Terremoto nei Verdi, Eleonora Evi decide di farsi da parte e di rassegnare le dimissioni: dito puntato contro Angelo Bonelli
Se non si tratta di un vero e proprio “terremoto politico” allora poco ci manca. Fatto sta che, però, le ultime notizie che arrivano direttamente da Europa Verde parlano fin troppo chiaro. Eleonora Evi ha deciso di salutare tutti e di rassegnare le dimissioni. Senza, però, lanciare qualche polemica. In particolar modo contro Angelo Bonelli, ma di questo ne parleremo poco più avanti. La nativa di Milano, nel momento dell’addio, ha dichiarato che non ha alcuna intenzione di fare la “marionetta del pinkwashing“.
Eleonora Evi si dimette dai Verdi (Ansa Foto) Notizie.com
Lo ha fatto con un messaggio che ha pubblicato sui social network e che non ha bisogno affatto di alcun tipo di presentazione. Non sarà più la co-portavoce del partito. Un incarico che, a dire il vero, si era ridotto sempre di più a livello di potere, Tanto è vero che ha parlato di “mera carica di facciata“. Accuse a dir poco pesantissime e che non sono affatto passate inosservate.
Queste le parole della Evi: “Rassegno le mie dimissioni da co-portavoce, pur restando fermamente convinta della necessità di un progetto ecologista italiano coraggioso e contemporaneo, e non l’ennesimo partito personale e patriarcale“. Una stoccata non da poco nei confronti dei vertici alti di Europa Verde. Ovviamente c’è stato qualcosa che non le andava più. Insomma, la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso.
Verdi, Evi si dimette e attacca Bonelli: “Partito patriarcale”
Un post che ha continuato in questo modo: “Dopo le politiche 2022 qualcosa ha scatenato un cortocircuito quasi indecifrabile. Improvvisamente i vecchi dirigenti hanno iniziato a fare muro contro di me, e questo perché avevo idee diverse e pretendevo, da co-portavoce nazionale, di essere a conoscenza, ad esempio, delle decisioni politiche sulle liste, sulle alleanze e sulle strategie della campagna elettorale“.
Il deputato di Europa Verde, Angelo Bonelli (Ansa Foto) Notizie.com
Poi ha continuato dicendo: “Da questo momento, quando ho espresso posizioni o visioni non allineate a quelle della dirigenza durante le riunioni della Direzione Nazionale e pubblicamente, sono stata accusata di ingratitudine nei confronti della famiglia verde che mi aveva accolta e offerto uno scranno in Parlamento. Nel corso di questo ultimo anno, la mia figura è stata sempre più oscurata e così, di fatto, è stato annullato il ruolo della co-portavoce femminile del partito, sul piano politico e comunicativo“.
In conclusione, nel suo sfogo, ha voluto puntare il dito proprio contro Angelo Bonelli. Lo stesso che, però, ha replicato in questo modo: “Avere divergenze politiche ci sta, è pacifico, avviene in tutti i partiti. Per esempio, noi abbiamo votato per l’alleanza europea che riconferma Avs, lei no, ma questo è un partito con parità di genere e che ha al suo interno delle donne eccezionali, come Luana Zanella, solo per citarne una“.
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