Juventus, caso Pogba: la richiesta della Procura antidoping

Possibile svolta per il caso Pogba. E’ arrivata poco fa la richiesta da parte della Procura antidoping ed ora si attende la decisione del Tribunale.


La carriera di Pogba sembra essere arrivata ad un bivio: il calciatore, infatti, ha deciso di non patteggiare la squalifica per doping e questo apre la strada ad un lungo processo oltre che ad una stangata. Vedremo quale alla fine sarà la sentenza del Tribunale e se la scelta fatta dal francese pagherà oppure no.
La richiesta della Procura per Paul Pogba – Notizie.com – © Lapresse


Le prime notizie, però, non fanno sperare per il meglio. La Procura antidoping, infatti, ha chiesto il massimo della pena per il centrocampista e, in caso di conferma, la carriera potrebbe essere terminata.


La richiesta della Procura per Pogba


Pogba rischia una squalifica di quattro anni – Notizie.com – © Lapresse


Quattro anni di squalifica. E’ questa la richiesta avanzata dalla Procura antidoping per Pogba. Nei giorni scorsi si era ipotizzato un patteggiamento da parte del calciatore per avere una pena dimezzata, ma alla fine il calciatore avrebbe rifiutato questa proposta decidendo di andare a processo e provare a dimostrare la sua innocenza.


Una scelta rischiosa considerando che non è da escludere che si arrivi ad una squalifica di quattro anni. La richiesta è stata avanzata dalla Procura ed ora la palla passa ai giudici. Se confermata possiamo dire che la carriera del transalpino è quasi compromessa considerando che rientrerebbe a disposizione a 34 anni. Lui proverà a dimostrare di non aver preso volontariamente il testosterone sintetico. Un passaggio fondamentale per avere certezza della pena.


La Juventus aspetta


La Juventus potrebbe optare per la rescissione del contratto – Notizie.com – © Lapresse


Il caso Pogba viene seguito da vicino anche dalla Juventus. I bianconeri hanno dato fino a questo momento il massimo sostegno al calciatore, ma con una squalifica di quattro anni ritorna in auge la possibilità di una rescissione contrattuale. Nessuna decisione è stata presa e quasi certamente si attenderà la sentenza definitiva prima di fare una scelta definitiva.


La situazione è in continuo aggiornamento e per Pogba il rischio è quello di dire addio alla sua carriera da professionista in anticipo per la positività al doping. Le prossime settimane in questo senso saranno fondamentali.


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Tria: “Ecco da cosa è decisa la sostenibilità del debito”

Giovanni Tria, ex ministro dell’Economia, in un’intervista a Class Cnbc fa il punto della situazione per quanto riguarda il debito italiano.


E’ un Giovanni Tria che in un’intervista a Class Cnbc, riportata da Milano Finanza, fa il punto sulla situazione economica in Italia ricordando che “la sostenibilità del debito è decisa dai mercati e non dalle regole europee oppure dal comportamento del nostro Paese. Di certo sul nuovo Patto di stabilità si può percorrere la strada del negoziato, ma la trattativa si farebbe comunque di fronte agli investitori istituzionali“.
Il pensiero di Tria sull’economia italiana – Notizie.com – © Ansa


“In questo momento il punto fondamentale resta la credibilità – sottolinea ancora l’ex ministro dell’Economia – noi possiamo investire in deroga quanto vogliamo, ma non si risolverebbe la questione. Bisogna anche dire che i mercati internazionali stanno dando fiducia al nostro governo e questo consente di avere forza anche nel negoziato europeo. Però dobbiamo esporci solo all’interno di un percorso virtuoso“.


Il pensiero di Tria sulla manovra


La posizione di Tria sulla manovra – Notizie.com – © Ansa


Giovanni Tria in questa intervista fa il punto anche sulla manovra: “La vedo con visione. Bisognava dare l’impressione del controllo della finanza pubblica e il governo ha affrontato una fortissima spinta al deficit, condizionata dal Superbonus e da altre cose. Non è un provvedimento con una politica espansiva, ma si è deciso di mettere in campo una buona forma di contenimento e forse gli spazi per agire erano pochi“.


