Per il 2024, gli alleati non avranno difficoltà a raggiungere l'obiettivo dei 40 miliardi di euro — gli Stati Uniti, da soli, supereranno questa cifra con il loro pacchetto supplementare di 60 miliardi di dollari per l'Ucraina. Tuttavia, ostacoli politici e legali in diverse capitali indicano che i governi probabilmente dovranno rivalutare annualmente l'obiettivo per decidere se aumentare o ridurre l'impegno, a seconda della situazione sul campo di battaglia, secondo fonti anonime.
Alcuni alleati sono riluttanti a formalizzare l'impegno con una cifra concreta e preferiscono semplicemente promettere di mantenere lo stesso livello di supporto. Altri, invece, temono di pubblicare cifre precise sulle loro donazioni, preoccupati che ciò possa rivelare informazioni sulla reale entità del loro aiuto.
Il piano pluriennale, proposto a fine maggio, sarà presentato al presidente ucraino Volodymyr Zelensky durante un vertice dei leader della NATO a Washington all'inizio di luglio. Sebbene molti dettagli debbano ancora essere concordati, incluso il conteggio, gli alleati potrebbero raggiungere un accordo se i 40 miliardi di euro di aiuti per l'Ucraina potessero essere scontati dall'impegno esistente della NATO di spendere almeno il 2% del PIL per la difesa. Tuttavia, ciò rischierebbe di intaccare le difese degli stessi alleati, soprattutto se i ministeri delle finanze non accettassero di aumentare i livelli di spesa complessivi.
La scorsa settimana, il blocco ha concordato un 14° pacchetto di sanzioni contro la Russia, mirato alla flotta ombra di petroliere della Russia e alle spedizioni di gas naturale liquefatto verso paesi terzi.