Le banche degli Emirati Arabi Uniti bloccano le transazioni per le aziende russe

Negli ultimi mesi, le aziende russe si trovano ad affrontare una crescente difficoltà nelle transazioni finanziarie a causa delle nuove sanzioni imposte dagli Stati Uniti. Le banche degli Emirati Arabi Uniti, che fino a poco tempo fa erano considerate un importante "hub" finanziario per le operazioni commerciali russe, hanno iniziato a bloccare e ritardare i pagamenti legati a queste aziende. 

Questa situazione sta aggravando ulteriormente le sfide economiche già significative che la Russia deve affrontare a causa delle sanzioni occidentali. Secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa russa RBC, oltre cinquanta banche, tra cui la statale Gazprombank, hanno adottato procedure di verifica dei pagamenti notevolmente più rigorose. Questo cambiamento ha portato a ritardi significativi: mentre in passato le transazioni attraverso le banche di Dubai richiedevano solo 1-3 giorni, ora possono impiegare fino a due settimane o addirittura un mese. 

Molte aziende segnalano che i fondi vengono trattenuti o restituiti, e in alcuni casi, le transazioni sembrano essere scomparse del tutto. Ci sono numerosi resoconti di fondi prelevati dai conti emiratini che non sono stati accreditati nei conti bancari russi. Le nuove restrizioni imposte dagli Stati Uniti hanno costretto le banche degli Emirati a rivedere i termini di cooperazione, imponendo un controllo più severo sui pagamenti. 

Di conseguenza, per alcune categorie merceologiche, come l'elettronica e le attrezzature industriali, le banche degli Emirati hanno addirittura sospeso completamente le attività di transazione. Le aziende russe avvertono che potrebbe emergere uno scenario in cui solo una o due banche degli Emirati siano disposte a elaborare transazioni, minacciando così la loro capacità di effettuare pagamenti attraverso questa via commerciale. 

Inoltre, un rapporto di Reuters ha evidenziato una diminuzione del 10,5% delle esportazioni denominate in yuan dalla Cina verso la Russia nel mese di novembre, anch'essa attribuibile ai problemi di pagamento. Anche quest'anno, le aziende russe avevano già lamentato un aumento dei controlli e dei rifiuti nelle transazioni da parte delle banche kirghize.  

In sintesi, la situazione attuale rappresenta una sfida significativa per le imprese russe che dipendono dalle transazioni attraverso gli Emirati Arabi Uniti. Con l'intensificarsi delle sanzioni e il deterioramento delle relazioni commerciali, il futuro delle operazioni finanziarie russe in questa regione appare sempre più incerto.

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