“Si poteva anche essere più coraggiosi – sottolinea ancora l’ex ministro – ma si deve sempre dichiarare con correttezza quello che si fa e per quali scopi. Solo in questo modo si può creare una credibilità“.


“L’Italia non può chiedere solo la flessibilità”


Tria sul Patto di stabilità – Notizie.com – © Ansa


Secondo quanto sottolineato da Tria, “l’Europa deve creare una politica di indirizzo degli investimenti e l’Italia in questo negoziato non può rivendicare solo maggiore flessibilità solidare per fare più debito. E non si deve rischiare di gettare ombre sulla sostenibilità del nostro debito. La richiesta di deroghe e concessioni potrebbe danneggiare la nostra credibilità“.


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‘Giù dai tacchi’ di Luisa Belletti: la recensione del libro

Recensione a cura di Ilaria Solazzo. “Giù dai tacchi” scritto da Luisa Belletti per la casa editrice Bertoni e pubblicato il 28 giugno 2022. 


“Sei giovane, sei bella, la vita ti sorride. Hai piani e progetti per il futuro, hai incontrato l’amore. Tutto sembra perfetto. Insomma, un’esistenza “sui tacchi a spillo”. Poi arriva lei, la malattia, il mostro malefico che ti butta “giù dai tacchi”. E inizia il calvario. Ma stavolta il “mostro” ha fatto male i conti, ha incontrato una tipa tosta, ben decisa a non arrendersi, a non lasciare nulla di intentato. Luisa, nella sua quotidiana lotta, conta due preziosi alleati: il suo amore Riccardo e la cavalla Ciccina. E proprio il rapporto straordinario che instaura con l’animale rappresenta una delle chiavi di volta della sua nuova vita. Un’esperienza incredibile che Luisa e la sua associazione hanno voluto proporre anche agli altri, a chi vive periodi di disagio e di malattia”. Queste le parole con cui viene presentato ufficialmente “Giù dai tacchi” scritto da Luisa Belletti per la casa editrice Bertoni e pubblicato il 28 giugno 2022.
‘Giù dai tacchi’ di Luisa Belletti – Notizie.com


146 pagine egregiamente scritte che accompagnano il lettore, una dopo l’altra, in un viaggio straordinario. L’affascinante vicenda genera un legame speciale tra i lettori e la scrittrice, che inevitabilmente, a sua insaputa diviene un nuovo membro di ogni famiglia. Luisa dona al pubblico una storia di ordinaria straordinarietà che si legge velocemente e con coinvolgimento, perlomeno per me è stato così: avevo voglia di scoprire nel dettaglio ogni ‘sfumatura’ dell’abile penna della Belletti. L’autrice, cresciuta a Longiano, un paese sulle colline alle spalle della riviera romagnola, grazie alla sua famiglia, ha potuto trascorrere l’infanzia a stretto contatto con la natura, accompagnata quotidianamente dalla presenza calda e rassicurante dei vari animali. Appassionata di arte e discipline umanistiche, negli anni ha avuto modo di approfondire costantemente i suoi studi sul piano olistico e spirituale, rafforzata in questo percorso da una forte esperienza personale. Da sempre impegnata in attività di volontariato unisce il suo amore per i cavalli al desiderio di aiutare il prossimo, sviluppando una propria filosofia e un particolare approccio, apprezzato da diverse realtà italiane del settore. Questo suo progetto editoriale, firmato Bertoni Editore, è una “esplosione” di emozioni.
‘Giù dai tacchi’ di Luisa Belletti – Notizie.com


