Crescente tensione sul fronte ucraino: il ruolo degli alleati e il rischio di escalation

Joe Biden ha autorizzato segretamente Kyiv a utilizzare armi statunitensi solo nell'area vicino a Kharkiv, sollevando "serie preoccupazioni" a causa dell'offensiva in corso. Gli Stati Uniti e la Germania hanno dato il via libera all'uso delle loro armi contro la Russia in questa zona, con il supporto di Italia, Canada e Slovacchia. La Polonia, per motivi storici e geografici, ha mostrato un forte attivismo, dichiarandosi pronta a inviare truppe e abbattere missili russi sul territorio ucraino, un'azione che potrebbe trasformare il conflitto in una guerra mondiale.

Jens Stoltenberg ha proposto di coordinare l'aiuto militare sotto l'ombrello della NATO e di fornire nuove risorse a Kyiv. Intanto, la Francia avanza con la proposta di inviare "boots on the ground", un'iniziativa paradossale che potrebbe far crollare ogni principio di deterrenza. Il ministro degli Esteri russo Lavrov menziona piani di "deterrenza nucleare" in risposta al possibile dispiegamento di missili americani a corto e medio raggio. Il portavoce del Cremlino accusa gli alleati di spingere l'Ucraina a proseguire una guerra insensata.

Esiste il rischio che Kyiv, per dimostrare successo sul campo, utilizzi l'intero arsenale fornito senza il consenso dei partner, avvicinando il mondo a un conflitto nucleare su vasta scala.

 

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