori aziende a livello nazionale riguardo all’acciaio e alla siderurgia. Un polo importante, ma spesso dimenticato per quanta importanza ricopre e potrebbe ricoprire. La storia recente in sintesi da parte di De Palma: “Nell’incontro a Palazzo Chigi c’è stato scontro. A detta del Governo gli scenari sono tre: Mittal mette le risorse per la ripartenza degli impianti; l’amministrazione straordinaria; lo Stato che si riprende la maggioranza della società, come chiediamo noi“.


Motivo? Ed è lo stesso segretario della Fiom-Cigl che lo spiega con chiarezza: “Perché Mittal non ha voluto investire nell’azienda e siamo arrivati a una situazione disastrosa da tutti i punti di vista, con 20mila posti di lavoro, indotto compreso, a rischio. Inoltre, un Paese senza la siderurgia è un Paese che sceglie di fare a meno dell’industria e questo non possiamo permettercelo. Pensiamo solo all’acciaio che serve per la produzione automobilistica“.


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2023, un anno di sport: dal trionfo in Coppa Davis ai successi di Bagnaia e Tamberi

Le magie di Sinner, le pieghe di Bagnaia, i salti di Tamberi, ma anche le squadre italiane di calcio comunque protagoniste di tre finali europee, sono i simboli di un’altra annata straordinaria per lo sport azzurro


Lo scudetto del Napoli 33 anni dopo l’ultima impresa di Maradona e compagni e la Coppa Davis all’Italia 47 anni dopo la prima e unica insalatiera vinta da Panatta e gli altri moschettieri azzurri. Il nuovo trionfo di Pecco Bagnaia che lo consacra tra i più grandi di sempre, perchè ripetersi è la cosa più difficile nello sport, o l’ennesimo salto nella leggenda di Gimbo Tamberi capace di vincere tutti gli ori a disposizione di un atleta nella sua specialità. Tante sono state le fotografie e le storie che nel 2023 hanno scandito il grande stato di salute del nostro sport in attesa delle Olimpiadi del 2024 a Parigi.
Lo storico trionfo in Coppa-Davis – Notizie.com –


 


Un anno di sport che ha regalato come sempre immagini destinate a diventare leggendarie, ma che va anche ricordato perchè ci hanno lasciato due figure importanti del calcio a noi molto care. Il 6 gennaio 2023 a Londra, a 58 anni, si spegne Gianluca Vialli, ex di Juve e Samp, ma anche capo delegazione dell’Italia nell’Europeo vinto nel 2021. Un dramma che ha colpito in maniera trasversale tutti gli appassionati di calcio e non solo e che è arrivato pochi giorni dopo la morte di un altro grande dello sport mondiale come Pelè.


Un anno di trionfi azzurri




Come sempre è stato un anno di alti e bassi, momenti belli e momenti brutti, di trionfi e di delusioni nello sport italiano quello appena trascorso. Un anno però che ha dimostrato ancora una volta come il talento e l’organizzazione possano superare qualsiasi ostacolo e regalare momenti indimenticabili. Sicuramente l’ascesa di Jannik Sinner ha letteralmente infiammato non soltanto tutti gli appassionati di tennis. Gli ultimi mesi del tennista altoatesino sono stati a dir poco mostruosi con imprese e partite memorabili, che resteranno a lungo negli occhi degli italiani. E lo straordinario, impensabile e imprevedibile trionfo dell’Italia in Coppa Davis, guidata e trascinata proprio dal tennista altoatesino, insieme a Sonego, Musetti, Bolelli e Arnaldi ha riportato alla mente immagini oramai sbiadite. Il secondo successo nella massima manifestazione a squadre di tennis, 47 anni dopo l’impresa mitica di Panatta, Bertolucci, Barazzutti e Zugarelli in Cile. È stato un anno ricco di successi anche nell’atletica, dove la vittoria del Campionato europeo a squadre ha confermato quanto quello dell’atletica leggera in Italia sia un movimento ben avviato e ricco di numerosi talenti, impreziosita dall’impresa straordinaria di Gianmarco Tamberi capace di vincere nel salto in alto l’ultimo oro che mancava nella sua bacheca ineguagliabile, quello mondiale.