Ogni singolo capitolo nutre mente e cuore, donando preziosi insegnamenti a chiunque. Va detto che il dramma di dover affrontare una malattia improvvisa è un’esperienza profondamente destabilizzante che può colpire ogni aspetto della vita di una persona. In un istante, la prospettiva del futuro può trasformarsi, dando vita a una serie di emozioni intense e spesso contrastanti. Bisogna fare i conti con il senso di shock e di incredulità di fronte alla notizia. La malattia improvvisa si abbatte come un fulmine a ciel sereno, sconvolgendo la routine quotidiana e mettendo in discussione le sicurezze precedentemente acquisite. La paura dell’ignoto diventa un compagno costante, alimentato dalla consapevolezza che la vita, in un attimo, può prendere una piega imprevista. La malattia, ahimè, non colpisce solo il corpo, ma anche la mente e lo spirito. La lotta contro il dolore fisico si accompagna spesso a una battaglia emotiva, con alti e bassi che possono sfidare la forza interiore. Frustrazione e rabbia possono emergere, insieme alla tristezza per la perdita di una salute che prima si dava per scontata. L’improvvisa malattia, purtroppo, non colpisce mai solo il paziente, ma anche tutti coloro che ha intorno. La famiglia e gli amici possono trovarsi impreparati e costretti a fare i conti con la vulnerabilità della vita. L’empatia e il sostegno diventano fondamentali, ma allo stesso tempo possono emergere tensioni e preoccupazioni legate al futuro.

La ricerca di risposte diventa una parte essenziale del percorso. I medici sono guide preziose in un viaggio incerto… il percorso terapeutico può essere lungo e faticoso. Nel mezzo di questa tempesta emotiva, emergono spesso storie di resilienza straordinaria. Le persone ammalate improvvisamente si ritrovano a riscrivere il significato di forza interiore e coraggio, come è successo proprio a Luisa Belletti. La scrittrice, dovendo fare i conti con la malattia, ha trovato risorse nascoste, connessioni più profonde con gli altri e una rinnovata consapevolezza della fragilità dell’esistenza. Il dolore l’ha portata ad una riflessione più profonda sul proprio essere.
‘Giù dai tacchi’ di Luisa Belletti – Notizie.com


In quei frangenti, le priorità cambiano, e si apprezza la bellezza dei momenti quotidiani. Il dramma di affrontare una malattia improvvisa può, in ultima analisi, rivelarsi una lezione di vita, insegnando la gratitudine per la salute e la forza di fronte alle avversità. All’inizio del libro, l’autrice augura a chiunque di trovare in quelle pagine conforto, motivazione, fiducia e speranza, insieme alla certezza che nessuno è mai completamente solo. Un meraviglioso viaggio che guida al desiderio di bene, che allarga lo sguardo del cuore alle persone che incontriamo permettendoci di sentirne veramente l’essenza. La trama della storia narrata pare colmarsi di significati e di profondità: essere e apparire, pubblico e privato, verità e menzogna, immoralità e coscienza, egocentrismo e senso famigliare, opportunismo e senso dell’amicizia, amore e indifferenza.

L’autrice porta il lettore a riflettere sul proprio ‘io’. Insegna a pesare le cose importanti, a rivedere sotto un altro punto di vista la quotidianità nella sua unicità. Le sue parole possono spostare il cuore e la mente dei lettori, stimolare riflessioni profonde e promuovere la comprensione tra le persone. Il suo lascito letterario diventa una testimonianza indelebile del talento e della capacità di connettersi con l’umanità. La Belletti non ha dimostrato di essere solo una brava scrittrice ma ha meritato di essere considerata un’osservatrice appassionata del mondo e una narratrice abile che ha saputo donare vita alle parole. La sua eredità si perpetua attraverso le generazioni, ispirando nuovi scrittori a coltivare il dono della scrittura con passione e dedizione.


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“Lautaro Martinez mi ricorda Batistuta”: il paragone dell’ex attaccante divide

“Seguo il capitano dell’Inter da quando era al Racing Club, è un calciatore incredibile”, ha detto a Notizie.com. Poi su Pioli: “Ha dimostrato di essere un grande allenatore, merita fiducia”


Guida la classifica marcatori dell’attuale Serie A, 12 gol in 14 partite. Trascina leader essendone diventato capitano e leader assoluto. Se lo gode Simone Inzaghi, uno come Lautaro Martinez. Non si limita a segnare: si sacrifica, apre gli spazi ai compagni, si spreme per il collettivo più che nella ricerca per le soddisfazioni personali.
La foto di Gabriel Omar Batistuta e Lautaro Martinez (Ansa Foto) – Notizie.com


