Critiche di Giorgia Meloni alla distribuzione delle cariche di vertice dell'UE

Il Primo Ministro italiano Giorgia Meloni ha espresso forti critiche riguardo ai piani per la distribuzione delle principali cariche istituzionali dell'Unione Europea, affermando che tali piani ignorano i successi dei partiti di destra alle recenti elezioni del Parlamento Europeo.

Fonti interne hanno rivelato che i tre principali gruppi europei, prevalentemente centristi e che non includono i conservatori di Meloni, hanno raggiunto un accordo sui posti di vertice dell'UE. Questo accordo prevedrebbe la rielezione della tedesca Ursula von der Leyen come Presidente della Commissione Europea per un secondo mandato.

"Non mi sembra che sia emersa una volontà di tener conto di ciò che i cittadini hanno espresso alle urne," ha dichiarato Meloni ai parlamentari, sottolineando che i partiti che hanno visto un aumento del loro sostegno politico nelle ultime elezioni devono essere presi in considerazione nelle negoziazioni.

I Fratelli d'Italia, il partito di destra guidato da Meloni e principale forza del gruppo dei Conservatori e Riformisti Europei (ECR) nel Parlamento Europeo, hanno ottenuto la maggioranza dei voti in Italia. Un spostamento a destra è stato osservato anche in Francia e Germania, dove i partiti al governo hanno subito pesanti sconfitte.

Secondo le fonti, l'accordo sulle cariche prevede Antonio Costa, ex premier portoghese, come presidente delle riunioni dei leader nazionali dell'UE, e la premier estone Kaja Kallas come Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza.

Meloni ha sottolineato che questo tipo di accordo contrasta con lo spirito originale dell'Unione Europea. Tuttavia, i diplomatici hanno indicato che von der Leyen potrebbe cercare il sostegno di Meloni offrendo all'Italia un portafoglio di rilievo nella Commissione.

Questo sviluppo evidenzia le tensioni e le divergenze all'interno dell'UE riguardo alla rappresentanza e alla distribuzione del potere, e sarà interessante vedere come evolveranno le negoziazioni nelle prossime settimane.

 

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