L'Honduras mette in discussione la cooperazione militare con gli Stati Uniti, in risposta alle proposte di Trump su deportazioni di massa

La presidente dell'Honduras, Xiomara Castro, ha recentemente sollevato un acceso dibattito politico con le sue dichiarazioni riguardanti la cooperazione militare con gli Stati Uniti, in risposta alle minacce di deportazione di massa da parte del presidente eletto Donald Trump. Durante un discorso trasmesso in diretta nazionale il 1° gennaio, Castro ha affermato che se Trump dovesse attuare le sue promesse di espulsioni massicce, il suo governo sarebbe costretto a riconsiderare le politiche di cooperazione militare con Washington.  

Una posizione chiara contro le deportazioni  

Castro ha sottolineato che la presenza militare statunitense in Honduras, mantenuta senza alcun compenso per decenni, non avrebbe più giustificazione in caso di espulsioni di massa. "Di fronte a un atteggiamento ostile di espulsione dei nostri fratelli, dovremmo considerare un cambiamento delle nostre politiche di cooperazione con gli Stati Uniti, specialmente in ambito militare," ha dichiarato la presidente. Ha inoltre espresso la speranza che l'amministrazione Trump si dimostri aperta al dialogo.  

Reazioni interne e internazionali  

Le dichiarazioni di Castro hanno suscitato reazioni contrastanti nel panorama politico honduregno. Jorge Cálix, un potenziale candidato presidenziale per il Partito Liberale, ha criticato la presidente, affermando che le sue parole mettono "l'Honduras in grave pericolo" per motivi personali e ideologici. Anche Olban Valladares, analista politico e aspirante candidato per il Partito Innovazione e Unità, ha espresso il suo disappunto, sottolineando che l'Honduras non ha la capacità di minacciare gli Stati Uniti e che tali affermazioni potrebbero rendere i migranti honduregni obiettivi ancora più vulnerabili per l'amministrazione Trump.  

Un contesto geopolitico complesso  

La principale presenza militare degli Stati Uniti in Honduras si trova alla base aerea Soto Cano, utilizzata per missioni umanitarie e anti-droga in Centro America. La situazione attuale mette in evidenza le tensioni tra i due paesi e solleva interrogativi sulle future relazioni bilaterali. Mentre il Dipartimento della Difesa statunitense si è astenuto dal commentare le dichiarazioni di Castro, il silenzio dell'ambasciata americana in Honduras potrebbe indicare una strategia di attesa rispetto agli sviluppi futuri.  

In questo clima incerto, l'Honduras si trova a dover navigare tra le proprie esigenze interne e le pressioni esterne, mentre il mondo osserva attentamente come si evolverà questa delicata situazione politica.

 

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