Europee, Vannacci a Notizie.com: “Lo spot elettorale? Lo rivendico, è autentico. Fa riferimento a Decima Mas, glorioso reparto che ha operato fino al 1943”

“Guardi le cito un dato per rispondere alla sua domanda. Alle prossime europee si presentano circa 800 candidati …E si parla solo di me. Ovviamente la mia è una candidatura che ha fatto la storia, ma io non sono certamente un fenomeno da baraccone”. In esclusiva a Notizie.com il generale Roberto Vannacci ci racconta la sua prima volta da candidato a pochi giorni dalle europee


La Lega chiuderà la campagna elettorale per le Europee il 6 giugno a Roma, con una manifestazione a cui parteciperanno il segretario Matteo Salvini e Roberto Vannacci, candidato in tutte le circoscrizioni.
Generale Roberto Vannacci, candidato indipendente Lega


L’appuntamento è alle 18 in piazza Santi Apostoli, e seguirà quello di Milano, sempre con il leader e il generale, in piazza Duomo il primo giugno, domani  alle 15. “Saranno feste di libertà e democrazia, alle quali si aggiunge quella di Bari di lunedì 3 giugno, che uniranno i territori di tutta Italia con un obiettivo comune: riportare buonsenso e concretezza in Europa.Noi ci siamo!”, ha scritto nelle scorse ore Matteo Salvini sui social rilanciando gli appuntamenti. Ma quando al voto dell’8 e del 9 giugno mancano una manciata di giorni,  qual è il bilancio di questa “prima volta” che ne fa l’uomo più discusso di questa campagna elettorale? Stiamo parlando ovviamente del candidato indipendente della Lega, proprio lui il generale Roberto Vannacci,  che questa mattina Notizie.com ha raggiunto al telefono per un’intervista. Disponibile, cordiale  e mai banale, ecco come Vannacci ci ha raccontato gli ultimi 30 giorni di questa inedita esperienza.


Generale Vannacci, domani salirà sul palco con Salvini a Milano. Poi il prossimo 6 giugno sarà a Roma. E’ stato da subito nell’occhio del ciclone, ma questa campagna elettorale lei come l’ha affrontata e soprattutto come se l’è costruita?


“Mi sono basato sugli inviti delle associazioni per la presentazione dei miei libri. Quindi ho potuto mettere insieme le mie affermazioni da candidato alle europee come da scrittore e uomo qualunque. Ho avuto solo ospitate e tutta la parte organizzativa di eventi o comizi è stata a carico di altre persone, la potremmo definire una campagna elettorale partita e condotta dal basso. Se consideriamo soltanto l’ultimo mese, la mia agenda aveva segnati almeno un paio di appuntamenti al giorno. Puglia, Lazio, Lombardia…Ho toccato tutte o quali le regioni d’Italia.


Vannacci esclusivo, “Vi racconto la mia campagna elettorale. E sulle parole del Papa…”


Generale Roberto Vannacci, candidato indipendente Lega alle prossime europee


C’è qualcosa che l’abbia sorpresa, in negativo o in positivo? 


“Sono rimasto colpito dall’affluenza, dalla simpatia, dalla vicinanza di tutti coloro che hanno partecipato agli eventi di cui ero l’ospite “d’onore”. Posti esauriti in quasi tutti gli appuntamenti, addirittura non sono mancate occasioni in cui la gente è restata in piedi. Le persone  mi hanno  mostrato affetto in metro, al bar, per strada. Ovviamente tutti mi hanno espresso l’auspicio che io ce la possa fare, insomma che venga eletto. Non sono un politico, eppure ho trovato condivisione delle mie idee soprattutto tra le persone semplici.


E questo aspetto lei ritiene sia in contraddizione rispetto all’immagine di candidato divisivo e scomodo che è stata portata avanti in questi mesi? Certe sue frasi non sono certo passate inosservate e non sono nemmeno cadute nel dimenticatoio…


“Mi ha sorpreso che mentre certa stampa mi ha spesso definito come il male assoluto, la grande moltitudine della società con cui ho interagito abbia invece dimostrato apprezzamento per quel che dico”.


Non vale dunque il detto in questo caso: bene o male purchè se ne parli?


“Guardi le cito un dato per rispondere alla sua domanda. Alle prossime europee si presentano circa 800 candidati …E si parla solo di me. Ovviamente la mia è una candidatura che ha fatto la storia, ma io non sono certamente un fenomeno da baraccone”.


