“Giusto chiedere il cessate il fuoco, ma non attraverso le Università”.
Sono le parole di Sabino Cassese a commento della scelta del Senato Accademico della Normale di Pisa, di mettere in discussione progetti di ricerca con Israele. Ma non solo, l’ex ministro, giurista e professore emerito della Scuola, ritiene sbagliata la voglia di cancellare interi pezzi di cultura: la cosiddetta cancel culture.
Cassese a La Stampa: “Giusto chiedere il cessate il fuoco, ma non attraverso le Università” (Ansa Foto) – notizie.com
Cassese interviene in un’intervista al quotidiano La Stampa, e commenta: “Ho trovato la finalità giusta (ottenere il rilascio degli ostaggi e il cessate il fuoco) ma il mezzo errato. Infatti, le ricerche finanziate dall’accordo culturale, riguardano tecnologie della terra, dell’acqua e ottiche, e attengono al progresso scientifico, non a materie che possono avere incidenza nel settore militare. Una riconsiderazione dell’accordo danneggerebbe la ricerca in Italia e in Israele”.
Bernini: “Le Università non si schierano”, anche l’Associazione degli amici della Normale contro il Senato accademico
La decisione del Senato Accademico ha creato una profonda frattura. L’Associazione degli amici della Normale di Pisa, si è schierata contro e anche la ministra dell’Università Annamaria Bernini ha dichiarato che si tratta di una decisione “profondamente sbagliata, perché le Università non si schierano”.
Bernini: “Le Università non si schierano”, anche l’Associazione degli amici della Normale contro il Senato accademico (Ansa Foto) – notizie.com
“Occorre evitare di partecipare a quel brutto orientamento che vede alcune Università americane cancellare pezzi della storia propria e altrui solo perché principi etici e regole giuridiche sono nel frattempo cambiati”, spiega Cassese.
La Normale di Pisa ha preso la decisione dopo un confronto con gli studenti: “I luoghi della cultura sono luoghi di dialogo e discussione. E dal dialogo debbono emergere le razioni degli uni e degli altri, nonché una valutazione sulla bontà dei relativi argomenti”, aggiunge Cassese.
La Scuola Normale ha previsto di attribuire due assegni di ricerca a ricercatori palestinesi e altrettanti a ricercatori israeliani, che approfondiscano le cause del conflitto. “Questo mi sembra positivo”, ritiene l’ex ministro Sabino Cassese.
Infine, si schiera contro la cancel culture: “Parte da un errore, cioè dall’assenza di storicizzazione degli eventi del passato. Se il mondo ha fatto enormi progressi verso la libertà, la democrazia, il rispetto dei diritti umani, la tutela della cultura, non possiamo cancellare tutte le tracce di un passato nel, quale non vi era la democrazia”.
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