“Di tutto il campionato, dovessi scegliere un partner in attacco, prenderei sicuramente Lautaro”: parole di Mattia Graffiedi, ex attaccante di Cesena e Milan (tra le tante), in esclusiva a Notizie.com. “Sono milanista, però lo devo ammettere: è un calciatore incredibile. Lo seguivo già in Argentina ai tempi del Racing Club, è un grande giocatore e non solo per le qualità tecniche. Mi ricordava Batistuta. In campo fa veramente la differenza. Io in attacco con lui? Magari ci avessi giocato. Nella mia carriera sono sempre stato quello a muoversi di più davanti, giocavo con Bucchi, Riganò, tanti altri centravanti puri. Io correvo e loro segnavano. Chi gioca con Lautaro riceve una grossa mano anche da questo punto di vista”.


Graffiedi difende Pioli: “Ha dimostrato già di essere un top, merita più fiducia”


Mattia Graffiedi ha parlato a Notizie.com (Ansa Foto) – Notizie.com


Graffiedi, ora allenatore, ha difeso poi Stefano Pioli, criticatissimo in questo inizio di stagione: “L’allenatore forte si vede nei momenti di difficoltà. In alcune squadre, quando le cose vanno bene, le cose viaggiano da sole. A meno che uno non provi a inventarsi qualcosa di particolare… Vedi Garcia al Napoli, avrebbe potuto sfruttare di più l’eredità lasciata da Spalletti. Io sono un estimatore di Pioli, sono sicuro che uscirà dal momento di difficoltà, è competente e anche una grandissima persona“.
Stefano Pioli è stato difeso da Mattia Graffiedi: “Lui è un top e una grandissima persona” (Ansa Foto) – Notizie.com


Il tecnico rossonero è stato messo in discussione più volte: “Ha avuto tanti infortuni che hanno condizionato, lui ha già dimostrato di essere un allenatore di livello”, ha concluso Graffiedi. “L’anno scorso gli davano del matto perché aveva cambiato modulo, quest’anno ha giocato una partita con 2 punte e doveva essere già esonerato. Rimetterà a posto la situazione. Senza 3-4 giocatori, è chiaro, il Milan non è però la squadra che può competere per altissimi livelli”.


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“Io coltivo”: flash mob per la coltivazione domestica della cannabis

L’associazione “Meglio Legale”, ha realizzato una manifestazione davanti a Montecitorio, nonostante l’esplicito divieto della Questura di Roma


Piazza Montecitorio. Questa mattina Flash Mob “Io coltivo”, organizzato dall’associazione Meglio Legale per il lancio di una Proposta di Legge d’iniziativa popolare per la coltivazione domestica della cannabis, proprio come sta avvenendo in questi giorni in Germania. La manifestazione serve a lanciare la raccolta firme. L’obiettivo è quello di raccogliere 50.000 sottoscrizioni così come previsto dalla legge.
Il flash mob organizzato davanti a Montecitorio – Notizie.com


La manifestazione si è svolta nonostante la Questura di Roma abbia notificato ad Antonella Soldo, che l’ha organizzata, un esplicito divieto: “un divieto incomprensibile” per i sostenitori che hanno deciso di presentarsi ugualmente nonostante la disobbedienza alla disposizione del questore potrebbe rientrare nell’articolo 650 del codice penale e nell’articolo 18 del TULPS (con pena il carcere fino a 6 mesi o un’ammenda fino a 413 euro).


Ma perché questa proposta di legge di iniziativa popolare? Quali sono le motivazioni che hanno spinto organizzatori e politici ad essere in piazza oggi? Ecco le dichiarazioni dei protagonisti…





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Il direttore Leijtens a Meloni: “Su accordo con Albania nessun aiuto…”

Il numero uno di Frontex, l’Agenzia europea di guardia costiera e frontiera, non può collaborare con l’Italia sui rimpatri con i vicini albanesi