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Gianmarco Tamberi campione del mondo! #Budapest2023


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— Atletica Italiana (@atleticaitalia) August 22, 2023





Altri trionfi in serie




Il Motorsport ha regalato sensazioni opposte. Mentre la Ferrari insegue ancora quella competitività che le spetterebbe di diritto, un Mondiale prima dominato, poi quasi perso e alla fine portato a casa all’ultima gara, quell0 riconquistato da Francesco Bagnaia. Il 2023 della MotoGP si chiude con il secondo titolo della carriera in classe regina di  “Pecco”, capace di vivere una stagione da protagonista assoluto nel bene e nel male. Gli sport invernali hanno regalato ancora una volta grandi soddisfazioni. Nella 47esima edizione dei Mondiali, Federica Brignone ha conquistato la prima storica medaglia d’oro azzurra in una rassegna iridata nella combinata femminile di Méribel e, qualche giorno dopo, l’Italia ha vinto un’altra medaglia d’oro con Marta Bassino nel SuperG. Ma soprattutto sia Federica Brignone che Sofia Goggia hanno ricominciato la stagione agonistica con tante vittorie in serie, nel segno di una rivalità che non può che far crescere l’intero movimento.
Bagnaia due volte Campione del Mondo – Notizie.com -.


 


Trionfi sfiorati




L’Italia ha vinto tanto in questa annata appena conclusa dello sport, ma più volte è andata vicina al trionfo, e arrivare secondi non può essere mai considerata una vera e propria sconfitta. Come non considerare una rinascita dopo anni difficili le tre finali conquistate dalle squadre italiane di calcio nelle massime competizioni europee per club. L‘Inter in finale di Champions League, la Roma in Europa League e la Fiorentina in Conference League, anche se tutte e tre sconfitte sul campo, hanno dato un chiaro segnale al calcio europeo. Anche la medaglia d’argento ai campionati europei conquistata dalla Nazionale maschile di pallavolo Campione del Mondo in carica, sconfitta in finale dalla Polonia, va comunque considerato un grande traguardo. Un europeo giocato in casa quello disputato dalla Nazionale di Ferdinando “Fefè” De Giorgi che ha saputo riempire di un entusiasmo dilagante ogni palazzo delle sport dove è stata chiamata a giocare, segno di una passione mai sopita per il volley.


 


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Mulè (Fi): “Bisogna indagare sulle trame di Napolitano”

Giorgio Mulè, esponente di Forza Italia, in un’intervista a ‘La Verità’ ritorna sulla rivelazione di Ingroia e sulle parole di Napolitano su Berlusconi.


Stanno facendo molto discutere le parole di Ingroia sulle presunte dichiarazioni di Napolitano si Berlusconi. In particolare, l’ex Capo dello Stato si vantò di aver denigrato il Cavaliere con la Merkel. “In Parlamento è stata depositata una proposta per istituire una commissione d’inchiesta sull’uso politico della giustizia – spiega Mulè in un’intervista a La Verità – questa vicenda delle intercettazioni di Napolitano appartiene esattamente all’oggetto su quale questa commissione dovrebbe fare delle verifiche“.
Giorgio Mulè sulle rivelazioni su Napolitano – Notizie.com – © Ansa


“Per questo motivo mi auguro che venga istituita al più presto la Commissione – continua l’esponente di Forza Italia – senza avere paura di nulla. Perché la verità non deve preoccupare nessuno“.


“Ecco cosa ci dicono le intercettazioni”


Mulè e il significato delle intercettazioni – Notizie.com – © Ansa


Mulè sottolinea come le intercettazioni “rivelano le telefonate del Capo dello Stato con Mancino. Nei suoi confronti, cito esattamente le parole dell’articolo, scrivemmo che gli sarebbero state riservate da parte di Napolitano parole poco benevole con il ricorso a metafore assai lontane dal linguaggio proprio alla sua carica. A Berlusconi sarebbe stata addebitata la responsabilità di aver appannato l’immagine internazionale dell’Italia al punto di tirare un sospiro di sollievo per l’uscita di scena del Cavaliere da Palazzo Chigi“.


“Nel 2012 la Procura smentì immediatamente queste parole – aggiunte l’esponente forzista – ma alla fine la verità esce fuori. Dopo undici anni sappiamo che non solo era vero quanto scritto, ma era addirittura riduttivo rispetto al contenuto delle intercettazioni“.


“Lo ribattezzerei come il Napolitano-gate”


Mulè: “Lo ribattezzerei il Napolitano-gate” – Notizie.com – © Ansa


Mulè si sofferma anche sull’ipotesi di un Ingroia dalla stessa parte di Forza Italia nell’indagine del 2012 non portata a termine: “Questo lo scopriremo solo indagando. Io tutto questo, se fossi ancora il direttore di Panorama, lo ribattezzerei come il Napolitano-gate“.


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