Beh, il suo nome e quello di Ilaria Salis, per motivi assolutamente distanti e diversi, sono stati i  più ricorrenti in questa campagna elettorale. Le ha dato fastidio sentire che il suo nome veniva contrapposto a quello della Salis che corre con Avs? 


“Io mi auguro che nel mio caso il fattore positivo dipenda dai valori che provo a diffondere. Voglio sperare che la gente si stringa intorno a me per le mie idee. Quanto a Ilaria Salis la sua campagna elettorale è stata condotta soprattutto dal padre, ma poi mi chiedo quali sono i valori di questa signora? Il movimento sorto intorno a lei è dovuto al caso giudiziario che la vede protagonista. Quindi sì mi dà fastidio essere contrapposto a lei e in generale dico no a qualunque campagna elettorale comparativa. Non voglio fare sgambetti a nessuno, mentre gli altri  mi sgambettano eccome!”


Generale lei non ha mai nascosto di essere stato “corteggiato” da altre forze politiche, ma Salvini  più di tutti ha intuito che si potesse puntare sulla sua candidatura…


“Mai negato di essere stato in collegamento con altri partiti, ma sì tra me e Salvini si è creato da subito un rapporto di correttezza. Poi mi sono convinto da solo della volontà di candidarmi guardando le mie figlie. E’ chiaro che molte delle mie idee siano sovrapponibili a quelle della Lega”.


Domani salirà sul palco con Salvini a Milano, ha già preparato il discorso? 


“Andrò a braccio. Io vado sempre a braccio. Sono un candidato libero e dalla Lega non mi è mai stato rappresentato nessun vincolo di espressione”.


A Milano e poi a Roma si aspetta una piazza tutta a sua sostegno, oppure immagina anche contestazioni? 


“A dire la verità mi auspico che qualcuno in piazza mi contrasti con reazioni caustiche e acide. E’ dal confronto di idee che si sviluppa il vero dialogo. E comunque sin qui non è mai accaduto”.


Allora lei non è un politico, i politici di solito si fanno sempre i conti. Lei se li è fatti i conti sulla sua possibilità di essere eletto?


“Me li sono fatti ma non glieli dico, il problema vero è raggiungere il target ambizioso di voti!”


E in caso di non elezione, ha già un piano b?


“Non ce l’ho un piano b perchè non ho bisogno. Non è la politica che mi dà da mangiare. Ho raggiunto i massimi vertici  e le massime cariche nell’ esercito”. 


Se tornasse alla carriera militare dovrà fare pace col ministro Crosetto?


“Noi militari non dobbiamo dare risposte al ministro, quindi nell’eventualità il ministro Crosetto farà la sua strada e io la mia. E comunque vediamo come andrà e poi farò le mie valutazioni. Indipendentemente dal fatto che io possa o meno essere eletto, ho comunque già ricevuto diverse proposte dalla politica”.


Mi dice cosa ha pensato nella forma e nella sostanza delle parole di Papa Francesco uscite dal sinodo dei vescovi? Mi riferisco ovviamente alle affermazioni sulla “frociaggine” che non deve essere ammessa in seminario?


“Le parole di Papa Francesco mi hanno fatto sorridere, appartengono ad un lessico popolare in uso a tutti noi, ricorrenti di frequente anche nella cinematografia. Basta pensare ai film di Checco Zalone, quindi non dobbiamo stupirci o farne uno scandalo. Sulla sostanza dico: se il Santo Padre ha ritenuto ci fosse un problema di deriva omosessuale all’interno dei seminari, evidentemente ha sentito che il problema fosse reale. Indipendentemente  dalla forma espressiva usata”.


Ultima domanda generale, lei è scaramantico? Ha amuleti, riti, qualcosa a cui è particolarmente legato? Sa…al voto manca davvero poco!


“Non sono scaramantico, ma da quando lo scorso novembre è venuta a mancare mia madre, ho deciso di indossare di nuovo una catenina con un ciondolo. La porto sempre con me”. 


L’intervista si chiude dunque così, ma dopo un’ora siamo costretti a richiamare il generale Roberto Vannacci. Motivo? Da 24 ore fa circola un video, uno spot elettorale autentico, non realizzato da canali ufficiali, come tiene a precisare la Lega in una nota, in cui il generale invita a inserire “una Decima” nella scheda. Vannacci ascolta al telefono le reazioni politiche seguite allo spot ma precisa sempre ai nostri microfoni, “Nello spot si fa riferimento a Decima Mas glorioso reparto della regia Marina che ha operato fino al 1943 e del quale tra gli altri faceva parte anche Teseo Tesei. Nulla a che vedere dunque con l’interpretazione che ne stanno dando altri”.


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