Frontex alza le mani anzi, se ne guarda bene d’intervenire sul famoso accordo tra Italia e Albania sulla migrazione. E annuncia che non potrà dare il suo supporto al governo italiano sulle operazioni di rimpatrio dei migranti “irregolari” che verranno portati nei centri sulla costa albanese. A dirlo è il numero uno dell’Agenzia europea Hans Leijtes che si occupa dei rimpatri e di operare sulle frontiere e sulle coste dei paesi extra–Ue: “Anche se siamo attivi in Albania, non potremo aiutare l’Italia con i rimpatri da lì perché non ci è consentito farlo da Paesi extra-Ue“.
Ursula von Der Leyen con alle sue spalle il numero uno di Frontex Hans Leijtens (Ansa Notizie.com)


Una doccia fredda per il Belpaese e per l’accordo che Meloni e Rama, il primo ministro albanese, hanno trovato non meno di due mesi fa circa e lo dice al quotidiano la Stampa. Hans Leijtens sarà a Roma per un’audizione in Parlamento e probabilmente spiegherà questa situazione al governo, Di sicuro un problema in più, da non sottovalutare. Il problema non è di poco conto ed è esclusivamente legislativo, anche perché chi ottiene il diritto d’asilo nei centri “italiani” sul territorio albanese, secondo quanto si apprende dalla Ue, “rischia di essere escluso dal meccanismo europeo di ridistribuzione che verrà introdotto con il nuovo Patto migrazione e asilo”.


“Frontex continuerà a fare del suo meglio”


La firma tra Italia e Albania con Rama e Meloni per il patto sull’immigrazione (Ansa Notizie.com)


Per l’Italia e per la Meloni, ma anche per Rama l’intesa siglata potrebbe non essere agevolata anzi contrastata ancora di più. L’ex generale olandese Leijtens, ora a capo di Frontex, dove si è insediato il 1° marzo di quest’anno, proprio tre giorni dopo il naufragio di Cutro che costò la vita ad almeno 94 migranti. L’inchiesta su quella tragedia è ancora in corso, ma il numero uno di Frontex, nonostante non fosse ancora entrato, sottolinea che l’Agenzia non commise alcun errore: “La tragedia che si è verificata è profondamente spiacevole e ogni singola vita persa è un doloroso promemoria della dura realtà in mare. Tuttavia, alla luce di quanto sapevamo in quel momento, le nostre azioni sono state corrette e conformi a tutti i protocolli”.


Hans Leijtens, inoltre, garantisce che “Frontex continuerà a fare del suo meglio per comprendere e rispondere alle situazioni nel miglior modo possibile, e a lavorare instancabilmente per salvare vite umane“. E ci mancherebbe, visto che è il suo lavoro e obiettivo principale.


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Sanità, pensioni medici: Schillaci fa chiarezza

Sanità, in una intervista rilasciata al ‘Corriere della Sera’ è intervenuto il ministro della Salute, Orazio Schillaci. Tanti i temi affrontati, in primis quello relativo alla pensione dei medici 


Importanti temi quelli che sono stati affrontati direttamente da Orazio Schillaci in una lunga intervista rilasciata al ‘Corriere della Sera‘. L’attuale ministro della Salute ha voluto fare chiarezza in merito alla pensione dei medici ed altri argomenti. Proprio come quello dello sciopero dei medici che è andato in porto nella giornata di ieri e solamente per 24 ore. Questo è stato il suo commento a riguardo: “Indicatemi una sola volta in cui i medici siano rimasti soddisfatti. Siamo sulla strada giusta.
Il ministro della Salute, Orazio Schillaci (Ansa Foto) Notizie.com


Continuano a chiedere più fondi e li abbiamo aumentati, stipendi più alti e i rinnovi contrattuali prevedono consistenti aumenti in busta paga”. Una categoria, come quella del personale sanitario, che vive una vita “sotto pressione”. Il governo, allo stesso tempo, sta seriamente pensando ad un taglio delle pensioni: “Ci siamo impegnati a correggere. Nel maxiemendamento che sta per essere presentato in Senato la norma viene grandemente mitigata”.


Anche se, dall’altra parte, l’obiettivo degli operatori sanitari è quello di ottenere uno stralcio. Su questo, però, Schillaci è stato fin troppo chiaro ed ha rifiutato la proposta: “Quello non si può avere per motivi tecnici. Col ministro Giancarlo Giorgetti abbiamo concordato che siano salvaguardati medici e infermieri dipendenti che vanno in pensione col trattamento di vecchiaia e quelli che hanno maturato requisiti per l’assegno di anzianità entro l’entrata in vigore della legge di Bilancio 2024”.


Sanità, Schillaci non ci sta: “Più di così cosa dobbiamo fare?”




Le novità, inoltre, non sono affatto finite qui: “Abbiamo chiesto che una parte dei fondi per il rinnovo dei contratti collettivi del personale sanitario (pari a 300-400 milioni dei 2,4 miliardi stanziati) sia corrisposto in anticipo a titolo di incremento dell’indennità di specificità”. Una proposta che non soddisfa del tutto il personale che continua a chiedere decisamente di più. Una richiesta che non può essere accontentata del tutto.
Il ministro della Salute, Orazio Schillaci (Ansa Foto) Notizie.com


Su questo Schillaci ha ribadito: “Più di così? Parliamo di 3 miliardi, quelli messi in bilancio per il 2024 e i 2,3 della legge 2023, in tutto 5,3. Non mi si venga a dire che il governo vuole depotenziare la sanità pubblica“. Si tende ad incrementare le risorse per aumentare gli stipendi: “Piuttosto siano rapidi nella trattativa per il rinnovo del contratto. Dipende da loro. Li vedo sempre divisi. Anche perché l’Intersindacale non ha scioperato”.


Sul fatto che medici ed infermieri vanno via dall’Italia per scappare e lavorare all’estero aggiunge: “Stiamo lavorando col Mef per togliere il vincolo al tetto di spesa per le assunzioni di personale. Non tutte le Regioni hanno raggiunto il tetto già disponibile. Alcuni non garantiscono le prestazioni dovute al cittadino. Gli operatori potranno guadagnare di più grazie all’aumento delle tariffe delle ore extra turno. In totale 2.000 euro al mese per un medico e 1.200 per un infermiere. Non mi sembra poco, soprattutto in questi tempi“.


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“Olé” all’altare: torero virale per non essersi presentato al matrimonio

La chiamata un’ora prima dell’inizio del grande evento e la fuga dalla sua futura sposa: la storia di Ortega ha lasciato tutti senza parole


Sabato scorso, 2 dicembre, doveva essere un giorno speciale, il più bello della vita di Juan Ortega e Carmen Otte Alba: il loro matrimonio. Le nozze, però, alla fine, non sono andate come speravano. Lui è un rinomato torero in Spagna, lei una cardiologa. Si sarebbero dovuti sposare proprio all’inizio del mese, ma qualcosa è andato storto e non è andata in scena alcuna celebrazione. Infatti, proprio Ortega è diventato virale e ha fatto notizia per aver lasciato all’altare quella che sarebbe dovuta essere la sua futura moglie.
Juan Ortega dopo una corrida (Ansa) – Notizie.com


Secondo il quotidiano ABC, che ha potuto parlare e intervistare diversi invitati al grande evento, il torero avrebbe chiamato Carmen Otte un’ora prima dell’inizio della cerimonia, e il tutto per esprimerle i suoi dubbi sulla decisione finale. Per questo, poi, non si è più presentato: era troppo incerto e non se l’è sentita. La donna, che era già pronta ad affrontare e a vivere il suo grande giorno, ha ricevuto una terribile telefonata, quella che nessuno vorrebbe mai ricevere in una situazione del genere. Alcuni degli invitati erano addirittura già arrivati in chiesa, dove avrebbe avuto luogo tutta la celebrazione, ma la chiamata tra i due è stata decisiva e determinante per far saltare tutto.


Cosa è successo




Secondo quanto riportato dai media spagnoli, negli ultimi giorni non c’era stato nulla che potesse far presagire un ripensamento di Ortega all’ultimo momento. Il giorno prima, ovvero venerdì scorso, 1 dicembre, la coppia aveva anche organizzato una festa prematrimoniale, che è andata benissimo e si è svolta in modo del tutto normale. I due, tra l’altro, erano stati visti estremamente tranquilli, sorridenti e in piena armonia. Tutto faceva pensare a un matrimonio con i fiocchi. Ma così non è stato.
Il torero Juan Ortega durante una corrida (Ansa) – Notizie.com


La notte forse ha portato consiglio al torero, anche se quello più disastroso. I dubbi sono incalzati, erano troppi, e lui non ce l’ha fatta: all’ultimo minuto ha cambiato idea senza presentarsi all’altare. La sposa, ovviamente, ne è rimasta fortemente colpita, così come tutta la sua famiglia, che è rimasta scioccata e senza parole dall’inaspettata cancellazione avvenuta solamente un’ora prima dell’inizio dell’evento. Tutto è stato reso noto da diversi invitati al matrimonio ai media locali: persone vicine alla coppia sostengono che i parenti di Carmen Otte “non potevano credere a quello che è successo”.


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Salario minimo, Magi: “Grave quello che ha fatto il Governo nel merito e nel metodo” [VIDEO]

Riccardo Magi, segretario nazionale di +Europa, in esclusiva ai nostri microfoni sul salario minimo: “Il governo su questo tema è andato in difficoltà”.


Dopo la bagarre di ieri, via libera dell’Aula della Camera al maxi emendamento che affossa i 9 euro chiesti dalle opposizioni e delega al governo di trovare un meccanismo sostitutivo per “retribuzioni eque”. I voti a favore sono stati 153, 118 i contrari, 3 gli astenuti. Il testo va al Senato.
Riccardo Magi in esclusiva ai nostri microfoni – Notizie.com – © Ansa


Durante la votazione l’opposizione ha urlato in coro “vergogna, vergogna” ed esposto cartelli. Notizie.com ha raccolto il parere del segretario nazionale di + Europa Riccardo Magi.


Magi: “La protesta delle opposizioni doveva essere clamorosa”


Il pensiero di Magi sul salario minimo – Notizie.com – © Ansa


Segretario Magi, cosa sta accadendo in queste ore in Aula rispetto al salario minimo? Non c’è una novità precisa, ma le opposizioni hanno dato vita ad una clamorosa protesta.


“La protesta delle opposizioni non poteva che essere clamorosa di fronte ad una destra che ha stralciato la proposta di legge unitaria della minoranza sul salario minimo sostituendola con una delega al governo. Questo è grave sia nel metodo perché era una proposta in quota opposizioni e, quindi, per bocciarla bisognava votare contro. Ma anche nel merito perché in questo provvedimento ci sono molte cose che non ci piacciono. Per esempio manca l’indicazione chiara sul salario minimo e quindi troviamo ancora più incertezza per i settori della logistica e dei servizi“.


Nella decisione del governo c’è una tattica politica? Perché sul salario minimo ci sono state prove generale di compattezza per quanto riguarda l’opposizione.


“E’ una delle poche iniziative su cui quasi tutte le opposizioni si sono trovate unite e il governo è andato in difficoltà. Non dimentichiamoci che proprio su questo tema la maggioranza ha sbandato perché sa che si tratta di un argomento molto caro ai cittadini e sarebbe stato impopolare votare contro la proposta. Da qui la convocazione del famoso tavolo ad agosto, la chiamata in causa del Cnel. Noi ci aspettavamo una controproposta dell’esecutivo. Invece si ha ancora una volta un rinvio di almeno sei mesi“.


Intervista a cura della nostra inviata Luigia Luciani


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Salario minimo e Metsola a Palazzo Chigi: la giornata politica in diretta [VIDEO]

In diretta dalla Camera dei deputati la giornata politica di oggi: salario minimo, Metsola a Palazzo Chigi e le ultime novità, attraverso il racconto dei protagonisti.


Si torna a Montecitorio per discutere di salario minimo. Chiusa la caotica giornata di ieri, l’esame della proposta di legge è ripreso oggi, dalle 09:45, con le dichiarazioni di voto e il voto conclusivo del provvedimento. Solo che ormai le opposizioni che avevano spinto per il testo hanno ritirato la propria firma: scomparso il riferimento a una retribuzione di 9 euro all’ora (lordi), comparsa una delega al governo per un’equa retribuzione.
Gli aggiornamenti in diretta da Montecitorio – Notizie.com – © Ansa


Interviste e video a cura della nostra inviata Luigia Luciani


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